Cultura, Eventi e Spettacolo
Un pezzo di storia torna alla città: l'ex Casina Cappelluti fruibile con nuovi spazi
Scavi anche nell'ex fondo Azzollini: emergono reperti e resti di capanne
Molfetta - martedì 10 maggio 2016
10.10
Il Museo Civico Archeologico del Pulo ex Casina Cappelluti si apre a nuovi spazi e modalità di fruizione che saranno presentate mercoledì 11 maggio alle ore 11.
Si tratta della realizzazione del progetto degli assessorati ai Lavori Pubblici e alla Cultura approvato dalla Giunta Comunale a fine 2014 denominato " Museo Civico Archeologico del Pulo ex Casina Cappelluti – Il Lazzaretto" finanziato per 873.000 euro attraverso i fondi europei.
L'antica cappella dell'ex Casina Cappelluti è stata trasformata in una attrezzatissima sala conferenze, negli spazi esterni è stato organizzato un percorso didattico e creata una vasca per le simulazioni di scavo archeologico, insieme a un'area per attività culturali e ricreative. Un nuovo sito web (www.museocivicodelpulo.it), filmati e supporti multimediali, nuovi cataloghi scientifici e vario materiale informativo miglioreranno la fruizione degli spazi museali e dei servizi di accoglienza.
Il progetto ha permesso inoltre di attivare una nuova campagna di scavi stratigrafici curati dalla Soprintendenza Archeologia della Puglia nei terreni a sud della dolina del Pulo, sull'ex Fondo Azzollini, il sito del villaggio neolitico, con interessanti esiti sul piano delle conoscenze scientifiche.
Nel corso dello scavo in una sezione dell'area, fortunatamente non compromessa nella stratigrafia dai lavori agricoli, è stata messa in luce, a distanza di oltre cento anni dalle prime campagne di scavo, una parte della trincea scavata da Angelo Mosso, ricca di materiale archeologico (macine, abbondante ceramica impressa, attrezzi litici e di osso), tracce di focolari e sul banco calcarenitico sono state rinvenute due buche da palo di capanne neolitiche.
Parte dello scavo, protetta da una passerella, è stata lasciata a vista e nuovi pannelli didattici ne facilitano la "lettura" e, finalmente, dopo decenni di abbandono o di scarsa visibilità, il sito archeologico dell'antico villaggio neolitico, viene restituito alla fruizione pubblica, completando e contestualizzando la visita al Museo Civico Archeologico del Pulo.
Alla presentazione interverranno il sindaco e l'assessore metropolitano Antonio Decaro e Francesca Pietroforte, il Soprintendente dell'Archeologia della Puglia Luigi La Rocca e il direttore archeologo Francesca Radina, il sindaco di Molfetta Paola Natalicchio, l'assessore alla cultura Betta Mongelli.
Nei prossimi giorni si conosceranno gli esiti del bando di gara con il quale sarà assegnato il servizio di visite guidate al Museo e all'area archeologica.
A completare il circuito del Neolitico di Molfetta manca solo l'acquisizione alla gestione comunale della dolina del Pulo chiusa da oltre due anni, per la quale l'Amministrazione Natalicchio ha ufficialmente dichiarato la propria disponibilità alla Città Metropolitana, proprietaria del sito.
Si tratta della realizzazione del progetto degli assessorati ai Lavori Pubblici e alla Cultura approvato dalla Giunta Comunale a fine 2014 denominato " Museo Civico Archeologico del Pulo ex Casina Cappelluti – Il Lazzaretto" finanziato per 873.000 euro attraverso i fondi europei.
L'antica cappella dell'ex Casina Cappelluti è stata trasformata in una attrezzatissima sala conferenze, negli spazi esterni è stato organizzato un percorso didattico e creata una vasca per le simulazioni di scavo archeologico, insieme a un'area per attività culturali e ricreative. Un nuovo sito web (www.museocivicodelpulo.it), filmati e supporti multimediali, nuovi cataloghi scientifici e vario materiale informativo miglioreranno la fruizione degli spazi museali e dei servizi di accoglienza.
Il progetto ha permesso inoltre di attivare una nuova campagna di scavi stratigrafici curati dalla Soprintendenza Archeologia della Puglia nei terreni a sud della dolina del Pulo, sull'ex Fondo Azzollini, il sito del villaggio neolitico, con interessanti esiti sul piano delle conoscenze scientifiche.
Nel corso dello scavo in una sezione dell'area, fortunatamente non compromessa nella stratigrafia dai lavori agricoli, è stata messa in luce, a distanza di oltre cento anni dalle prime campagne di scavo, una parte della trincea scavata da Angelo Mosso, ricca di materiale archeologico (macine, abbondante ceramica impressa, attrezzi litici e di osso), tracce di focolari e sul banco calcarenitico sono state rinvenute due buche da palo di capanne neolitiche.
Parte dello scavo, protetta da una passerella, è stata lasciata a vista e nuovi pannelli didattici ne facilitano la "lettura" e, finalmente, dopo decenni di abbandono o di scarsa visibilità, il sito archeologico dell'antico villaggio neolitico, viene restituito alla fruizione pubblica, completando e contestualizzando la visita al Museo Civico Archeologico del Pulo.
Alla presentazione interverranno il sindaco e l'assessore metropolitano Antonio Decaro e Francesca Pietroforte, il Soprintendente dell'Archeologia della Puglia Luigi La Rocca e il direttore archeologo Francesca Radina, il sindaco di Molfetta Paola Natalicchio, l'assessore alla cultura Betta Mongelli.
Nei prossimi giorni si conosceranno gli esiti del bando di gara con il quale sarà assegnato il servizio di visite guidate al Museo e all'area archeologica.
A completare il circuito del Neolitico di Molfetta manca solo l'acquisizione alla gestione comunale della dolina del Pulo chiusa da oltre due anni, per la quale l'Amministrazione Natalicchio ha ufficialmente dichiarato la propria disponibilità alla Città Metropolitana, proprietaria del sito.