Viaggio in una città sconosciuta. Viaggio nella Molfetta sotterranea.
Cunicoli tra Corso Umberto, il Borgo e il centro storico.
Molfetta - martedì 8 marzo 2016
10.47
C'è una città, sconosciuta ai più, sotto i nostri piedi. Che calpestiamo, ogni giorno, da sempre, senza saperlo. Cunicoli, porte, che rimandano a un passato di cui tanti, tantissimi ignorano l'esistenza. Un passato fatto di necessità di difesa, di sopravvivenza e di percorsi che si intrecciano con le loro storie soprattutto nel cuore di Molfetta.
Molfetta sotterranea.
"Ci troviamo negli anni '60, il signor Corrado Adesso che abitava in una delle case del Borgo antico, un giorno trovò nel sottano di sua proprietà una pietra con anello, evidentemente l'ingresso di una botola. Vi entrò e vi trovò un lungo corridoio, pieno di detriti. Lo percorse fino ad arrivare all'altezza della chiesa di San Pietro. Si dovette fermare, perchè un cancello in ferro arrugginito gli impedì di proseguire oltre. La direzione del camminamento era rivolta verso Piazza Municipio, dove un tempo sorgeva uno dei castelli di Molfetta", spiegano i fondatori della pagina Facebook "Viaggio nella storia sconosciuta delle campagne molfettesi e dintorni.." che hanno ricostruito tutta la vicenda.
"Trascorsero degli anni ed altri cunicoli vennero scoperti, come quelli rinvenuti durante i lavori di costruzione dell'attuale Banca Monte Dei Paschi di Siena (dove un tempo sorgeva il secondo castello di Molfetta, il castello dei Gonzaga). Furono trovati due corridoi. Uno che andava verso la villa comunale e l'altro verso Sen. Natale Palummo. Inoltre, durante dei lavori di scavo per delle tubature, in direzione del Liceo Classico all'altezza della sua prima finestra, fu scoperta una porta d'entrata interrata. Altri camminamenti furono scoperti sempre durante lavori di manutenzione nei pressi di Via Pansini vicino alla chiesa di Santa Teresa, o in Via Fiume nei pressi di piazza Effrem dove sorgeva la torre esploratoria che ha dato il nome alla piazza", continuano.
"La funzione di questi corridoi, era come detto, difensiva. I soldati infatti potevano spostarsi più velocemente senza essere visti, da un luogo strategico ad un altro. Era un sistema difensivo anche per i civili, che utilizzavano il camminamento per rifugiarsi nel Borgo antico e trincerarsi tra le sue mura. Il signor Adesso, raccontava di aver trovato un pezzo di cuoio, nel quale era presente l'intera mappa dei cunicoli sotterranei di Molfetta,andato perduto circa cinquantanni anni fa".
Molfetta ha una suo passato storico importante, bisogna valorizzarlo, non dimenticarlo.
Molfetta sotterranea.
"Ci troviamo negli anni '60, il signor Corrado Adesso che abitava in una delle case del Borgo antico, un giorno trovò nel sottano di sua proprietà una pietra con anello, evidentemente l'ingresso di una botola. Vi entrò e vi trovò un lungo corridoio, pieno di detriti. Lo percorse fino ad arrivare all'altezza della chiesa di San Pietro. Si dovette fermare, perchè un cancello in ferro arrugginito gli impedì di proseguire oltre. La direzione del camminamento era rivolta verso Piazza Municipio, dove un tempo sorgeva uno dei castelli di Molfetta", spiegano i fondatori della pagina Facebook "Viaggio nella storia sconosciuta delle campagne molfettesi e dintorni.." che hanno ricostruito tutta la vicenda.
"Trascorsero degli anni ed altri cunicoli vennero scoperti, come quelli rinvenuti durante i lavori di costruzione dell'attuale Banca Monte Dei Paschi di Siena (dove un tempo sorgeva il secondo castello di Molfetta, il castello dei Gonzaga). Furono trovati due corridoi. Uno che andava verso la villa comunale e l'altro verso Sen. Natale Palummo. Inoltre, durante dei lavori di scavo per delle tubature, in direzione del Liceo Classico all'altezza della sua prima finestra, fu scoperta una porta d'entrata interrata. Altri camminamenti furono scoperti sempre durante lavori di manutenzione nei pressi di Via Pansini vicino alla chiesa di Santa Teresa, o in Via Fiume nei pressi di piazza Effrem dove sorgeva la torre esploratoria che ha dato il nome alla piazza", continuano.
"La funzione di questi corridoi, era come detto, difensiva. I soldati infatti potevano spostarsi più velocemente senza essere visti, da un luogo strategico ad un altro. Era un sistema difensivo anche per i civili, che utilizzavano il camminamento per rifugiarsi nel Borgo antico e trincerarsi tra le sue mura. Il signor Adesso, raccontava di aver trovato un pezzo di cuoio, nel quale era presente l'intera mappa dei cunicoli sotterranei di Molfetta,andato perduto circa cinquantanni anni fa".
Molfetta ha una suo passato storico importante, bisogna valorizzarlo, non dimenticarlo.