Vilardi (Sinistra Italiana) sul Molfest: «Come la storia del dado truccato»

Il segretario cittadino di Sinistra Italiana, Gabriele Vilardi, ha espresso non poca perplessità per quanto concerne l'iter che porterà alle 2^ edizione del MolFest a Molfetta nel 2025: in un lungo post ha spiegato tutti i punti poco chiari in merito:

«Esistono molti modi di truccare i dadi per rendere più probabili certi risultati e una faccia più spesso di quanto sarebbe normalmente probabile. Questi includono aggiungere dei pesi, arrotondare bordi lasciandone altri acuti o rendere alcune facce lievemente non allineate. Se i dadi non sono trasparenti si possono aggiungere pesi su una faccia o sull'altra. Possono essere modificati per essere vincenti o perdenti.»

"Parto da questa citazione per ricollegarmi con quanto sta accadendo in queste ore per la seconda edizione del Molfest. Ma partiamo con ordine: dopo le critiche mosse e ricevute per la modalità di gestione della prima edizione (https://www.facebook.com/share/p/15Bgjw3cVP/) Il Comune di Molfetta ha deciso con Delibera di Giunta n° 235 del 26/11/2024 di realizzare un «avviso pubblico volto all'acquisizione di proposte ai fini della progettazione artistica della manifestazione denominata Molfest 2025.»".

"Lo scopo è di scindere, formalmente, il progetto scritto e presentato da parte di LEG (che si assicura 25mila euro) e la progettazione artistica (per cui sono investiti 250mila euro di fondi sostitutivi della Regione in luogo di quelli comunali dei capitoli di bilancio della socialità, con il Presidente della Commissione Bilancio già in odor di regionali attraverso un vero e proprio contributo confezionato su misura per il singolo Festival). Per l'occasione, con Determina Dirigenziale n 29 del 17/01/2025 viene nominata la commissione per poter vagliare le proposte giunte (Rosaria Fontana come Presidente, Paola De Candia e Corrado La Grasta)".

Due quelle presentate entro la data di scadenza stabilita dal Comune:
1) LEG
2) URCA (Associazione promotrice del Bicomix e capofila di una serie di associazioni del territorio).

"La Commissione stabilisce che la proposta progettuale di LEG è quella più idonea poiché, cito, «predomina l'aspetto culturale, creativo e sociale, con un programma contenente rappresentazioni e artisti che lo rendono unico nel suo complesso». Il Comune quindi decide, dopo questo avviso esplorativo, di individuare la stessa realtà che aveva presentato il progetto Molfest nel 2024 e che lo ha gestito per la tre giorni, anche per il 2025. A questo punto mi chiedo: che senso ha avuto realizzare un avviso esplorativo con Commissione annessa se le intenzioni erano già quelle di affidare a LEG la gestione artistica?".

"Per quale ragione il Comune decide ancora una volta di affidare a gente non del territorio (Pistoia) un festival con una quantità di fondi mai visti prima d'ora e il cui approccio all'argomento Comics è tutto fuorché di natura culturale? Queste domande, che non avranno risposta nemmeno il 6 febbraio, giorno in cui per l'ennesimo e ipocrita commistione di eventi si terrà presso La Cittadella degli Artisti un incontro tra associazioni con la presenza per pura casualità di LEG, mi riportano a pensare alla storia del dado truccato e di come basta poco per renderli vincenti e perdenti".