
Verso il Conclave: in lizza anche Parolin e Zuppi, a Molfetta tra il 2021 e il 2023
Entrambi hanno mostrato un forte legame con la nostra città e potrebbero subentrare a Bergoglio
Molfetta - domenica 27 aprile 2025
10.06
Negli ambienti vaticani si intensificano già le prime riflessioni sul futuro della Chiesa, con particolare attenzione a due figure di spicco che potrebbero subentrare a Papa Francesco in Vaticano: il cardinale Pietro Parolin e il cardinale Matteo Zuppi. Entrambi hanno mostrato un forte legame con Molfetta, città profondamente segnata dalla figura di don Tonino Bello.
Nel settembre 2021, il cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato Vaticano, ha presieduto a Molfetta la cerimonia che ha conferito alla città il titolo di "Civitas Mariae". Durante l'evento, Parolin ha sottolineato la sintonia tra Papa Francesco e don Tonino Bello, evidenziando le "convergenze" e la profonda "sintonia sulle priorità che devono segnare la vita della Chiesa" . In segno di riconoscenza, l'artista salentino Ippazio Campa ha donato al cardinale un ritratto a pastello, espressione dell'ammirazione della comunità locale .
Il 20 aprile 2023, in occasione del trentesimo anniversario della morte di don Tonino Bello, il cardinale Matteo Zuppi, presidente della Conferenza Episcopale Italiana, ha celebrato una messa nella cattedrale di Molfetta. Durante l'omelia, Zuppi ha descritto don Tonino come "un seminatore di pace" e ha sottolineato come la sua vita rappresenti "la sua più grande omelia", anticipando i temi della "Fratelli tutti" di Papa Francesco . In segno di gratitudine, la comunità di Molfetta gli ha donato una riproduzione della croce pettorale di don Tonino, simbolo del legame profondo tra il cardinale e la figura del vescovo pugliese .
Sia Parolin che Zuppi incarnano aspetti distintivi della Chiesa contemporanea. Parolin, con la sua vasta esperienza diplomatica, rappresenta la continuità e la stabilità istituzionale. Zuppi, noto per il suo impegno sociale e la vicinanza agli ultimi, incarna una Chiesa in uscita, attenta alle periferie esistenziali. Entrambi, però, condividono una profonda attenzione ai temi della pace, della giustizia sociale e della sinodalità, valori cari a don Tonino Bello e centrali nel pontificato di Papa Francesco.
Il loro legame con Molfetta, città simbolo del messaggio di don Tonino, rafforza la percezione di una Chiesa radicata nel territorio e attenta alle esigenze delle comunità locali. In un momento di riflessione sul futuro della Chiesa, le figure di Parolin e Zuppi emergono come punti di riferimento per una visione ecclesiale che coniuga tradizione e innovazione, diplomazia e impegno sociale.
Nel settembre 2021, il cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato Vaticano, ha presieduto a Molfetta la cerimonia che ha conferito alla città il titolo di "Civitas Mariae". Durante l'evento, Parolin ha sottolineato la sintonia tra Papa Francesco e don Tonino Bello, evidenziando le "convergenze" e la profonda "sintonia sulle priorità che devono segnare la vita della Chiesa" . In segno di riconoscenza, l'artista salentino Ippazio Campa ha donato al cardinale un ritratto a pastello, espressione dell'ammirazione della comunità locale .
Il 20 aprile 2023, in occasione del trentesimo anniversario della morte di don Tonino Bello, il cardinale Matteo Zuppi, presidente della Conferenza Episcopale Italiana, ha celebrato una messa nella cattedrale di Molfetta. Durante l'omelia, Zuppi ha descritto don Tonino come "un seminatore di pace" e ha sottolineato come la sua vita rappresenti "la sua più grande omelia", anticipando i temi della "Fratelli tutti" di Papa Francesco . In segno di gratitudine, la comunità di Molfetta gli ha donato una riproduzione della croce pettorale di don Tonino, simbolo del legame profondo tra il cardinale e la figura del vescovo pugliese .
Sia Parolin che Zuppi incarnano aspetti distintivi della Chiesa contemporanea. Parolin, con la sua vasta esperienza diplomatica, rappresenta la continuità e la stabilità istituzionale. Zuppi, noto per il suo impegno sociale e la vicinanza agli ultimi, incarna una Chiesa in uscita, attenta alle periferie esistenziali. Entrambi, però, condividono una profonda attenzione ai temi della pace, della giustizia sociale e della sinodalità, valori cari a don Tonino Bello e centrali nel pontificato di Papa Francesco.
Il loro legame con Molfetta, città simbolo del messaggio di don Tonino, rafforza la percezione di una Chiesa radicata nel territorio e attenta alle esigenze delle comunità locali. In un momento di riflessione sul futuro della Chiesa, le figure di Parolin e Zuppi emergono come punti di riferimento per una visione ecclesiale che coniuga tradizione e innovazione, diplomazia e impegno sociale.