Cronaca
Un movente passionale la causa dell’esplosione?
Gli investigatori privilegiano una pista che punta dritto su questioni di cuore
Molfetta - martedì 3 giugno 2014
08.35
Un motivo passionale, una relazione complicata, alla base dell'esplosione che, poco prima delle 23.30, di ieri 2 giugno, ha scosso la città. La conferma arriva da ambienti vicini agli investigatori.
Qualcuno ha sistemato un ordigno rudimentale, un grosso petardo, alla "maniglia" del portone di ingresso dell'abitazione di un sorvegliato speciale, in Vico III Madonna dei Martiri, per "avvertirlo", secondo gli investigatori per fargli cambiare idea su questioni attinenti la sua sfera personale. E se così fosse allora ci sarebbe davvero poco da stare sereni perché significherebbe che, a Molfetta, le questioni di cuore si risolvono con la violenza e le intimidazioni.
Per fortuna l'esplosione non ha causato feriti. Si registrano danni solo all'immobile. Sulla vicenda indagano i carabinieri che, per tuta la notte, hanno effettuato perquisizioni Sulle prime si pensava si trattasse dell'esplosione di una bombola di gas e si era temuto per la presenza di eventuali feriti.
Qualcuno ha sistemato un ordigno rudimentale, un grosso petardo, alla "maniglia" del portone di ingresso dell'abitazione di un sorvegliato speciale, in Vico III Madonna dei Martiri, per "avvertirlo", secondo gli investigatori per fargli cambiare idea su questioni attinenti la sua sfera personale. E se così fosse allora ci sarebbe davvero poco da stare sereni perché significherebbe che, a Molfetta, le questioni di cuore si risolvono con la violenza e le intimidazioni.
Per fortuna l'esplosione non ha causato feriti. Si registrano danni solo all'immobile. Sulla vicenda indagano i carabinieri che, per tuta la notte, hanno effettuato perquisizioni Sulle prime si pensava si trattasse dell'esplosione di una bombola di gas e si era temuto per la presenza di eventuali feriti.