Cultura, Eventi e Spettacolo
Un nuovo film per la Draka
Riprese su Molfetta e Giovinazzo
Molfetta - venerdì 11 settembre 2015
Si chiama "La Sindrome di Antonio" il nuovo film della Draka Prodution di Giovinazzo con la regia del bravissimo Claudio Rossi Massimi. Ancora quindi una prestigiosa iniziativa per Corrado Azzollini, intraprendente produttore nel campo cinematografico e musicale. Le riprese sono partite a Roma, ma dal 15 settembre si sposteranno in Puglia e precisamente proprio a Molfetta e Giovinazzo dove il cast farà tappa per circa dieci giorni. La produzione poi si sposterà per girare le altre scene del film ad Atene in Grecia dove avrà come sfondo anche i fantastici templi.
Il film è frutto di una collaborazione, quindi si tratta di una coproduzione, tra la Imago film rappresentata da Lucia Macale, Draka Production rappresentata dal molfettese-giovinazzese Azzollini e la Tauron di Paolo Zanotti. Nel cast figurano attori come: Giorgio Albertazzi, Remo Girone, Antonio Catania, Mingo, Chiara Genzini... e tanti altri. Ancora una volta quindi nomi di prestigio che hanno fatto la storia del cinema, ma anche giovani e promettenti promesse.
"La sindrome di Antonio" è un lungometraggio di circa cento minuti, di genere drammatico e racconta la storia di un viaggio in senso fisico e metaforico perché il protagonista è alla ricerca di se stesso. E' ambientato negli anni sessanta e narra le vicende di Antonio, ex sessantottino che, con la cinquecento della mamma si reca in Grecia, patria della cultura e conoscenza. Qui incontrerà Maria e l'amore vivendo con lei esperienze indimenticabili, ma nello stesso tempo farà incontri che segneranno la sua vita, perché i protagonisti non sono quello che sembrano. Ognuno di loro nasconde un segreto o si rivelerà diverso. Sullo sfondo, il sogno della rivoluzione, la liberazione dei costumi e la Grecia dei colonnelli. Un film generazionale ma non solo, in cui vengono affrontati i malesseri esistenziali dell'animo umano, quelli che non hanno epoca, immutabili nelle varie generazioni e che scaturiscono solo dai disagi interiori di ogni uomo che decida di misurarsi col mondo. I dubbi sull'uomo e sulla vita sono i veri protagonisti, raccontati con toni lievi, solari e spesso ironici. E poi l'amore, per un sottofondo romantico, tenero ed intenso che accompagna tutto il film.
Il film è frutto di una collaborazione, quindi si tratta di una coproduzione, tra la Imago film rappresentata da Lucia Macale, Draka Production rappresentata dal molfettese-giovinazzese Azzollini e la Tauron di Paolo Zanotti. Nel cast figurano attori come: Giorgio Albertazzi, Remo Girone, Antonio Catania, Mingo, Chiara Genzini... e tanti altri. Ancora una volta quindi nomi di prestigio che hanno fatto la storia del cinema, ma anche giovani e promettenti promesse.
"La sindrome di Antonio" è un lungometraggio di circa cento minuti, di genere drammatico e racconta la storia di un viaggio in senso fisico e metaforico perché il protagonista è alla ricerca di se stesso. E' ambientato negli anni sessanta e narra le vicende di Antonio, ex sessantottino che, con la cinquecento della mamma si reca in Grecia, patria della cultura e conoscenza. Qui incontrerà Maria e l'amore vivendo con lei esperienze indimenticabili, ma nello stesso tempo farà incontri che segneranno la sua vita, perché i protagonisti non sono quello che sembrano. Ognuno di loro nasconde un segreto o si rivelerà diverso. Sullo sfondo, il sogno della rivoluzione, la liberazione dei costumi e la Grecia dei colonnelli. Un film generazionale ma non solo, in cui vengono affrontati i malesseri esistenziali dell'animo umano, quelli che non hanno epoca, immutabili nelle varie generazioni e che scaturiscono solo dai disagi interiori di ogni uomo che decida di misurarsi col mondo. I dubbi sull'uomo e sulla vita sono i veri protagonisti, raccontati con toni lievi, solari e spesso ironici. E poi l'amore, per un sottofondo romantico, tenero ed intenso che accompagna tutto il film.