![L'intervento dei Vigili del Fuoco](https://molfetta.gocity.it/library/media/99431242_643606619524636_8054300046465695744_n(1).jpg)
Cronaca
Esasperato dalle difficoltà, minaccia di lanciarsi dal tetto dell'ospedale di Molfetta. Salvato
Carabinieri, Polizia Locale e Vigili del Fuoco sul posto. Decisivo il dialogo con il sindaco Minervini
Molfetta - domenica 24 maggio 2020
12.12
Un uomo, di cui non sono state rese note le generalità, alle ore 11.00 di questa mattina si è arrampicato sul tetto dell'ospedale don Tonino Bello. Esasperato dalle difficoltà economiche del momento ha minacciato il suicidio, ma la tragedia è stata evitata grazie al decisivo intervento del sindaco Tommaso Minervini.
Sono stati attimi di tensione e paura con gli occhi di tutti rivolti proprio verso il tetto dell'edificio. L'uomo ha raggiunto l'ultimo piano del presidio ospedaliero e si è seduto a cavalcioni proprio sulla scritta che intitola il locale nosocomio locale al vescovo di Alessano. Tra le cause del tentativo di suicidio, la perdita del lavoro, ancora una volta a causa dell'emergenza sanitaria legata all'epidemia da Coronavirus.
Sul posto, in pochi attimi, sono giunte le volanti della Polizia Locale, insieme ai Carabinieri della locale Compagnia ed ai Vigili del Fuoco del Distaccamento di Molfetta. Subito dopo è arrivato anche il sindaco di Molfetta: l'uomo ha dialogato con Tommaso Minervini e proprio l'intervento del primo cittadino molfettese è stato decisivo nel farlo desistere da un gesto che avrebbe aggravato le condizioni della sua famiglia.
L'uomo è stato fatto scendere dai Vigili del Fuoco, visitato dal personale sanitario ospedaliero e successivamente sedato, mentre il sindaco Minervini, nel limite del possibile, ha promesso all'uomo di occuparsi di lui, provando a risolvere la sua difficile situazione.
Sono stati attimi di tensione e paura con gli occhi di tutti rivolti proprio verso il tetto dell'edificio. L'uomo ha raggiunto l'ultimo piano del presidio ospedaliero e si è seduto a cavalcioni proprio sulla scritta che intitola il locale nosocomio locale al vescovo di Alessano. Tra le cause del tentativo di suicidio, la perdita del lavoro, ancora una volta a causa dell'emergenza sanitaria legata all'epidemia da Coronavirus.
Sul posto, in pochi attimi, sono giunte le volanti della Polizia Locale, insieme ai Carabinieri della locale Compagnia ed ai Vigili del Fuoco del Distaccamento di Molfetta. Subito dopo è arrivato anche il sindaco di Molfetta: l'uomo ha dialogato con Tommaso Minervini e proprio l'intervento del primo cittadino molfettese è stato decisivo nel farlo desistere da un gesto che avrebbe aggravato le condizioni della sua famiglia.
L'uomo è stato fatto scendere dai Vigili del Fuoco, visitato dal personale sanitario ospedaliero e successivamente sedato, mentre il sindaco Minervini, nel limite del possibile, ha promesso all'uomo di occuparsi di lui, provando a risolvere la sua difficile situazione.