Cronaca
Violenze nel carcere di Torino: tra i 25 indagati anche il direttore Minervini
50 anni, nativo di Molfetta, avrebbe coperto i soprusi in cella di cui sono accusati 21 agenti
Molfetta - mercoledì 22 luglio 2020
15.29
La Procura della Repubblica di Torino ha concluso le indagini sulle presunte violenze, in alcuni casi torture, sui detenuti reclusi nel carcere Lorusso-Cutugno. E tra i 25 indagati dal pubblico ministero Francesco Pelosi c'è anche il direttore Domenico Minervini che, secondo l'accusa, avrebbe coperto gli episodi.
L'uomo, 50 anni, nativo di Molfetta e che dirige da quattro anni il carcere di Torino, è accusato di favoreggiamento e omessa denuncia: secondo l'accusa, detenuti picchiati e umiliati nella sezione X del reclusorio, «celle dedicate alla punizione dei detenuti con scompensi psichici» riporta Repubblica. Decine di episodi dalla primavera del 2017, denunciati prima dai detenuti e poi dalla garante di Torino, Monica Gallo, ma sempre ignorati a tutti i livelli.
È l'intero "sistema carcere" a essere finito sotto inchiesta da parte del pm di Torino: l'inchiesta si è chiusa con 25 indagati (ci sono pure i sindacalisti dell'Osapp, ndr). Violenze fisiche e vessazioni ai detenuti, denunciate in più occasioni, sono costate ai principali indagati il reato di tortura, per «condotte che comportavano un trattamento inumano e degradante per la dignità della persona detenuta», reato mai contestato prima per le violenze all'interno del carcere.
Favoreggiamento e omissione di denunce di reati sono invece le accuse per il direttore Domenico Minervini, il quale avrebbe sempre ignorato le lamentele e le segnalazioni della garante, lasciando che gli agenti agissero indisturbati. Era proprio lui, stando all'accusa, ad omettere le denunce.
L'uomo, 50 anni, nativo di Molfetta e che dirige da quattro anni il carcere di Torino, è accusato di favoreggiamento e omessa denuncia: secondo l'accusa, detenuti picchiati e umiliati nella sezione X del reclusorio, «celle dedicate alla punizione dei detenuti con scompensi psichici» riporta Repubblica. Decine di episodi dalla primavera del 2017, denunciati prima dai detenuti e poi dalla garante di Torino, Monica Gallo, ma sempre ignorati a tutti i livelli.
È l'intero "sistema carcere" a essere finito sotto inchiesta da parte del pm di Torino: l'inchiesta si è chiusa con 25 indagati (ci sono pure i sindacalisti dell'Osapp, ndr). Violenze fisiche e vessazioni ai detenuti, denunciate in più occasioni, sono costate ai principali indagati il reato di tortura, per «condotte che comportavano un trattamento inumano e degradante per la dignità della persona detenuta», reato mai contestato prima per le violenze all'interno del carcere.
Favoreggiamento e omissione di denunce di reati sono invece le accuse per il direttore Domenico Minervini, il quale avrebbe sempre ignorato le lamentele e le segnalazioni della garante, lasciando che gli agenti agissero indisturbati. Era proprio lui, stando all'accusa, ad omettere le denunce.