Sociale
Una settimana alla scoperta della Protezione Civile
Con la consegna degli attestati e una intensa simulazione si è concluso il progetto "Anch'io sono la protezione civile"
Molfetta - domenica 21 agosto 2016
10.12
Quali sono le linee guida per un intervento di protezione civile in caso di una emergenza, ossia dinanzi a una situazione che si "discosti dalla normalità operativa", soprattutto se coinvolge numerosi feriti? E in caso di incendio? E se l'emergenza riguarda il mare?
Sono solo alcuni degli argomenti sui quali si sono soffermati i ragazzi tra gli 11 e i 17 anni, molfettesi e non, che hanno partecipato al campo scuola promosso dalla Misericordia di Molfetta.
Nel corso della settimana incentrata sul tema "Anch'io sono la protezione civile" i ragazzi si sono confrontati con le forze di sicurezza e protezione civile: si sono recati presso la caserma dei Vigili del Fuoco e la sede della Capitaneria di Porto - Guardia costiera, hanno incontrato il Comandante della Polizia Locale dott. Mauro Gadaleta e il dottor De Trizio, Disaster Manager (tecnico di soccorso) della Misericordia di Andria.
Una intensa settimana durante la quale i ragazzi hanno compreso cosa sia un piano operativo delle emergenze e quali scenari gli operatori della protezione civile siano chiamati ad affrontare ogni giorno.
Nella giornata conclusiva del campo, quanto appreso è stato mostrato nel corso della simulazione di incidente stradale tra un'auto e un motorino che avrebbe provocato numerosi feriti (di diversa gravità) e un decesso.
Una simulazione seguita con grande attenzione e silenzio da parte di tutti i presenti (tra i quali anche il Nucleo Cinofilo della Misericordia – sez. Montegrosso, con Kira, uno splendido esemplare di labrador), emotivamente coinvolti nella "vicenda", e realizzata con grande serietà da tutti i partecipanti.
Al termine della simulazione ci sono stati gli interventi istituzionali.
Il Governatore della Misericordia Molfetta Tina Nanna ha voluto ringraziare i genitori che, mostrando grande fiducia nel sodalizio, hanno affidato i propri figli ai volontari, e gli amici della Croce Rossa per la collaborazione prestata nel truccare le "vittime" dell'incidente simulato, oltre alle forze di sicurezza che hanno collaborato con l'associazione.
Sulla stessa linea d'onda il Comandante Gadaleta, che ha ricordato come nulla debba essere dato per scontato quando si parla di soccorso. Non va dimenticato che gli operatori, siano essi volontari o forze dell'ordine, in quel momento «stanno donando la loro esperienza per salvare qualcuno… e non sempre si sa a quale scenario si va incontro…».
Il pensiero è andato immediatamente al tragico scontro di treni dello scorso 12 luglio e alle operazioni di soccorso che hanno visto protagonisti anche diversi volontari presenti.
Ha esortato, infine, tutti a vivere lo spirito della protezione civile anche nelle piccole azioni quotidiane, anche in quelle che appaiono lontane da questi scenari, come conferire correttamente i rifiuti o mantenere le strade pulite quando si porta a spasso il proprio cane.
Agli interventi è seguita la consegna delle targhe ricordo e degli attestati di partecipazione.
L'incontro si è concluso con un momento di preghiera comune, durante il quale è stata data lettura della "Preghiera del volontario".
Non sono mancati momenti di commozione per una bella esperienza che finisce ma anche la promessa di rivedersi e, per i più grandi, la decisione di voler impegnarsi in prima persona nel volontariato.
Sono solo alcuni degli argomenti sui quali si sono soffermati i ragazzi tra gli 11 e i 17 anni, molfettesi e non, che hanno partecipato al campo scuola promosso dalla Misericordia di Molfetta.
Nel corso della settimana incentrata sul tema "Anch'io sono la protezione civile" i ragazzi si sono confrontati con le forze di sicurezza e protezione civile: si sono recati presso la caserma dei Vigili del Fuoco e la sede della Capitaneria di Porto - Guardia costiera, hanno incontrato il Comandante della Polizia Locale dott. Mauro Gadaleta e il dottor De Trizio, Disaster Manager (tecnico di soccorso) della Misericordia di Andria.
Una intensa settimana durante la quale i ragazzi hanno compreso cosa sia un piano operativo delle emergenze e quali scenari gli operatori della protezione civile siano chiamati ad affrontare ogni giorno.
Nella giornata conclusiva del campo, quanto appreso è stato mostrato nel corso della simulazione di incidente stradale tra un'auto e un motorino che avrebbe provocato numerosi feriti (di diversa gravità) e un decesso.
Una simulazione seguita con grande attenzione e silenzio da parte di tutti i presenti (tra i quali anche il Nucleo Cinofilo della Misericordia – sez. Montegrosso, con Kira, uno splendido esemplare di labrador), emotivamente coinvolti nella "vicenda", e realizzata con grande serietà da tutti i partecipanti.
Al termine della simulazione ci sono stati gli interventi istituzionali.
Il Governatore della Misericordia Molfetta Tina Nanna ha voluto ringraziare i genitori che, mostrando grande fiducia nel sodalizio, hanno affidato i propri figli ai volontari, e gli amici della Croce Rossa per la collaborazione prestata nel truccare le "vittime" dell'incidente simulato, oltre alle forze di sicurezza che hanno collaborato con l'associazione.
Sulla stessa linea d'onda il Comandante Gadaleta, che ha ricordato come nulla debba essere dato per scontato quando si parla di soccorso. Non va dimenticato che gli operatori, siano essi volontari o forze dell'ordine, in quel momento «stanno donando la loro esperienza per salvare qualcuno… e non sempre si sa a quale scenario si va incontro…».
Il pensiero è andato immediatamente al tragico scontro di treni dello scorso 12 luglio e alle operazioni di soccorso che hanno visto protagonisti anche diversi volontari presenti.
Ha esortato, infine, tutti a vivere lo spirito della protezione civile anche nelle piccole azioni quotidiane, anche in quelle che appaiono lontane da questi scenari, come conferire correttamente i rifiuti o mantenere le strade pulite quando si porta a spasso il proprio cane.
Agli interventi è seguita la consegna delle targhe ricordo e degli attestati di partecipazione.
L'incontro si è concluso con un momento di preghiera comune, durante il quale è stata data lettura della "Preghiera del volontario".
Non sono mancati momenti di commozione per una bella esperienza che finisce ma anche la promessa di rivedersi e, per i più grandi, la decisione di voler impegnarsi in prima persona nel volontariato.