Vandali e incuria: Palazzo Tattoli danneggiato. 300mila euro per riparlarlo
Lavori urgenti per debellare il rischio crolli che potrebbero coinvolgere anche le strutture circostanti
Molfetta - lunedì 7 maggio 2018
La situazione in cui versa Palazzo Tattoli nel centro storico desta sempre più preoccupazione.
Infatti, il degrado e l'incuria, oltre a ripetuti atti di vandalismo, stanno compromettendo la struttura, autentico gioiello storico, artistico e architettonico della città vecchia tanto che nelle scorse ore sono stati autorizzati lavori urgenti per debellare il pericolo di crolli.
L'edificio è di proprietà del Comune ed è già in uno stato precario con parti demolite e diroccate. Tuttavia, negli ultimi tempi, diverse le segnalazioni di intrusione da parte di ignoti. Intrusioni illecite e, soprattutto, pericolose per l'incolumità di tutti.
Così dal Comune si è intervenuti per "disporre il ripristino delle chiusure dei varchi di accesso, al fine di scongiurare ulteriori intrusioni e danneggiamenti ai luoghi interessati; conseguentemente si è proceduto ad una tempestiva ricognizione dello stato di degrado dell'intero sistema di murature-volte dell'edificio, anche mediante verifiche metriche strumentali oltre che visive", si legge nel provvedimento del Settore Territorio di Palazzo Città.
Nel frattempo l'immediata comunicazione alla Sovrintendenza di quanto stava accadendo con un sopralluogo da parte dei tecnici a inizio aprile. A essere rilevate, pure in questa circostanza "la particolare situazione di degrado, e la possibilità di incipiente pericolo di crolli, ordinava la esecuzione di interventi per eliminazione di pericolo e messa in sicurezza dei luoghi".
Da qui, dunque, la decisione di intervenire immediatamente "per rimuovere le cause di pericolo dovuto alla pericolosità attuale di crollo di murature e volte, e messa in sicurezza delle murature e ripristino delle condizioni di sicurezza che potrebbero avere riflesso anche sugli altri edifici (un crollo anche parziale di paramenti murari coinvolgerebbe anche gli edifici adiacenti) e anche la salubrità dei luoghi del centro storico in cui insiste l'edificio, per un importo complessivo in via preventiva pari a 300.000 euro".
Infatti, il degrado e l'incuria, oltre a ripetuti atti di vandalismo, stanno compromettendo la struttura, autentico gioiello storico, artistico e architettonico della città vecchia tanto che nelle scorse ore sono stati autorizzati lavori urgenti per debellare il pericolo di crolli.
L'edificio è di proprietà del Comune ed è già in uno stato precario con parti demolite e diroccate. Tuttavia, negli ultimi tempi, diverse le segnalazioni di intrusione da parte di ignoti. Intrusioni illecite e, soprattutto, pericolose per l'incolumità di tutti.
Così dal Comune si è intervenuti per "disporre il ripristino delle chiusure dei varchi di accesso, al fine di scongiurare ulteriori intrusioni e danneggiamenti ai luoghi interessati; conseguentemente si è proceduto ad una tempestiva ricognizione dello stato di degrado dell'intero sistema di murature-volte dell'edificio, anche mediante verifiche metriche strumentali oltre che visive", si legge nel provvedimento del Settore Territorio di Palazzo Città.
Nel frattempo l'immediata comunicazione alla Sovrintendenza di quanto stava accadendo con un sopralluogo da parte dei tecnici a inizio aprile. A essere rilevate, pure in questa circostanza "la particolare situazione di degrado, e la possibilità di incipiente pericolo di crolli, ordinava la esecuzione di interventi per eliminazione di pericolo e messa in sicurezza dei luoghi".
Da qui, dunque, la decisione di intervenire immediatamente "per rimuovere le cause di pericolo dovuto alla pericolosità attuale di crollo di murature e volte, e messa in sicurezza delle murature e ripristino delle condizioni di sicurezza che potrebbero avere riflesso anche sugli altri edifici (un crollo anche parziale di paramenti murari coinvolgerebbe anche gli edifici adiacenti) e anche la salubrità dei luoghi del centro storico in cui insiste l'edificio, per un importo complessivo in via preventiva pari a 300.000 euro".