Varata la lancia “Invictus”: è il fiore all'occhiello della Lega Navale
L'imbarcazione è stata realizzata nei cantieri Cappelluti – De Candia
Molfetta - lunedì 16 maggio 2016
10.51
Cerimonia suggestiva nella mattinata di domenica 15 maggio presso i cantieri navali Cappelluti – De Candia per il varo della lancia "Invictus" , a cura della Lega Navale Molfetta. L'imbarcazione per dieci rematori e un timoniere, è lunga, secondo i dati fornitici dal maestro d'ascia Michele Cappelluti, 8,50 metri per una larghezza di 2,33 metri e una altezza di 1,10 metri.
La lancia è stata costruita nell'arco di tempo di circa quattro mesi e vi hanno lavorato tre carpentieri. E' stata realizzata su modello delle imbarcazioni della Marina Militare e ha come gemelle le lance presenti presso l'Arsenale del porto di Taranto, quelle in dotazione all'Istituto Caracciolo e le lance di salvataggio, dimensioni solo un po' inferiori, della mitica Vespucci.
Pregevole la fattura e i materiali: legno di mogano e faggio che hanno bisogno di determinati tempi di stagionatura per poter essere lavorati.
A fare da padrone di casa il presidente della Lega Navale molfettese, Felice Sciancalepore che ha sottolineato l'importanza dell' evento a cui hanno preso parte l'ammiraglio De Pinto, gli equipaggi delle imbarcazioni, l'Associazione Eredi della Storia, i soci della Lega, tanti curiosi ed appassionati.
Per l' occasione è stato donato alla Lega Navale un quadro raffigurante la lancia e Torre Calderina realizzato dall'artista Giuseppe Sciancalepore e un modellino in acciaio forgiato da Pasquale de Nichilo che diventerà il simbolo del trofeo organizzato dal sodalizio.
A benedire la lancia "Invictus", rivolgendo parole di augurio per il suo equipaggio, don Franco Sancilio. Subito dopo sono stati ricordati i successi della squadra femminile e maschile e la storia del team dei vogatori. Momento di grande impatto emotivo è stato quello in cui uno ad uno i componenti della squadra sono saliti sulla lancia e hanno alzato in aria i remi.
Come tutti i vari che si rispettano, è stata poi rotta sulla prua, in segno bene augurante, una bottiglia di spumante. Con il sottofondo dell'Inno nazionale l'imbarcazione è stata varata in acqua per poi raggiungere a remi la sede della Lega Navale dove sono continuati i festeggiamenti.
La lancia è stata costruita nell'arco di tempo di circa quattro mesi e vi hanno lavorato tre carpentieri. E' stata realizzata su modello delle imbarcazioni della Marina Militare e ha come gemelle le lance presenti presso l'Arsenale del porto di Taranto, quelle in dotazione all'Istituto Caracciolo e le lance di salvataggio, dimensioni solo un po' inferiori, della mitica Vespucci.
Pregevole la fattura e i materiali: legno di mogano e faggio che hanno bisogno di determinati tempi di stagionatura per poter essere lavorati.
A fare da padrone di casa il presidente della Lega Navale molfettese, Felice Sciancalepore che ha sottolineato l'importanza dell' evento a cui hanno preso parte l'ammiraglio De Pinto, gli equipaggi delle imbarcazioni, l'Associazione Eredi della Storia, i soci della Lega, tanti curiosi ed appassionati.
Per l' occasione è stato donato alla Lega Navale un quadro raffigurante la lancia e Torre Calderina realizzato dall'artista Giuseppe Sciancalepore e un modellino in acciaio forgiato da Pasquale de Nichilo che diventerà il simbolo del trofeo organizzato dal sodalizio.
A benedire la lancia "Invictus", rivolgendo parole di augurio per il suo equipaggio, don Franco Sancilio. Subito dopo sono stati ricordati i successi della squadra femminile e maschile e la storia del team dei vogatori. Momento di grande impatto emotivo è stato quello in cui uno ad uno i componenti della squadra sono saliti sulla lancia e hanno alzato in aria i remi.
Come tutti i vari che si rispettano, è stata poi rotta sulla prua, in segno bene augurante, una bottiglia di spumante. Con il sottofondo dell'Inno nazionale l'imbarcazione è stata varata in acqua per poi raggiungere a remi la sede della Lega Navale dove sono continuati i festeggiamenti.