Cronaca
Uomo frusta un cane e il video shock diventa virale: il web s’indigna
Le immagini pubblicate su Facebook, indaga la Polizia Locale: «Siamo a conoscenza, ma il video risale a quest'estate»
Molfetta - martedì 24 novembre 2020
12.04
Frusta un pastore tedesco, tenendolo al guinzaglio, ma il video shock diventa virale. È l'orrore che emerge in un filmato di 24'' pubblicato sul profilo Facebook di una «ragazza coraggio di Molfetta», Mariagrazia Bufano, che ha deciso di denunciare i maltrattamenti subiti in passato da Ulaa, prima che venisse adottata.
Il suo post, che in poche ore ha fatto il pieno di like e di condivisioni, ha infiammato gli animi degli utenti: «Il tizio presente nel video (che, però, secondo la Polizia Locale risale a quest'estate, ndr) pensa bene di educarla in questo modo. Noto più volte, l'abbandono del cucciolo nella macchina, noto i maltrattamenti alla luce del sole per le vie di Molfetta e noto anche, tanta indifferenza da parte di coloro che avrebbero il dovere e potere di sottrarla a queste torture!», scrive.
Cosa cova realmente nell'animo di quell'uomo nessuno lo saprà mai. E chapeau a questa ragazza che davanti a un obbrobrio del genere ha deciso di denunciare. Il resto lo hanno fatto gli uomini della Polizia Locale, che hanno salvato Ulaa dalle vessazioni del suo padrone: «Il video risale a quest'estate - fa sapere il tenente colonnello Cosimo Aloia -. L'uomo è stato denunciato all'Autorità Giudiziaria, mentre il cane è stato affidato alle cure degli operatori del canile comunale».
Mariagrazia Bufano, a questo punto, «pur di evitare che il cane rimanga in canile sino a giudizio», chiede di essere nominata affidataria temporanea del cane: «Mi presto ad un stupido gioco burocratico - scrive ancora su Facebook -, consapevole che mi avrebbero tolto un pezzo di cuore da un momento all' altro. Decorrono 60 giorni e mi affidano Ulaa. Non ce l'ho fatta a voltarle le spalle e le ho salvato la vita. L'ho tirata fuori da quel carcere ingiustificato chiamato canile». Ma lo sfogo di questa ragazza «il mio voler chiedere giustizia - si legge - nasce da una situazione inconcepibile. Il tizio ha al momento un cucciolo di dobermann e un mastino napoletano. Secondo voi, è normale tutto questo? È normale che nessuno, d'ufficio, prenda la situazione in mano nonostante le tante segnalazioni e denunce?». Dal Comando di via Molfettesi d'America replicano così: «Il soggetto, di Molfetta, è già noto e la situazione è costantemente monitorata».
«In realtà - spiega ancora il comandante del corpo - siamo venuti a conoscenza che l'uomo è in possesso di due cani e, come Polizia Locale, stiamo intervenendo per poter avere gli elementi volti ad adottare un provvedimento d'inibizione al possesso degli animali, mettendoli al riparo». Il fulcro del problema «è proprio che l'uomo - dice Mariangela La Volpe, al vertice cittadino della Lega Nazionale per la Difesa del Cane - continua a prendere ripetutamente altri cani».
«Parliamo di una persona notissima a Molfetta, in particolare per le sue intemperanze - dice ancora la presidente della sezione molfettese -. Dell'episodio è stato informato non solo il sindaco, ma anche la Polizia Locale e i Carabinieri e che, ad oggi, si continui a rincorrere quest'uomo, cercando di togliergli l'ennesimo cane, è davvero sconvolgente: il mio appello è che le autorità locali intervengano in maniera seria e definitiva perché hanno gli strumenti per farlo».
Nella speranza della celere giustizia («Se l'individuo risulta recidivo si deve intervenire senza indugio, dice Pasquale Salvemini, del WWF Puglia, nda), Mariagrazia Bufano si dice spaesata: «Io non mi sento rappresentata da nessuno, non ho più fiducia nelle autorità. Viviamo in una città omertosa che mi fa paura».
Il suo post, che in poche ore ha fatto il pieno di like e di condivisioni, ha infiammato gli animi degli utenti: «Il tizio presente nel video (che, però, secondo la Polizia Locale risale a quest'estate, ndr) pensa bene di educarla in questo modo. Noto più volte, l'abbandono del cucciolo nella macchina, noto i maltrattamenti alla luce del sole per le vie di Molfetta e noto anche, tanta indifferenza da parte di coloro che avrebbero il dovere e potere di sottrarla a queste torture!», scrive.
Cosa cova realmente nell'animo di quell'uomo nessuno lo saprà mai. E chapeau a questa ragazza che davanti a un obbrobrio del genere ha deciso di denunciare. Il resto lo hanno fatto gli uomini della Polizia Locale, che hanno salvato Ulaa dalle vessazioni del suo padrone: «Il video risale a quest'estate - fa sapere il tenente colonnello Cosimo Aloia -. L'uomo è stato denunciato all'Autorità Giudiziaria, mentre il cane è stato affidato alle cure degli operatori del canile comunale».
Mariagrazia Bufano, a questo punto, «pur di evitare che il cane rimanga in canile sino a giudizio», chiede di essere nominata affidataria temporanea del cane: «Mi presto ad un stupido gioco burocratico - scrive ancora su Facebook -, consapevole che mi avrebbero tolto un pezzo di cuore da un momento all' altro. Decorrono 60 giorni e mi affidano Ulaa. Non ce l'ho fatta a voltarle le spalle e le ho salvato la vita. L'ho tirata fuori da quel carcere ingiustificato chiamato canile». Ma lo sfogo di questa ragazza «il mio voler chiedere giustizia - si legge - nasce da una situazione inconcepibile. Il tizio ha al momento un cucciolo di dobermann e un mastino napoletano. Secondo voi, è normale tutto questo? È normale che nessuno, d'ufficio, prenda la situazione in mano nonostante le tante segnalazioni e denunce?». Dal Comando di via Molfettesi d'America replicano così: «Il soggetto, di Molfetta, è già noto e la situazione è costantemente monitorata».
«In realtà - spiega ancora il comandante del corpo - siamo venuti a conoscenza che l'uomo è in possesso di due cani e, come Polizia Locale, stiamo intervenendo per poter avere gli elementi volti ad adottare un provvedimento d'inibizione al possesso degli animali, mettendoli al riparo». Il fulcro del problema «è proprio che l'uomo - dice Mariangela La Volpe, al vertice cittadino della Lega Nazionale per la Difesa del Cane - continua a prendere ripetutamente altri cani».
«Parliamo di una persona notissima a Molfetta, in particolare per le sue intemperanze - dice ancora la presidente della sezione molfettese -. Dell'episodio è stato informato non solo il sindaco, ma anche la Polizia Locale e i Carabinieri e che, ad oggi, si continui a rincorrere quest'uomo, cercando di togliergli l'ennesimo cane, è davvero sconvolgente: il mio appello è che le autorità locali intervengano in maniera seria e definitiva perché hanno gli strumenti per farlo».
Nella speranza della celere giustizia («Se l'individuo risulta recidivo si deve intervenire senza indugio, dice Pasquale Salvemini, del WWF Puglia, nda), Mariagrazia Bufano si dice spaesata: «Io non mi sento rappresentata da nessuno, non ho più fiducia nelle autorità. Viviamo in una città omertosa che mi fa paura».