Politica
Volano accuse tra Paola Natalicchio e il Pd che risponde all'ex sindaco
Al centro un messaggio virale d'invito a un evento elettorale
Molfetta - martedì 6 giugno 2017
Comunicato Stampa
«La verifica dei fatti (anche verifica delle fonti), spesso arbitrariamente indicata con l'anglicismo "fact checking", è il lavoro di accertamento degli avvenimenti citati e dei dati usati in un testo o in un discorso. Questa pratica si applica in particolare alle informazioni date dai politici e, anche come autoverifica, alle notizie diffuse dai mass media».
Nessuna paura, non abbiamo alcuna intenzione di tenere una lezione sull'etica della comunicazione o sulla deontologia dei giornalisti, ma vogliamo raccontarvi una storia grottesca e che speriamo possa farci riflettere tutti. Una storia che ha per protagonista una persona che, anche solo per motivi professionali, dovrebbe fare della verifica dei fatti la base del proprio lavoro e del proprio stile di vita. Usiamo il condizionale perché... perché così non è stato! Paola Natalicchio, ex Sindaco della nostra Molfetta e ora candidata al consiglio comunale con Sinistra Italiana, ha avuto una caduta di stile che mai ci saremmo aspettati.
In un post pubblicato su Facebook, infatti, la candidata ha scritto ciò che potete leggere voi stessi nella prima immagine. Un episodio molto grave e per diverse ragioni: 1) Nessuno di noi è stato interpellato a proposito della veridicità dei fatti; 2) Paola Natalicchio ha deciso di dare per vero uno screenshot senza verificare le fonti, come invece qualsiasi giornalista e cittadino dovrebbe fare; 3) Siamo stati accusati con estrema leggerezza di "offrire gadget e free drink per far venire la gente in piazza", di doverci vergognare e di esserci "ridotti" a ciò. Ora, se la candidata avesse chiesto a qualcuno di noi a proposito dell'evento o se, da giornalista qual è, avesse anche solo cercato informazioni in rete, avrebbe trovato questo link: www.facebook.com/events/434946706890365/. Si tratta dell'invito ufficiale all'avento di stasera dove non si nessun riferimento a "free drink" o "gadget" e la descrizione, anche per i più sospettosi e diffidenti, è piuttosto chiara: "In apertura ci sarà il concerto live dei Picasso Cervéza (Nicolò de Candia, Guido Tattoli, Valerio Di Ceglie), a seguire interventi e videocoferenze". Evidentemente, forse abbiamo perso alcuni passaggi dell'evoluzione della lingua italiana, "interventi e videoconferenze" si sono trasformati magicamente in "gadget e free drink"!
Per quanto il PD Molfetta ed il suo candidato Tommaso Minervini stiano cercando di reagire con il sorriso, dobbiamo anche prendere atto di come, purtroppo, la superficialità e l'aggressività stiano trasformando un confronto che dovrebbe essere sano ed avere come comune obiettivo il bene di Molfetta, in una macchina del fango della quale non solo non vogliamo essere promotori, ma dalla quale abbiamo anche preso le distanze difendendoci presso le opportune sedi.
Il peso di una persona, prima che di un candidato, si misura anche in base a questo. Dalla capacità di rispettare chiunque, anche chi la pensa diversamente, senza dover scatenare una campagna diffamatoria o di odio.
"Chi parla male, pensa male e vive male. Le parole sono importanti, bisogna sceglierle con cura".
Nessuna paura, non abbiamo alcuna intenzione di tenere una lezione sull'etica della comunicazione o sulla deontologia dei giornalisti, ma vogliamo raccontarvi una storia grottesca e che speriamo possa farci riflettere tutti. Una storia che ha per protagonista una persona che, anche solo per motivi professionali, dovrebbe fare della verifica dei fatti la base del proprio lavoro e del proprio stile di vita. Usiamo il condizionale perché... perché così non è stato! Paola Natalicchio, ex Sindaco della nostra Molfetta e ora candidata al consiglio comunale con Sinistra Italiana, ha avuto una caduta di stile che mai ci saremmo aspettati.
In un post pubblicato su Facebook, infatti, la candidata ha scritto ciò che potete leggere voi stessi nella prima immagine. Un episodio molto grave e per diverse ragioni: 1) Nessuno di noi è stato interpellato a proposito della veridicità dei fatti; 2) Paola Natalicchio ha deciso di dare per vero uno screenshot senza verificare le fonti, come invece qualsiasi giornalista e cittadino dovrebbe fare; 3) Siamo stati accusati con estrema leggerezza di "offrire gadget e free drink per far venire la gente in piazza", di doverci vergognare e di esserci "ridotti" a ciò. Ora, se la candidata avesse chiesto a qualcuno di noi a proposito dell'evento o se, da giornalista qual è, avesse anche solo cercato informazioni in rete, avrebbe trovato questo link: www.facebook.com/events/434946706890365/. Si tratta dell'invito ufficiale all'avento di stasera dove non si nessun riferimento a "free drink" o "gadget" e la descrizione, anche per i più sospettosi e diffidenti, è piuttosto chiara: "In apertura ci sarà il concerto live dei Picasso Cervéza (Nicolò de Candia, Guido Tattoli, Valerio Di Ceglie), a seguire interventi e videocoferenze". Evidentemente, forse abbiamo perso alcuni passaggi dell'evoluzione della lingua italiana, "interventi e videoconferenze" si sono trasformati magicamente in "gadget e free drink"!
Per quanto il PD Molfetta ed il suo candidato Tommaso Minervini stiano cercando di reagire con il sorriso, dobbiamo anche prendere atto di come, purtroppo, la superficialità e l'aggressività stiano trasformando un confronto che dovrebbe essere sano ed avere come comune obiettivo il bene di Molfetta, in una macchina del fango della quale non solo non vogliamo essere promotori, ma dalla quale abbiamo anche preso le distanze difendendoci presso le opportune sedi.
Il peso di una persona, prima che di un candidato, si misura anche in base a questo. Dalla capacità di rispettare chiunque, anche chi la pensa diversamente, senza dover scatenare una campagna diffamatoria o di odio.
"Chi parla male, pensa male e vive male. Le parole sono importanti, bisogna sceglierle con cura".