Vita di città
Vincenzo de Pinto e le danze popolari
Tutti pizzicati dalla tarantola alla riscoperta dei ritmi della passione
Molfetta - lunedì 12 ottobre 2015
7.34
Vincenzo de Pinto, maestro di danze popolari e Presidente dell'associazione culturale Fabulanova, racconta la sua passione per la pizzica, una danza che ottiene sempre più ampi consensi e affascina numerose persone di ogni parte del mondo.
De Pinto sarà impegnato dal 13 ottobre 2015 per il suo laboratorio di danze popolari del Sud Italia e del mondo presso il teatro Malalingua a Molfetta. Infatti, gli amanti della pizzica potranno conoscere non solo la storia di questa danza famosa in tutto il mondo ma anche altre danze del Sud e di altri confini. E' un corso che mira a far conoscere nuovi mondi e nuove culture.
Come nasce la tua passione per le danze popolari come la pizzica?
La passione nasce attraverso un viaggio in Andalusia dove ho conosciuto la bellezza del flamenco.
Mi son chiesto se ci fosse in Puglia una danza così forte e grazie ad alcuni amici ho avuto l'opportunità di conoscere la pizzica, la quadriglia e la tarantella del Gargano.
In seguito, ho deciso di fare un corso nel Salento per comprendere queste forme coreutiche ed è stato un momento di condivisione, di aggregazione e di grande arricchimento culturale.
Ritornato a Molfetta sentivo un forte collegamento con la pizzica pizzica. Da lì e' nata l'esigenza di continuare ad approfondire, conoscere e vivere tutto quello che questa musica e danza esprime.
La pizzica e il tarantismo, sebbene collegati, non coincidono. La pizzica pizzica è una danza di carattere ludico, eseguita nelle situazioni festive. Invece, il tarantismo era un sistema di interpretazione e cura del malessere psicofisico. Le protagoniste erano le tarantate che attraverso rituali privati e collettivi ( spesso con il sussidio dei musicisti-guaritori) esorcizzavano il "morso" simbolico della tarantola o taranta.
Quali artisti ti ispirano maggiormente?
Ci sono tanti musicisti e ballerini che stimo ma c'è un musicista e ricercatore che stimo tantissimo ed è Massimiliano Morabito che ha condotto ricerche etnomusicologiche sulle tradizioni orali e coreutiche pugliesi. E' un virtuoso dell'organetto diatonico. Invece tra i ballerini stimo tanto Veronica Calati, ballerina e insegnante di Miggiano. Reinterpreta la pizzica con uno stile molto personale rievocando le dee greche.
Il gruppo di musica popolare che preferisco è il Canzoniere Greganico Salentino. E' il gruppo con cui collaboro a livello fotografico. La collaborazione è iniziata grazie a Massimiliano che fa parte della formazione come organettista.
Nel 2013 ho scattato una foto alla Notte della Taranta ed è piaciuta molto a Mauro Durante, leader del Canzoniere. Per questo mi ha scoperto e successivamente mi ha chiesto di fare la foto per il nuovo album "40" uscito ad aprile 2015. Il Canzoniere quest'anno compie quarant'anni ed è stato fondato da una scrittrice, Rina Durante che ha raccontato delle donne sfruttate nel lavoro e ne ha raccolto i canti, testimonianze e lettere.
Inoltre, ho collaborato come danzatore con alcuni gruppi come Soballera, Terre di Musicanti, Terra dei suoni, Sciamaballà, Fabulanova Ensemble e due trii salentini, formati uno da Paglialunga, Mazzotta, Morabito e l'altro da Licci, Chiga, Morabito.
Poi, ho collaborato con molte danzatrici, sia in contesti ludici sia nelle varie situazioni che si sono create, sui palchi, ai matrimoni, negli spettacoli teatrali, negli stage di approfondimento, nelle fiere, nelle sagre, nei parchi di divertimento come Miragica. Ho collaborato per il progetto Nycmedia New York della blogger Mickela Mallozza che mi ha intervistato per comprendere come si ballassero la pizzica e alcuni balli tradizionali dell'area barese come la quadriglia.
Quest'anno la Notte della Taranta è giunta alla 18 esima edizione. Al riguardo cosa ti colpisce dell'evento più atteso del Salento e con quale gruppo, artista ti piacerebbe collaborare?
Nella parte del preconcertone, Il Canzoniere Greganico Salentino mi ha colpito perché è un gruppo che trasmette le proprie emozioni e gli spettatori hanno percepito la magica atmosfera, creata anche grazie alla straordinaria partecipazione dello scrittore Erri de Luca e di Cafelulè danza contemporanea verticale. Questi artisti hanno incantato il pubblico.
Secondo me il miglior maestro concertatore è stato Ludovico Einaudi, per gli arrangiamenti, per la struttura. Sicuramente e' un evento da non perdere e consiglio vivamente a tutti di vederlo dal vivo o in tv perché ogni anno ha il suo fascino. Invece, gli artisti ospiti del concertone che mi hanno colpito sono stati Caparezza, Vinicio Capossela, Apres La Classe, Eugenio Finardi, i Radiodervish, Juldeh Camare, Ballakè Sissoko, Max Gazzè, Niccolo' Fabi, Sud Sound System.
Gli artisti con cui mi piacerebbe collaborare sono tanti ma sicuramente al primo posto c'è il Canzoniere Grecanico Salentino.
Secondo te perché la pizzica negli ultimi tempi sta riscuotendo ampi consensi?
La pizzica riscuote ampi consensi perché ognuno di noi è libero di reinterpretarla e di proporre uno stile personalizzato. Esistono dei passi di base ma non ci sono regole rigide e per questo ognuno è libero di esprimersi. La musica ha un ritmo incalzante e la pizzica permette di dimenticare la quotidianità e i problemi dei nostri tempi.
Le melodie potenti si fondono e coinvolgono ogni persona.
De Pinto sarà impegnato dal 13 ottobre 2015 per il suo laboratorio di danze popolari del Sud Italia e del mondo presso il teatro Malalingua a Molfetta. Infatti, gli amanti della pizzica potranno conoscere non solo la storia di questa danza famosa in tutto il mondo ma anche altre danze del Sud e di altri confini. E' un corso che mira a far conoscere nuovi mondi e nuove culture.
Come nasce la tua passione per le danze popolari come la pizzica?
La passione nasce attraverso un viaggio in Andalusia dove ho conosciuto la bellezza del flamenco.
Mi son chiesto se ci fosse in Puglia una danza così forte e grazie ad alcuni amici ho avuto l'opportunità di conoscere la pizzica, la quadriglia e la tarantella del Gargano.
In seguito, ho deciso di fare un corso nel Salento per comprendere queste forme coreutiche ed è stato un momento di condivisione, di aggregazione e di grande arricchimento culturale.
Ritornato a Molfetta sentivo un forte collegamento con la pizzica pizzica. Da lì e' nata l'esigenza di continuare ad approfondire, conoscere e vivere tutto quello che questa musica e danza esprime.
La pizzica e il tarantismo, sebbene collegati, non coincidono. La pizzica pizzica è una danza di carattere ludico, eseguita nelle situazioni festive. Invece, il tarantismo era un sistema di interpretazione e cura del malessere psicofisico. Le protagoniste erano le tarantate che attraverso rituali privati e collettivi ( spesso con il sussidio dei musicisti-guaritori) esorcizzavano il "morso" simbolico della tarantola o taranta.
Quali artisti ti ispirano maggiormente?
Ci sono tanti musicisti e ballerini che stimo ma c'è un musicista e ricercatore che stimo tantissimo ed è Massimiliano Morabito che ha condotto ricerche etnomusicologiche sulle tradizioni orali e coreutiche pugliesi. E' un virtuoso dell'organetto diatonico. Invece tra i ballerini stimo tanto Veronica Calati, ballerina e insegnante di Miggiano. Reinterpreta la pizzica con uno stile molto personale rievocando le dee greche.
Il gruppo di musica popolare che preferisco è il Canzoniere Greganico Salentino. E' il gruppo con cui collaboro a livello fotografico. La collaborazione è iniziata grazie a Massimiliano che fa parte della formazione come organettista.
Nel 2013 ho scattato una foto alla Notte della Taranta ed è piaciuta molto a Mauro Durante, leader del Canzoniere. Per questo mi ha scoperto e successivamente mi ha chiesto di fare la foto per il nuovo album "40" uscito ad aprile 2015. Il Canzoniere quest'anno compie quarant'anni ed è stato fondato da una scrittrice, Rina Durante che ha raccontato delle donne sfruttate nel lavoro e ne ha raccolto i canti, testimonianze e lettere.
Inoltre, ho collaborato come danzatore con alcuni gruppi come Soballera, Terre di Musicanti, Terra dei suoni, Sciamaballà, Fabulanova Ensemble e due trii salentini, formati uno da Paglialunga, Mazzotta, Morabito e l'altro da Licci, Chiga, Morabito.
Poi, ho collaborato con molte danzatrici, sia in contesti ludici sia nelle varie situazioni che si sono create, sui palchi, ai matrimoni, negli spettacoli teatrali, negli stage di approfondimento, nelle fiere, nelle sagre, nei parchi di divertimento come Miragica. Ho collaborato per il progetto Nycmedia New York della blogger Mickela Mallozza che mi ha intervistato per comprendere come si ballassero la pizzica e alcuni balli tradizionali dell'area barese come la quadriglia.
Quest'anno la Notte della Taranta è giunta alla 18 esima edizione. Al riguardo cosa ti colpisce dell'evento più atteso del Salento e con quale gruppo, artista ti piacerebbe collaborare?
Nella parte del preconcertone, Il Canzoniere Greganico Salentino mi ha colpito perché è un gruppo che trasmette le proprie emozioni e gli spettatori hanno percepito la magica atmosfera, creata anche grazie alla straordinaria partecipazione dello scrittore Erri de Luca e di Cafelulè danza contemporanea verticale. Questi artisti hanno incantato il pubblico.
Secondo me il miglior maestro concertatore è stato Ludovico Einaudi, per gli arrangiamenti, per la struttura. Sicuramente e' un evento da non perdere e consiglio vivamente a tutti di vederlo dal vivo o in tv perché ogni anno ha il suo fascino. Invece, gli artisti ospiti del concertone che mi hanno colpito sono stati Caparezza, Vinicio Capossela, Apres La Classe, Eugenio Finardi, i Radiodervish, Juldeh Camare, Ballakè Sissoko, Max Gazzè, Niccolo' Fabi, Sud Sound System.
Gli artisti con cui mi piacerebbe collaborare sono tanti ma sicuramente al primo posto c'è il Canzoniere Grecanico Salentino.
Secondo te perché la pizzica negli ultimi tempi sta riscuotendo ampi consensi?
La pizzica riscuote ampi consensi perché ognuno di noi è libero di reinterpretarla e di proporre uno stile personalizzato. Esistono dei passi di base ma non ci sono regole rigide e per questo ognuno è libero di esprimersi. La musica ha un ritmo incalzante e la pizzica permette di dimenticare la quotidianità e i problemi dei nostri tempi.
Le melodie potenti si fondono e coinvolgono ogni persona.