In punta di penna
Tutti al lavoro nel giorno dedicato al Signore
La domenica non è più giornata di riposo
domenica 20 luglio 2014
7.48
«La domenica sia di riposo». È stata l'esortazione di Papa Bergoglio fatta nel corso dell'omelia che tenne davanti a 300mila fedeli in quel di Campobasso solo poche settimane fa. È scritto anche nei Vangeli. La domenica per i credenti deve essere dedicata al Signore. Più in generale è giornata di festa per tutti. Ma per i nuovi ritmi del lavoro, per la ricerca di sempre maggiore clientela, la domenica troppo spesso viene sacrificata sull'altare del business e del profitto. Lo sanno bene i dipendenti dei centri commerciali, e sono tutti giovani o giovanissimi, troppo spesso chiamati al lavoro proprio durante le domeniche, per soddisfare le esigenze di chi invece nel giorno di festa decide, anche qui invece di riposare, compiere veri e propri «tour de force» alla ricerca dell'articolo preferito da comprare al miglior prezzo. Complice le aperture domenicali dei punti vendita.
Chissà perché poi solo quelli dei centri commerciali che hanno maggiore libertà d'apertura e non quelli che aprono nei centri cittadini che hanno un calendario più restrittivo. Molfetta, con il suo «Outlet», la sua «Mongolfiera» e più in generale tutti i megastore, non è da meno. E i dipendenti se ne lamentano. «Abbiamo le nostre giornate di riposo – affermano – ma sono sempre riposi infrasettimanali. La domenica invece siamo chiamati tutti indistintamente al lavoro». Quello che vorrebbero chiedere è, che a turno, almeno una volta al mese gli sia concesso di riposare nel giorno dedicato al Signore. Ma evidentemente, per il marketing, per le esigenze legate alla vendita, questa richiesta non può essere soddisfatta. Perché la domenica è generalmente il giorno di maggior afflusso di clienti ai centri commerciali.
Ma sono veri clienti? Le statistiche raccontano della tantissima gente che frequenta i centri commerciali proprio in quei giorni, ma che a tutto quel pubblico poi non corrispondono altrettante vendite. Neanche in tempi di saldi o offerte speciali. La crisi morde, i consumi sono sempre in calo. Insomma i centri commerciali sarebbero oggi luogo di passeggio. Come un tempo, e neanche fino tanti anni fa, sono diventati quello che erano i centri delle città. Luogo di passeggio e di incontro. Ed allora tutti ad inventarsi notti bianche e manifestazioni analoghe, con negozi aperti fino a notte fonda, per consentire loro di fare più affari. E quindi tutti a lavorare alla domenica come nei giorni feriali. Altro che «la domenica sia di riposo».
Chissà perché poi solo quelli dei centri commerciali che hanno maggiore libertà d'apertura e non quelli che aprono nei centri cittadini che hanno un calendario più restrittivo. Molfetta, con il suo «Outlet», la sua «Mongolfiera» e più in generale tutti i megastore, non è da meno. E i dipendenti se ne lamentano. «Abbiamo le nostre giornate di riposo – affermano – ma sono sempre riposi infrasettimanali. La domenica invece siamo chiamati tutti indistintamente al lavoro». Quello che vorrebbero chiedere è, che a turno, almeno una volta al mese gli sia concesso di riposare nel giorno dedicato al Signore. Ma evidentemente, per il marketing, per le esigenze legate alla vendita, questa richiesta non può essere soddisfatta. Perché la domenica è generalmente il giorno di maggior afflusso di clienti ai centri commerciali.
Ma sono veri clienti? Le statistiche raccontano della tantissima gente che frequenta i centri commerciali proprio in quei giorni, ma che a tutto quel pubblico poi non corrispondono altrettante vendite. Neanche in tempi di saldi o offerte speciali. La crisi morde, i consumi sono sempre in calo. Insomma i centri commerciali sarebbero oggi luogo di passeggio. Come un tempo, e neanche fino tanti anni fa, sono diventati quello che erano i centri delle città. Luogo di passeggio e di incontro. Ed allora tutti ad inventarsi notti bianche e manifestazioni analoghe, con negozi aperti fino a notte fonda, per consentire loro di fare più affari. E quindi tutti a lavorare alla domenica come nei giorni feriali. Altro che «la domenica sia di riposo».