Vito Vilardi, una giovane promessa del mondo della musica

Vito Vilardi è un giovane musicista molfettese. Diplomato in chitarra classica con il massimo dei voti al Conservatorio "N. Piccinni" di Bari sotto la guida del M° Pasquale Scarola, Vito Vilardi ha partecipato a numerosi concorsi internazionali, classificandosi sempre nei primi posti. Tre volte primo premio assoluto al Concorso Valeria Martina di Massafra, due volte primo premio assoluto al Concorso Euterpe di Corato, primo premio assoluto al Concorso Giovani Promesse di Taranto.
Nonostante la giovane età ha già tenuto numerosi concerti in Italia e all'estero in qualità solista e in formazioni di musica da camera per importanti associazioni e istituzioni musicali, come Camerata Musicale Barese, Associazione Martucci di Valenzano, Associazione Sarro di Trani, La Macina di Bitonto, Auditoruim Molfetta, Rassegna Chitarristica Internazionale della Puglia 2009 (in duo con il violinista Gabriele Ceci).

Come nasce la tua passione per la chitarra?
Esattamente non ricordo quando, so solo che uno degli "oggetti" che più sovente mi capitava di incrociare in casa da piccolo era la chitarra di mio fratello, Maurizio. Era il mio giocattolo preferito.
Negli ultimi anni hai collaborato con l'attore, Pantaleo Annese nei live.

Quest'esperienza cosa ti ha insegnato?
Pantaleo Annese prima di essere un grande artista è un grande amico. A lui sento di dovere molto in quanto ha amplificato la mia già grande passione per il più grande poeta del '900, Fabrizio de Andrè. Storie di nostalgie immobili, la Collina, la buona novella, sono spettacoli che abbiamo e condividiamo in molte città d' Italia, lo facciamo sempre con l'entusiasmo di portare in scena, prendendo in prestito le frasi di don Andrea Gallo, il nostro quinto vangelo, il vangelo secondo de Andrè. L'ultima produzione è "capriccio n.25", concerto spettacolo dedicato a Nicolò Paganini, con noi divide il palco il grande violinista Marco Misciagna.

Quali sono i tuoi più grandi artisti preferiti?
Julian Bream, Joe Pass, Keith Jarret, Frank Zappa, sono i primi che mi saltano in mente ma ce ne sono tanti altri.

C' è un artista che ti colpisce maggiormente con il quale vorresti collaborare?
Questa è una domanda molto compromettente. Ci sono tantissimi artisti con cui vorrei vivere momenti di musica insieme. C'è un grande artista che in molte collaborazioni trasmette moltissimo la gioia di fare musica, in una maniera molto naturale, Stefano Bollani. Mi piacerebbe sicuramente collaborare con un artista come lui.

Spesso sei in giro per suonare. Quale palco ti ha lasciato un ricordo particolare?
Ho avuto la fortuna di suonare in molti posti alcuni davvero fantastici ed unici. Ma il ricordo più bello è forse legato alla mia città. Al suo meraviglioso Duomo. Quando ho suonato in quel posto sacro e magico allo stesso tempo ho provato una strana sensazione. Forse perché sono molto legato alla mia terra ma non andrei troppo lontano per cercare il più bel posto in cui ho suonato.

Un aggettivo per definire la tua musica.
La musica non l'ho mai sentita mia ma sempre nostra, vostra. Al riguardo, un grandissimo artista, un sommo pianista, Aldo Ciccolini afferma che la musica è un ideale, un sacerdozio fantastico. Sicuramente è anche l'occasione per salutare un grande servitore di questo ideale.