"Furbo"... chi Legge!
Locazione: cosa è il regime della cedolare secca
Tutto ciò che c'è da sapere, comunicato dall'Agenzia delle Entrate
lunedì 3 giugno 2019
Al momento della sottoscrizione e,soprattutto, della registrazione di un contratto di locazione i proprietari dell'immobile sono chiamati a scegliere se optare o meno per il regime della cedolare secca.
Di cosa si tratta?
Lo spiega per bene l'Agenzia delle Entrate, destinataria fondamentale a livello prettamente fiscale della scelta effettuata nel momento della presentazione del modello RLI o 69 impiegato per l'adempimento necessario.
Ora cerchiamo di capirne di più.
Chi opta per tale regime paga una "imposta sostitutiva dell'Irpef e delle addizionali (per la parte derivante dal reddito dell'immobile). In più, per i contratti sotto cedolare secca non andranno pagate l'imposta di registro e l'imposta di bollo" per gli adempimenti circa la registrazione del contratto.
Tuttavia, una volta scelto tale regime fiscale, non si potrà chiedere l'aggiornamento del canone di locazione in base alle variazioni Istat anche se è previsto nel contratto, inclusa la variazione accertata dall'Istat dell'indice nazionale.
La scelta, che non è obbligatoria, vale per tutta la durata del contratto.
Però, come spiega bene la stessa Agenzia delle Entrate, "Il locatore ha comunque la facoltà di revocare l'opzione in ciascuna annualità contrattuale successiva a quella in cui è stata esercitata. Così come è sempre possibile esercitare nuovamente l'opzione, nelle annualità successive alla revoca, rientrando nel regime della cedolare secca". Inoltre, "In caso di proroga del contratto, è necessario confermare l'opzione della cedolare secca contestualmente alla comunicazione di proroga".
PER MAGGIORI INFORMAZIONI: https://www.facebook.com/StudioLegaleMariaMarino/?ref=br_rs
Di cosa si tratta?
Lo spiega per bene l'Agenzia delle Entrate, destinataria fondamentale a livello prettamente fiscale della scelta effettuata nel momento della presentazione del modello RLI o 69 impiegato per l'adempimento necessario.
Ora cerchiamo di capirne di più.
Chi opta per tale regime paga una "imposta sostitutiva dell'Irpef e delle addizionali (per la parte derivante dal reddito dell'immobile). In più, per i contratti sotto cedolare secca non andranno pagate l'imposta di registro e l'imposta di bollo" per gli adempimenti circa la registrazione del contratto.
Tuttavia, una volta scelto tale regime fiscale, non si potrà chiedere l'aggiornamento del canone di locazione in base alle variazioni Istat anche se è previsto nel contratto, inclusa la variazione accertata dall'Istat dell'indice nazionale.
La scelta, che non è obbligatoria, vale per tutta la durata del contratto.
Però, come spiega bene la stessa Agenzia delle Entrate, "Il locatore ha comunque la facoltà di revocare l'opzione in ciascuna annualità contrattuale successiva a quella in cui è stata esercitata. Così come è sempre possibile esercitare nuovamente l'opzione, nelle annualità successive alla revoca, rientrando nel regime della cedolare secca". Inoltre, "In caso di proroga del contratto, è necessario confermare l'opzione della cedolare secca contestualmente alla comunicazione di proroga".
PER MAGGIORI INFORMAZIONI: https://www.facebook.com/StudioLegaleMariaMarino/?ref=br_rs