Cultura, Eventi e Spettacolo
Un artista che ha reso grande Molfetta: 320 anni fa nasceva Corrado Giaquinto
Il pittore ha avuto grande successo nel Settecento anche all'estero
Molfetta - mercoledì 8 febbraio 2023
16.16
Esattamente 320 anni fa, l'8 febbraio 1703, nasceva a Molfetta Corrado Giaquinto, noto pittore del Settecento che ha lasciato tante opere nelle collezioni di numerosi musei nel mondo.
Personalissimo interprete ed esponente di primo piano delle varie correnti di gusto che si intrecciano tra Napoli, Roma, Torino. Avviato inizialmente alla carriera ecclesiastica, si distinse per il suo talento artistico cosicché venne affidato al pittore Saverio Porta.
In seguito si trasferì a Napoli al seguito di Monsignor De Luca, suo mecenate. Prestigiose le committenze a Torino e Roma, dove realizzò, tra l'altro, la volta della Cappella Ruffo nella Basilica di S. Lorenzo in Damaso, la volta e il coro di S. Giovanni Calibita sull'isola Tiberina ed il grande programma decorativo di S. Croce in Gerusalemme. Corrado Giaquinto ebbe l'incarico di primo pittore di corte a Madrid dal re di Spagna, Ferdinando VI, e poi direttore dell'Accademia di S. Ferdinando; alle sue soluzioni guardò anche F. Goya. Lavorò per i castelli reali di Aranjuez e del Buen Retiro presso Madrid e per l'Escorial.
Molte sue opere si trovano nel museo del Prado, a Madrid. A Molfetta è possibile ammirare le tele raffiguranti la Madonna del Rosario (1739), nella chiesa San Domenico, la Madonna del Carmine con l'Arcangelo Raffaele e Tobia (1740) nella chiesa Santo Stefano, e l'Assunta (1753) custodita in Cattedrale. Numerosi disegni preparatori, tele e bozzetti sono presenti in collezioni private. Molto interessante la collezione Piepoli-Spadavecchia, custodita presso il Museo Diocesano.
Morì a Napoli nel 1766 ma le sue opere continuano ad avere successo a livello mondiale.
Personalissimo interprete ed esponente di primo piano delle varie correnti di gusto che si intrecciano tra Napoli, Roma, Torino. Avviato inizialmente alla carriera ecclesiastica, si distinse per il suo talento artistico cosicché venne affidato al pittore Saverio Porta.
In seguito si trasferì a Napoli al seguito di Monsignor De Luca, suo mecenate. Prestigiose le committenze a Torino e Roma, dove realizzò, tra l'altro, la volta della Cappella Ruffo nella Basilica di S. Lorenzo in Damaso, la volta e il coro di S. Giovanni Calibita sull'isola Tiberina ed il grande programma decorativo di S. Croce in Gerusalemme. Corrado Giaquinto ebbe l'incarico di primo pittore di corte a Madrid dal re di Spagna, Ferdinando VI, e poi direttore dell'Accademia di S. Ferdinando; alle sue soluzioni guardò anche F. Goya. Lavorò per i castelli reali di Aranjuez e del Buen Retiro presso Madrid e per l'Escorial.
Molte sue opere si trovano nel museo del Prado, a Madrid. A Molfetta è possibile ammirare le tele raffiguranti la Madonna del Rosario (1739), nella chiesa San Domenico, la Madonna del Carmine con l'Arcangelo Raffaele e Tobia (1740) nella chiesa Santo Stefano, e l'Assunta (1753) custodita in Cattedrale. Numerosi disegni preparatori, tele e bozzetti sono presenti in collezioni private. Molto interessante la collezione Piepoli-Spadavecchia, custodita presso il Museo Diocesano.
Morì a Napoli nel 1766 ma le sue opere continuano ad avere successo a livello mondiale.