Vita di città
Una giornata-tipo al "Baden Powell": problemi e segnalazioni
Cosa va e cosa non va nel nuovo polmone cittadino
Molfetta - lunedì 10 luglio 2023
10.28
È trascorso poco più di un mese dall'inaugurazione del nuovo parco urbano "Baden Powell" nella zona 167 di Molfetta. Durante questo mese sono pervenute alla redazione diverse segnalazioni inerenti a comportamenti poco consoni alla vita di un luogo pubblico. Il polmone verde è stato anche oggetto del primo sondaggio lanciato da MolfettaViva nelle storie Instagram, insieme agli altri portali d'informazione online del circuito "Viva Network", in cui abbiamo chiesto ai cittadini pregi e difetti di questo spazio.
La redazione ha provato a vivere una giornata-tipo al "Baden Powell", per poter constatare in maniera diretta criticità e aspetti positivi.
Naturalmente si tratta anche, e soprattutto, di una questione culturale. Ci si dovrebbe indirizzare verso un effettivo cambio di rotta, volto a comprendere come uno "spazio pubblico", in quanto tale, appartenga a tutti e non vada visto come terra di nessuno in cui ognuno è libero di fare ciò che vuole, ignorando la presenza di altre persone.
La redazione ha provato a vivere una giornata-tipo al "Baden Powell", per poter constatare in maniera diretta criticità e aspetti positivi.
- Amici a quattro zampe: per quanto sia bello coltivare il proprio rapporto con i cani, è altrettanto importante che questi ultimi, all'interno di uno spazio pubblico così ampio, non restino incontrollati. Il rischio è quello che le aree giochi destinate ai bambini o gli spazi dove si riuniscono le persone, vengano deturpati dalle urine e/o dalle feci dei cani. Chi vorrebbe che i propri bambini giocassero in un luogo sporco e maleodorante? Del resto, all'interno del parco, è stata creata un'apposita area dog park dove gli amici a quattro zampe sono liberi di muoversi e giocare;
- Allarme civiltà: il polmone verde è dotato di bagni di cui gli utenti possono usufruire. Ma purtroppo, nell'arco di un solo mese, si sono già verificati episodi spiacevoli di gente che ha urinato per terra, senza nessun rispetto dello spazio pubblico, di chi lo frequenta e di chi lo vive. Non esiste la scusante del caso isolato. Tanti casi singoli formano un mare di vicende e, soprattutto, di sporcizia;
- Divieto picnic: da regolamento, nel parco urbano è fatto divieto di organizzare pic-nic sul prato. Eppure anche questo sembra non essere stato compreso appieno dai cittadini. Cosa si aspetta a intervenire prima che arrivi ferragosto e ci si organizzi per una grigliata nel "Baden Powell"?
- Giochi per bambini, non per ragazzi: l'area giochi del "Baden Powell" è destinata ai bambini piccoli che, accompagnati dai propri genitori, possono divertirsi in compagnia di altri bimbi. Tutti i giochi sono stati pensati per ospitare un'utenza che rientra nella fascia d'età compresa tra i 2 e i 7-8 anni, non per ragazzini più grandi che finiscono per vandalizzare i giochi stessi, togliendo spazio ai piccoli;
- Sorveglianza: in un parco così grande l'attuale sorveglianza non è abbastanza. Mentre l'area appartenente all'attività presente nel parco è affidata ai gestori stessi, il resto del polmone verde è sotto gli occhi di pochi guardiani che svolgono dei turni, purtroppo con scarsi risultati di riuscire nell'obiettivo del rispetto delle regole. Non sarebbe opportuno attrezzare questo spazio con delle telecamere di sorveglianza che possano intimidire gli incivili?
Naturalmente si tratta anche, e soprattutto, di una questione culturale. Ci si dovrebbe indirizzare verso un effettivo cambio di rotta, volto a comprendere come uno "spazio pubblico", in quanto tale, appartenga a tutti e non vada visto come terra di nessuno in cui ognuno è libero di fare ciò che vuole, ignorando la presenza di altre persone.