"Furbo"... chi Legge!
Recupero credito con decreto ingiuntivo: quando è provvisoriamente esecutivo?
Cosa prevede la legge: gli articoli 633 e 642 del codice di procedura civile
lunedì 8 aprile 2019
Il recupero credito è materia complessa e di strettissima attualità. Quotidianamente, infatti, si ha a che fare con debitori che non assolvono a quanto devono comportando, spesso, gravi problemi per i creditori.
Come è possibile recuperare, allora, il credito?
Il ricorso per decreto ingiuntivo è uno dei modi previsti dalla legge che è possibile azionare solo in alcuni casi. In altrettanti, sempre previsti dalla normativa vigente, è pure possibile chiedere che il decreto ingiuntivo sia provvisoriamente esecutivo.
CHE COSA E' IL DECRETO INGIUNTIVO?
Il decreto ingiuntivo è un provvedimento dell'autorità giudiziaria che ingiunge a un debitore, stante la prova del suo debito e senza ascoltarlo, di adempiere all'obbligo nei confronti del creditore entro quaranta giorni dalla notifica dello stesso decreto ingiuntivo.
QUANDO E' POSSIBILE IL RICORSO PER DECRETO INGIUNTIVO?
Innanzitutto il credito deve essere certo, liquido ed esigibile e fondarsi su una prova scritta. Prova scritta per antonomasia in questi casi è la fattura, giusto per fare un esempio.
Per completezza di informazione, però, dobbiamo anche dire che è possibile ricorrere al decreto ingiuntivo anche quando si è creditori di una determinata quantità di cose fungibili o si ha diritto alla consegna di una cosa mobile determinata.
QUANDO E' POSSIBILE CHIEDERE LA PROVVISORIA ESECUTIVITA' DEL DECRETO INGIUNTIVO?
La risposta a questo quesito è fornita dalla disposizione dell'articolo 642 del codice di procedura civile.
I casi sono diversi:
1) se il credito è fondato su cambiale, assegno bancario, assegno circolare, certificato di liquidazione di borsa, o su atto ricevuto da notaio o da altro pubblico ufficiale autorizzato;
2) se vi è pericolo di grave pregiudizio per il creditore nel ritardo dell'adempimento da parte del debitore:
3) se il creditore, quando ricorre all'autorità giudiziaria per chiedere il decreto ingiuntivo, produce documentazione sottoscritta dal debitore, comprovante il diritto fatto valere.
PER MAGGIORI INFORMAZIONI: https://www.facebook.com/StudioLegaleMariaMarino/
Come è possibile recuperare, allora, il credito?
Il ricorso per decreto ingiuntivo è uno dei modi previsti dalla legge che è possibile azionare solo in alcuni casi. In altrettanti, sempre previsti dalla normativa vigente, è pure possibile chiedere che il decreto ingiuntivo sia provvisoriamente esecutivo.
CHE COSA E' IL DECRETO INGIUNTIVO?
Il decreto ingiuntivo è un provvedimento dell'autorità giudiziaria che ingiunge a un debitore, stante la prova del suo debito e senza ascoltarlo, di adempiere all'obbligo nei confronti del creditore entro quaranta giorni dalla notifica dello stesso decreto ingiuntivo.
QUANDO E' POSSIBILE IL RICORSO PER DECRETO INGIUNTIVO?
Innanzitutto il credito deve essere certo, liquido ed esigibile e fondarsi su una prova scritta. Prova scritta per antonomasia in questi casi è la fattura, giusto per fare un esempio.
Per completezza di informazione, però, dobbiamo anche dire che è possibile ricorrere al decreto ingiuntivo anche quando si è creditori di una determinata quantità di cose fungibili o si ha diritto alla consegna di una cosa mobile determinata.
QUANDO E' POSSIBILE CHIEDERE LA PROVVISORIA ESECUTIVITA' DEL DECRETO INGIUNTIVO?
La risposta a questo quesito è fornita dalla disposizione dell'articolo 642 del codice di procedura civile.
I casi sono diversi:
1) se il credito è fondato su cambiale, assegno bancario, assegno circolare, certificato di liquidazione di borsa, o su atto ricevuto da notaio o da altro pubblico ufficiale autorizzato;
2) se vi è pericolo di grave pregiudizio per il creditore nel ritardo dell'adempimento da parte del debitore:
3) se il creditore, quando ricorre all'autorità giudiziaria per chiedere il decreto ingiuntivo, produce documentazione sottoscritta dal debitore, comprovante il diritto fatto valere.
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