Cronaca
Vandalismo, due omicidi e un dicembre nefasto: la cronaca del 2024 a Molfetta
Un anno che già era iniziato in salita con i fatti del precedente capodanno
Molfetta - martedì 31 dicembre 2024
10.00
Che il 2024 sarebbe stato un anno difficile a Molfetta, lo si era compreso subito. Erano bastati i primi secondi del nuovo anno a creare un importante scompiglio in città con lo scempio di piazza Vittorio Emanuele che ha portato la città sulla cronaca nazionale per la prima volta nel corso di questo anno solare che sta per concludersi. Ma non sarebbe, purtroppo, stato l'unico caso.
Passa poco più di un mese e il 17 febbraio avviene un efferato omicidio che porta alla porta del 23enne Dario de Gennaro. Il giovane è stato ucciso in via Immacolata con diverse coltellate che l'hanno raggiunto al collo e al torace: il suo corpo è stato ritrovato dopo che il suo assassino, Onofrio de Pasquale, 29enne, s'è costituito ai Carabinieri e ha confessato il delitto. Nella giornata precedente si erano susseguiti diversi appelli proprio per le ricerche di Dario di cui si erano perse le tracce.
Altro fatto di cronaca nera, questa volta fuori regione, ha coinvolto la molfettese Vincenza Saracino. Sparita il 1° luglio scorso, la 50enne è stata ritrovata senza vita in un casolare a Preganziol, vicino Treviso, con una profonda ferita alla gola. Prima che venisse rinvenuto il corpo della donna, che da tempo si era trasferita a Treviso, la Prefettura aveva trasmesso un comunicato di scomparsa riferendo che la donna si era allontanata dal luogo di lavoro, a Preganziol, martedì pomeriggio alle ore 17.00 con una city bike elettrica di colore azzurro con un cestino e portapacchi nero. Poi, però, era sparita nel nulla, fino alla drammatica scoperta. Nelle settimane successive è stato anche individuato il presunto assassino, l'italo-venezuelano Luigi Nasato Fazio, 33enne che conosceva la donna e sul cui movente sono ancora in corso le indagini.
Un secondo omicidio in territorio molfettese è avvenuto proprio agli sgoccioli dell'estate, nella notte tra il 21 e il 22 settembre quando una 19enne del rione San Girolamo di Bari, Antonella Lopez, è morta dopo essere stata ferita con colpi di pistola in una lite avvenuta durante l'ultima serata della stagione al Bahia Beach: il bilancio aveva visto anche la presenza di quattro feriti. A sparare era stato un 21enne del quartiere San Paolo di Bari, Michele Lavopa: il giovane barese, già noto, è stato sottoposto a fermo di indiziato di delitto, poiché ritenuto il materiale esecutore dell'omicidio. Il bersaglio del killer, secondo le indagini, era un amico della ragazza, il 20enne barese rampollo del clan del rione Japigia del capoluogo pugliese Eugenio Palermiti.
Il mese forse più denso di cronaca, soprattutto per eventi ravvicinati, è stato proprio dicembre: l'episodio più tragico si è consumato il 20 dicembre scorso nel Villaggio Belgiovine, dove ha perso la vita il 56enne Felice Camporeale a causa di un incendio divampato nell'immobile in cui viveva. Appena 24 ore prima, invece, il crollo di un solaio in via Massimo D'Azeglio ha portato al ferimento di una 62enne (poi dimessa) e all'evacuazione di 20 famiglie che ancora aspettano di tornare nelle proprie abitazioni. Il 26 dicembre, infine, un improvviso malore non ha lasciato scampo a Domenico Maria Poli, per tutti «Mimì», l'87enne morto nel pomeriggio a Madonna di Campiglio, in provincia di Trento. L'uomo, uno sciatore, era a pranzo al rifugio Boch sul Grosté assieme ai suoi figli e ai nipoti, nelle vicinanze della pista da sci.
Passa poco più di un mese e il 17 febbraio avviene un efferato omicidio che porta alla porta del 23enne Dario de Gennaro. Il giovane è stato ucciso in via Immacolata con diverse coltellate che l'hanno raggiunto al collo e al torace: il suo corpo è stato ritrovato dopo che il suo assassino, Onofrio de Pasquale, 29enne, s'è costituito ai Carabinieri e ha confessato il delitto. Nella giornata precedente si erano susseguiti diversi appelli proprio per le ricerche di Dario di cui si erano perse le tracce.
Altro fatto di cronaca nera, questa volta fuori regione, ha coinvolto la molfettese Vincenza Saracino. Sparita il 1° luglio scorso, la 50enne è stata ritrovata senza vita in un casolare a Preganziol, vicino Treviso, con una profonda ferita alla gola. Prima che venisse rinvenuto il corpo della donna, che da tempo si era trasferita a Treviso, la Prefettura aveva trasmesso un comunicato di scomparsa riferendo che la donna si era allontanata dal luogo di lavoro, a Preganziol, martedì pomeriggio alle ore 17.00 con una city bike elettrica di colore azzurro con un cestino e portapacchi nero. Poi, però, era sparita nel nulla, fino alla drammatica scoperta. Nelle settimane successive è stato anche individuato il presunto assassino, l'italo-venezuelano Luigi Nasato Fazio, 33enne che conosceva la donna e sul cui movente sono ancora in corso le indagini.
Un secondo omicidio in territorio molfettese è avvenuto proprio agli sgoccioli dell'estate, nella notte tra il 21 e il 22 settembre quando una 19enne del rione San Girolamo di Bari, Antonella Lopez, è morta dopo essere stata ferita con colpi di pistola in una lite avvenuta durante l'ultima serata della stagione al Bahia Beach: il bilancio aveva visto anche la presenza di quattro feriti. A sparare era stato un 21enne del quartiere San Paolo di Bari, Michele Lavopa: il giovane barese, già noto, è stato sottoposto a fermo di indiziato di delitto, poiché ritenuto il materiale esecutore dell'omicidio. Il bersaglio del killer, secondo le indagini, era un amico della ragazza, il 20enne barese rampollo del clan del rione Japigia del capoluogo pugliese Eugenio Palermiti.
Il mese forse più denso di cronaca, soprattutto per eventi ravvicinati, è stato proprio dicembre: l'episodio più tragico si è consumato il 20 dicembre scorso nel Villaggio Belgiovine, dove ha perso la vita il 56enne Felice Camporeale a causa di un incendio divampato nell'immobile in cui viveva. Appena 24 ore prima, invece, il crollo di un solaio in via Massimo D'Azeglio ha portato al ferimento di una 62enne (poi dimessa) e all'evacuazione di 20 famiglie che ancora aspettano di tornare nelle proprie abitazioni. Il 26 dicembre, infine, un improvviso malore non ha lasciato scampo a Domenico Maria Poli, per tutti «Mimì», l'87enne morto nel pomeriggio a Madonna di Campiglio, in provincia di Trento. L'uomo, uno sciatore, era a pranzo al rifugio Boch sul Grosté assieme ai suoi figli e ai nipoti, nelle vicinanze della pista da sci.