Politica
Verso le Regionali. A Molfetta un posto per quattro?
Altomare, La Forgia, Tammacco e Spaccavento: chi la spunterà?
Molfetta - domenica 21 giugno 2020
Felice Spaccavento ha sciolto ogni riserva nel pomeriggio di ieri: sarà tra i candidati alle elezioni regionali 2020.
È il tassello che mancava. L'ufficialità necessaria per affermare che a Molfetta saranno almeno quattro i candidati "autoctoni", pronti a contendersi un posto nell'assemblea regionale.
C'è Annalisa Altamore, nella coalizione di Michele Emiliano, la stessa proprio del medico anestesista. C'è poi Saverio Tammacco, i cui manifesti elettorali stanno tappezzando la città senza ancora alcuna indicazione sulla lista di riferimento: pensare, però, che il consigliere di Puglia Sviluppo, deus ex machina dell'attuale amministrazione locale, non appoggi l'Emiliano-bis, potrebbe essere davvero utopistico.
C'è poi Dario La Forgia, Movimento Cinque Stelle, l'unico tra tutti a prendere le distanze dall'attuale presidente e programma politico regionale.
A destra, invece, ancora nessun pervenuto.
Cosa succederà?
La sensazione è che quasi sicuramente sarà impossibile eleggere due rappresentanti di Molfetta al Consiglio Regionale.
Di fatto ne resterà solo uno. E quell'uno sarà stata eletto anche grazie ai suffragi nelle città vicine dove ognuno dei quattro ha credito per esperienze amministrative e professionali, seppure così profondamente diverse.
Il tutto condito da una campagna elettorale nuova, in piena estate e che dovrà coinvolgere gli elettori con modalità differenti dal passato, in ottemperanza alle regole anti contagio da Covid 19.
È il tassello che mancava. L'ufficialità necessaria per affermare che a Molfetta saranno almeno quattro i candidati "autoctoni", pronti a contendersi un posto nell'assemblea regionale.
C'è Annalisa Altamore, nella coalizione di Michele Emiliano, la stessa proprio del medico anestesista. C'è poi Saverio Tammacco, i cui manifesti elettorali stanno tappezzando la città senza ancora alcuna indicazione sulla lista di riferimento: pensare, però, che il consigliere di Puglia Sviluppo, deus ex machina dell'attuale amministrazione locale, non appoggi l'Emiliano-bis, potrebbe essere davvero utopistico.
C'è poi Dario La Forgia, Movimento Cinque Stelle, l'unico tra tutti a prendere le distanze dall'attuale presidente e programma politico regionale.
A destra, invece, ancora nessun pervenuto.
Cosa succederà?
La sensazione è che quasi sicuramente sarà impossibile eleggere due rappresentanti di Molfetta al Consiglio Regionale.
Di fatto ne resterà solo uno. E quell'uno sarà stata eletto anche grazie ai suffragi nelle città vicine dove ognuno dei quattro ha credito per esperienze amministrative e professionali, seppure così profondamente diverse.
Il tutto condito da una campagna elettorale nuova, in piena estate e che dovrà coinvolgere gli elettori con modalità differenti dal passato, in ottemperanza alle regole anti contagio da Covid 19.