"Furbo"... chi Legge!
Fine del matrimonio: per il mantenimento sussiste ancora il tenore di vita?
Le ultime sentenze della Cassazione
lunedì 27 gennaio 2020
Al momento della separazione di una coppia la quantificazione del mantenimento a cui obbligare un coniuge nei confronti dell'altro (qualora ne sussistano le condizioni) è momento quasi sempre di tensione.
L'argomento resta sempre spinoso e di difficile inquadramento sistematico visto che ogni situazione è diversa dall'altra per una miriade di ragioni.
Tuttavia, se fino a qualche tempo fa, in caso di separazione l'assegno di mantenimento doveva essere tale da garantire il medesimo tenore di vita goduto in costanza di matrimonio, adesso la giurisprudenza inizia a deliberare in senso contrario: molteplici, infatti, sono i provvedimenti della Corte di Cassazione che propendono alla quantificazione dell'assegno di mantenimento sulla scorta dei presupposti di quello divorzile, escludendo il tenore di vita.
In particolare nell'autunno del 2019 la Corte di Cassazione ha deliberato che l'assegno di mantenimento ha mera funzione assistenziale e compensativa e che per la sua quantificazione occorre rifarsi all'orientamento giurisprudenziale sull'assegno divorzile.
A tal proposito perno è la sentenza n. 18287/2018 della Corte di Cassazione a Sezioni Unite.
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L'argomento resta sempre spinoso e di difficile inquadramento sistematico visto che ogni situazione è diversa dall'altra per una miriade di ragioni.
Tuttavia, se fino a qualche tempo fa, in caso di separazione l'assegno di mantenimento doveva essere tale da garantire il medesimo tenore di vita goduto in costanza di matrimonio, adesso la giurisprudenza inizia a deliberare in senso contrario: molteplici, infatti, sono i provvedimenti della Corte di Cassazione che propendono alla quantificazione dell'assegno di mantenimento sulla scorta dei presupposti di quello divorzile, escludendo il tenore di vita.
In particolare nell'autunno del 2019 la Corte di Cassazione ha deliberato che l'assegno di mantenimento ha mera funzione assistenziale e compensativa e che per la sua quantificazione occorre rifarsi all'orientamento giurisprudenziale sull'assegno divorzile.
A tal proposito perno è la sentenza n. 18287/2018 della Corte di Cassazione a Sezioni Unite.
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