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Cronaca

«Una notte di paura: a letto vestiti, pronti a scappare»

Ancora testimonianze di molfettesi. Ser e Cri pronti a partire

E' trascorsa la prima notte dopo il violento sisma che ha distrutto il centro Italia. A ventiquattro ore di distanza giungono ancora testimonianze di molfettesi che si trovano in quei posti per lavoro oppure per una vacanza che resterà indimenticabile.

«Quando vedi certe scene in TV pensi che a te non potrà mai capitare, ma quando ti capita... E' stato orrendo. Sono vicino Norcia con mia moglie e la nostra bambina di un anno. Era la nostra prima notte qui, eravamo stanchi e dormivamo profondamente. A un certo punto ho sentito un rumore strano, poi tremare tutto. Ho preso in braccio mia figlia e sono scappato giù. Scappavo, stringevo la bambina e cercavo di correre il più velocemente possibile tra i clienti e gli operatori dell'hotel che facevano come me. Quando sono arrivato all'esterno mi sono accorto che mia moglie non era dietro di me. Sono stati attimi di panico assoluto, ho iniziato a chiamarla finchè non l'ho vista uscire...Non so descrivere cosa ho provato in quel momento. Quando c'è stata la seconda scossa ci siamo abbracciati, sapevamo di essere relativamente al sicuro, sulle nostre teste non c'era nulla. Adesso stiamo tornando a Molfetta perchè voglio portare la mia famiglia al sicuro ma non dimenticherò mai questa esperienza e sono felice che mia figlia sia troppo piccola per avere ricordi», racconta Domenico.

«Abbiamo trascorso un'altra notte di terrore perchè la terra continua a tremare. Siamo andati a letto vestiti, pronti a scappare», racconta Sergio, cuoco impiegato in un hotel della zona. «Non penso di tornare prima a Molfetta perchè qui la vita deve andare avanti; penso che mi piacerebbe restare, a stagione conclusa, per dare una mano, anche da volontario».

Già i volontari. Croce Rossa Italiana-Comitato Locale di Molfetta è pronta a partire da ieri come anche il SerMolfetta che avrebbe fornito la disponibilità di sette volontari e due mezzi.

«Non risulta alla Regione Puglia che il Dipartimento della Protezione Civile presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri abbia autorizzato o richiesto raccolte private di beni o medicinali da consegnare alle popolazioni terremotate in questa fase di prima emergenza. Il trasporto di questi beni da migliaia di punti di raccolta diversi verso le zone della calamità avrebbe un costo superiore a quello dei beni stessi e richiederebbe tempi di consegna biblici.
Nè tantomeno la Protezione Civile Nazionale ha invitato o autorizzato singole associazioni o comuni ad organizzare viaggi singoli o autocolonne per consegnare i beni o i medicinali come sopra raccolti. Non partite dunque per nessun motivo per non intasare le strade rimaste percorribili e per non aggravare con presenze non strutturate e non comprese nel dispositivo in atto il gravoso lavoro della Protezione Civile. Chi vuole mettersi a disposizione invii la sua richiesta a soup.puglia@regione.puglia.it dettagliando quali servizi o beni intende mettere a disposizione e attenda di essere chiamato senza prendere iniziative estemporanee non preventivamente autorizzate.
Purtroppo la gravità del sisma è tale che serviranno mesi e forse anni di aiuti e solidarietà alle popolazioni colpite. In questo momento di prima emergenza invece le priorità non contemplano attività del genere di quelle sopra indicate.Avrete tempo nelle prossime settimane di organizzare con la dovuta programmazione tutte le iniziative di solidarietà che desiderate realizzare.
In questo momento serve la donazione di danaro che va inviato ai recapiti indicati dal Governo e la raccolta di sangue che va donato come di consueto senza intasare le Banche del Sangue del vostro territorio. Grazie», ha scritto il Governatore della Regione Puglia Michele Emiliano su Facebook.

Chiunque voglia dare un contributo economico può mandare un sms al numero solidale 45500, attivato dal Dipartimento Nazionale di Protezione Civile.
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