Vita di città
Un saggio di Cosmo Tridente sull'incoronazione e proclamazione a Compatrona della Madonna dei Martiri
La nota stampa con cui l'autore presenta "1° luglio 1951 - una data memorabile nella storia di Molfetta"
Molfetta - sabato 10 agosto 2024
Comunicato Stampa
Il molfettese Cosmo Tridente ha pubblicato di recente un saggio dal titolo "1° luglio 1951 - una data memorabile nella storia di Molfetta".
Così l'autore descrive la sua opera.
"A maggio, ricorrendo la festa della Médonne du tremelizze, un gruppo di molfettesi, giovani e meno giovani, mi pregarono di scrivere, a memoria storica, un saggio sulla incoronazione e proclamazione a Compatrona della della nostra cara Madonna dei Martiri, un evento storico sul quale a volte si hanno notizie frammentarie e non complete.
Ho accettato ben volentieri l'incarico, essendo anch'io un suo umile devoto. Pertanto, credo di fare cosa gradita ai molfettesi che alla Madonna dei Martiri le vogliono un bene da morire. Basta guardarla un solo attimo per riuscire ad aprire teneramente il cuore ad un umile e sentita preghiera e alla speranza di tempi migliori come ha scritto il poeta e filosofo libanese Khalil Gibran: "Nulla impedirà al sole di sorgere ancora, nemmeno la notte più buia. Perché oltre la nera cortina della notte c'è un'alba che ci aspetta". Quando le future generazioni vorranno trovare un riferimento alla loro fede, sapranno che i loro padri hanno vissuto momenti di fede ad altissima tensione in quel giorno memorabile e indimenticabile".
Così l'autore descrive la sua opera.
"A maggio, ricorrendo la festa della Médonne du tremelizze, un gruppo di molfettesi, giovani e meno giovani, mi pregarono di scrivere, a memoria storica, un saggio sulla incoronazione e proclamazione a Compatrona della della nostra cara Madonna dei Martiri, un evento storico sul quale a volte si hanno notizie frammentarie e non complete.
Ho accettato ben volentieri l'incarico, essendo anch'io un suo umile devoto. Pertanto, credo di fare cosa gradita ai molfettesi che alla Madonna dei Martiri le vogliono un bene da morire. Basta guardarla un solo attimo per riuscire ad aprire teneramente il cuore ad un umile e sentita preghiera e alla speranza di tempi migliori come ha scritto il poeta e filosofo libanese Khalil Gibran: "Nulla impedirà al sole di sorgere ancora, nemmeno la notte più buia. Perché oltre la nera cortina della notte c'è un'alba che ci aspetta". Quando le future generazioni vorranno trovare un riferimento alla loro fede, sapranno che i loro padri hanno vissuto momenti di fede ad altissima tensione in quel giorno memorabile e indimenticabile".