In punta di penna
È Guerra? Sì… purtroppo
Riflessioni su carta
lunedì 16 novembre 2015
5.30
«È una guerra. Punto. Senza se e senza ma. Dopo questa notte di sangue nulla sarà più come prima. L'Europa è entrata in guerra. O meglio la guerra è entrata in Europa». L'Isis ha rivendicato gli attentati di Parigi. «La Francia manda i suoi aerei in Siria, bombarda uccidendo i bambini, oggi beve dalla stessa coppa»: è quanto afferma il canale Dabiq France (la rivista francese dello Stato islamico) assumendo la paternità degli attentati. Lo riferisce il Site. Dopo Parigi, ora «tocca a Roma, Londra e Washington»: è il sinistro proclama che accompagna le celebrazioni dei sostenitori dell'Isis, su Twitter, degli attacchi a Parigi, con l'hashtag 'Parigi in fiamme'. E dopo Parigi, toccherà a «Roma, Londra e Washington», minaccia lo Stato Islamico sui social. Al momento non c'è una rivendicazione ufficiale dello Stato islamico. Non mancano le minacce a Spagna e Portogallo, territorio dell'antico Califfato in Europa.
Queste sono le notizie ricavate navigando tramite internet, social, e web …. La gente è sbigottita, il terrorismo islamico è ormai di casa e tutti noi ne siamo minacciati anche quando andremo a teatro oppure al bar per sorseggiare un buon caffè!
Ma la domanda che sorge spontanea in tutti noi è: …Perché?
Per ritorsione in seguito ai bombardamenti subiti dalle forze di coalizione? Per vendetta? Per ribadire che Allah è grande? Per cacciare gli "infedeli" dalle proprie terre?
La risposta non è unica e non soddisfa la nostra esigente curiosità! Il problema è molto più grande ma nello stesso tempo più "Oscuro" nella sua essenza.
La "tempesta" preannunciata, è iniziata coi venti di guerra seminati da uomini folli e senza scrupoli, scatenata all'inizio degli Anni Trenta, che ha imperversato a lungo e imperversa tuttora, devastando l'umanità.
La "Ultima Rovina" preconizzata nell' enciclica papale del lontano 1878, si è pericolosamente avvicinata.
Leone XIII aveva lucidamente individuato i pilastri sui quali si reggeva la società civile: la Religione, la Tradizione, la Famiglia, la Proprietà. La lotta al modernismo era stata la bandiera di Papa Pio X. Il successore Benedetto XV, di fronte alla bufera della guerra aveva invocato dal Signore, nel gennaio 1917, un segno di attenzione e di presenza…. E il segno era arrivato con le apparizioni di Fatima. Non è bastato. La libertà dell'uomo, di peccare e di autodistruggersi, ha finora prevalso.
Il Grande Capitale, il Marxismo e l'Odio Etnico, sono degenerati rispettivamente nello schiavismo economico, nel comunismo e nel razzismo, ma abilmente mascherati con le più accettabili definizioni di "globalizzazione", di "socialismo umanitario" e di "nazionalismo patriottico".
Comunque rimane il fatto che la gente comune, definite "masse", sono oramai alla disperazione e ciò le spinge verso nuove soluzioni, affidate a persone prive di scrupoli e di principi morali. Da una parte si sfrutta il desiderio di trovare presunti colpevoli delle sventure nazionali, e si ha gioco facile nell' accusare l'ISIS di ogni trama, di ogni inganno, di ogni ingiustizia o nelle intoccabili Multinazionali.
L'attenzione deve essere rivolta a noi stessi, a come conduciamo la nostra vita; dobbiamo essere noi in prima persona ad avvicinarci e riprendere quei valori dimenticati. Il nostro credo deve essere "mai più guerre" e allora amiamoci e se l'amore universale è ancora una conquista lontana, tolleriamoci con rispetto ,solo con la pace si evolve, con la guerra perdiamo tutti, anche i cosiddetti "vincitori".
Ass. Eredi della Storia
Michele Spadavecchia
Queste sono le notizie ricavate navigando tramite internet, social, e web …. La gente è sbigottita, il terrorismo islamico è ormai di casa e tutti noi ne siamo minacciati anche quando andremo a teatro oppure al bar per sorseggiare un buon caffè!
Ma la domanda che sorge spontanea in tutti noi è: …Perché?
Per ritorsione in seguito ai bombardamenti subiti dalle forze di coalizione? Per vendetta? Per ribadire che Allah è grande? Per cacciare gli "infedeli" dalle proprie terre?
La risposta non è unica e non soddisfa la nostra esigente curiosità! Il problema è molto più grande ma nello stesso tempo più "Oscuro" nella sua essenza.
La "tempesta" preannunciata, è iniziata coi venti di guerra seminati da uomini folli e senza scrupoli, scatenata all'inizio degli Anni Trenta, che ha imperversato a lungo e imperversa tuttora, devastando l'umanità.
La "Ultima Rovina" preconizzata nell' enciclica papale del lontano 1878, si è pericolosamente avvicinata.
Leone XIII aveva lucidamente individuato i pilastri sui quali si reggeva la società civile: la Religione, la Tradizione, la Famiglia, la Proprietà. La lotta al modernismo era stata la bandiera di Papa Pio X. Il successore Benedetto XV, di fronte alla bufera della guerra aveva invocato dal Signore, nel gennaio 1917, un segno di attenzione e di presenza…. E il segno era arrivato con le apparizioni di Fatima. Non è bastato. La libertà dell'uomo, di peccare e di autodistruggersi, ha finora prevalso.
Il Grande Capitale, il Marxismo e l'Odio Etnico, sono degenerati rispettivamente nello schiavismo economico, nel comunismo e nel razzismo, ma abilmente mascherati con le più accettabili definizioni di "globalizzazione", di "socialismo umanitario" e di "nazionalismo patriottico".
Comunque rimane il fatto che la gente comune, definite "masse", sono oramai alla disperazione e ciò le spinge verso nuove soluzioni, affidate a persone prive di scrupoli e di principi morali. Da una parte si sfrutta il desiderio di trovare presunti colpevoli delle sventure nazionali, e si ha gioco facile nell' accusare l'ISIS di ogni trama, di ogni inganno, di ogni ingiustizia o nelle intoccabili Multinazionali.
L'attenzione deve essere rivolta a noi stessi, a come conduciamo la nostra vita; dobbiamo essere noi in prima persona ad avvicinarci e riprendere quei valori dimenticati. Il nostro credo deve essere "mai più guerre" e allora amiamoci e se l'amore universale è ancora una conquista lontana, tolleriamoci con rispetto ,solo con la pace si evolve, con la guerra perdiamo tutti, anche i cosiddetti "vincitori".
Ass. Eredi della Storia
Michele Spadavecchia