Politica
Ufficiale: Saverio Tammacco candidato con Raffaele Fitto alle elezioni regionali
Le parole dell'amministratore che garantisce anche sulla tenuta della maggioranza
Molfetta - mercoledì 29 luglio 2020
11.05
"Riannodare i rapporti con le istituzioni creando un filo diretto che simbolicamente dal Municipio di Molfetta porti al Consiglio della Regione Puglia. Venticinque chilometri che anziché essere di distanza diventino volano di nuove prospettive, programma concreti e aderenti alla realtà".
E' con queste parole che Saverio Tammacco ufficializza la propria candidatura nel Consiglio della Regione Puglia in "La Puglia domani" e con Raffaele Fitto presidente.
E' lo stesso amministratore molfettese a spiegarne le ragioni.
"Servono amministratori esperti, radicati nel territorio e che per il territorio hanno sempre operato con capacità risolutive e, soprattutto, corali. Senza pensare esclusivamente all'io, come ormai è moda. Quanto accaduto nelle ultime settimane ci ha insegnato che protagonisti "stonati" volevano solo essere predatori ammantati da falso perbenismo politico. La mia scelta ha il solo obiettivo di servire un territorio e non essere, nuovamente, la nostra città, terra di conquista".
Laureato in Economia e Commercio, dal 2000 attivamente impegnato nell'amministrazione della "cosa pubblica" anche come consigliere comunale e provinciale, coordinatore del gruppo civico Nuove Officine di Molfetta che dal 2017 sostiene l'amministrazione comunale molfettese. Saverio Tammacco vuole essere la risposta concreta all'improvvisazione con cui ormai molti ritengono di poter amministrare il territorio.
"Bisogna bandire l'idea imperante degli ultimi anni, quella dell'uno vale uno tanto tutti possono amministrare, perchè sta dimostrando nei fatti nazionali che non è attuabile. Anziché portare benefici crea squilibri e confusione. La stessa cosa vale per gli slogan: saranno anche belli da sentire, ma l'amministrazione di un territorio è cosa fin troppo più seria ed articolata e che richiede studio, impegno, dedizione e, soprattutto, capacità di sintesi in un percorso articolato di visone strategica", spiega Saverio Tammacco.
Lucido e diretto anche sull'analisi del significato di amministrazione: "conoscenza, applicazione, ascolto, presenza, risposte e soluzioni tanto immediate quanto ben ponderate. Comprensione delle esigenze di ogni categoria, gioco di squadra e risposte in termini di lavoro e capace di generare sviluppo ed occupazione".
Come si ottiene tutto questo, soprattutto nell'area metropolitana di Bari?
"Nel 2020 occorre dare slancio all'innovazione. Cosa significa? Mantenere alto il senso di identità delle nostre città, della nostra economia agricola e marinara, ad esempio, ma mettere questi comparti nella condizione di essere all'avanguardia nel rispetto dell'ambiente e delle risorse, in una prospettiva nuova che aumenti anche le figure specializzate necessarie e dunque faccia aumentare la richiesta di lavoro riportando così i nostri giovani più brillanti a casa. Invece, se penso al commercio e all'industria, penso a realtà che spiccano per la lungimiranza dei nostri imprenditori, per la loro intelligenza nel saper cogliere le occasioni offerte dal mercato: per loro l'amministratore deve pensare ad agevolazioni procedurali attraverso prima di tutto infrastrutture ma anche attrezzature, fondi, formazione. Sono tutti elementi imprescindibili per concorrere non solo con il resto d'Italia ma con l'Europa intera e il mondo, sfruttando il brand Puglia".
La programmazione amministrativa che fa di Saverio Tammacco il punto di incontro tra le municipalità locali e l'istituzione regionale ha come esempio migliore quanto accaduto nella città di Molfetta.
"E' sufficiente girare la città. Imprese al lavoro grazie ai tanti progetti dell'amministrazione comunale in grado di dare risposte concrete alle esigenze del commercio, subito dopo il lockdown, attraverso iniziative innovative e specifiche che sono state apripista anche per altre municipalità. Le riqualificazioni delle piazze rinsaldano il senso di essere comunità. La realizzazione delle piste ciclabili è il segno di una amministrazione che pensa anche alla mobilità sostenibile, a stili di vita corretti e al benessere dei propri cittadini mentre la riqualificazione di Torrione Passari oppure i lavori che presto partiranno in zona Torre Calderina e Spiaggia Maddalena denotano il rispetto del passato, la sua conservazione ma non fine a se stessa bensì come ulteriore volano per il turismo, quindi per lo sviluppo sinergico di un intero territorio e della sua comunità".
Tammacco alla città di Molfetta garantisce equilibrio e solidità amministrativa:
"Come classe amministrativa di Molfetta per almeno altri due anni e, mi auguro, anche per i successivi cinque, noi abbiamo l'obbligo di comportarci prima di tutto con senso di responsabilità. Grande senso di responsabilità. Nessuna amministrazione a Molfetta è in bilico, lo dico in maniera chiara e precisa, anche in veste di coordinatore del gruppo NOI. Nel 2017 abbiamo fatto una scelta precisa: fare squadra attorno a un uomo misurato ed equilibrato come Tommaso Minervini, capace, da amministratore, di cogliere da ognuno di noi il meglio. I benefici per la città sono sotto gli occhi di tutti: abbiamo scritto già una pagina importante e significativa del presente, senza fronzoli e clamore mediatico. A noi piace lavorare in maniera costante ma silente, lontano dai riflettori però sicuramente vicino alla gente".
Il perno focale resta il rapporto con Michele Emiliano dopo l'ufficialità della candidatura con Raffaele Fitto.
"Continuare così con Michele Emiliano sarebbe difficile, lo dico con franchezza. Con altrettanta franchezza dico che non c'è stata alcuna rottura a livello istituzionale. I ruoli occorre tenerli ben distinti. Anche questo è segno di una linea comportamentale e, richiede, sempre il rispetto, in primis, delle istituzioni che occorre preservare dalle inevitabili bagarre elettorali".
Come si percorrono questi venticinque chilometri verso il Consiglio Regionale?
"Sicuramente non con il voto fine a se stesso. A me non interessa questo. La mia candidatura è la sfida di una comunità intera che si riconosce in un progetto chiaro: avere di nuovo un legame tra il territorio, nelle sue svariate forme, e l'amministrazione pubblica ovvero il Consiglio Regionale che manca da anni come da anni mancavano rappresentanti nel Consiglio della Città Metropolitana che siamo riusciti a far rieleggere, declinando così i riferimenti amministrativi nelle loro diverse gerarchie senza operare a compartimenti stagni ma integrando e mettendo in rete quanto di meglio c'è e che la "cosa pubblica" deve tutelare e rendere più forte e migliore".
E' con queste parole che Saverio Tammacco ufficializza la propria candidatura nel Consiglio della Regione Puglia in "La Puglia domani" e con Raffaele Fitto presidente.
E' lo stesso amministratore molfettese a spiegarne le ragioni.
"Servono amministratori esperti, radicati nel territorio e che per il territorio hanno sempre operato con capacità risolutive e, soprattutto, corali. Senza pensare esclusivamente all'io, come ormai è moda. Quanto accaduto nelle ultime settimane ci ha insegnato che protagonisti "stonati" volevano solo essere predatori ammantati da falso perbenismo politico. La mia scelta ha il solo obiettivo di servire un territorio e non essere, nuovamente, la nostra città, terra di conquista".
Laureato in Economia e Commercio, dal 2000 attivamente impegnato nell'amministrazione della "cosa pubblica" anche come consigliere comunale e provinciale, coordinatore del gruppo civico Nuove Officine di Molfetta che dal 2017 sostiene l'amministrazione comunale molfettese. Saverio Tammacco vuole essere la risposta concreta all'improvvisazione con cui ormai molti ritengono di poter amministrare il territorio.
"Bisogna bandire l'idea imperante degli ultimi anni, quella dell'uno vale uno tanto tutti possono amministrare, perchè sta dimostrando nei fatti nazionali che non è attuabile. Anziché portare benefici crea squilibri e confusione. La stessa cosa vale per gli slogan: saranno anche belli da sentire, ma l'amministrazione di un territorio è cosa fin troppo più seria ed articolata e che richiede studio, impegno, dedizione e, soprattutto, capacità di sintesi in un percorso articolato di visone strategica", spiega Saverio Tammacco.
Lucido e diretto anche sull'analisi del significato di amministrazione: "conoscenza, applicazione, ascolto, presenza, risposte e soluzioni tanto immediate quanto ben ponderate. Comprensione delle esigenze di ogni categoria, gioco di squadra e risposte in termini di lavoro e capace di generare sviluppo ed occupazione".
Come si ottiene tutto questo, soprattutto nell'area metropolitana di Bari?
"Nel 2020 occorre dare slancio all'innovazione. Cosa significa? Mantenere alto il senso di identità delle nostre città, della nostra economia agricola e marinara, ad esempio, ma mettere questi comparti nella condizione di essere all'avanguardia nel rispetto dell'ambiente e delle risorse, in una prospettiva nuova che aumenti anche le figure specializzate necessarie e dunque faccia aumentare la richiesta di lavoro riportando così i nostri giovani più brillanti a casa. Invece, se penso al commercio e all'industria, penso a realtà che spiccano per la lungimiranza dei nostri imprenditori, per la loro intelligenza nel saper cogliere le occasioni offerte dal mercato: per loro l'amministratore deve pensare ad agevolazioni procedurali attraverso prima di tutto infrastrutture ma anche attrezzature, fondi, formazione. Sono tutti elementi imprescindibili per concorrere non solo con il resto d'Italia ma con l'Europa intera e il mondo, sfruttando il brand Puglia".
La programmazione amministrativa che fa di Saverio Tammacco il punto di incontro tra le municipalità locali e l'istituzione regionale ha come esempio migliore quanto accaduto nella città di Molfetta.
"E' sufficiente girare la città. Imprese al lavoro grazie ai tanti progetti dell'amministrazione comunale in grado di dare risposte concrete alle esigenze del commercio, subito dopo il lockdown, attraverso iniziative innovative e specifiche che sono state apripista anche per altre municipalità. Le riqualificazioni delle piazze rinsaldano il senso di essere comunità. La realizzazione delle piste ciclabili è il segno di una amministrazione che pensa anche alla mobilità sostenibile, a stili di vita corretti e al benessere dei propri cittadini mentre la riqualificazione di Torrione Passari oppure i lavori che presto partiranno in zona Torre Calderina e Spiaggia Maddalena denotano il rispetto del passato, la sua conservazione ma non fine a se stessa bensì come ulteriore volano per il turismo, quindi per lo sviluppo sinergico di un intero territorio e della sua comunità".
Tammacco alla città di Molfetta garantisce equilibrio e solidità amministrativa:
"Come classe amministrativa di Molfetta per almeno altri due anni e, mi auguro, anche per i successivi cinque, noi abbiamo l'obbligo di comportarci prima di tutto con senso di responsabilità. Grande senso di responsabilità. Nessuna amministrazione a Molfetta è in bilico, lo dico in maniera chiara e precisa, anche in veste di coordinatore del gruppo NOI. Nel 2017 abbiamo fatto una scelta precisa: fare squadra attorno a un uomo misurato ed equilibrato come Tommaso Minervini, capace, da amministratore, di cogliere da ognuno di noi il meglio. I benefici per la città sono sotto gli occhi di tutti: abbiamo scritto già una pagina importante e significativa del presente, senza fronzoli e clamore mediatico. A noi piace lavorare in maniera costante ma silente, lontano dai riflettori però sicuramente vicino alla gente".
Il perno focale resta il rapporto con Michele Emiliano dopo l'ufficialità della candidatura con Raffaele Fitto.
"Continuare così con Michele Emiliano sarebbe difficile, lo dico con franchezza. Con altrettanta franchezza dico che non c'è stata alcuna rottura a livello istituzionale. I ruoli occorre tenerli ben distinti. Anche questo è segno di una linea comportamentale e, richiede, sempre il rispetto, in primis, delle istituzioni che occorre preservare dalle inevitabili bagarre elettorali".
Come si percorrono questi venticinque chilometri verso il Consiglio Regionale?
"Sicuramente non con il voto fine a se stesso. A me non interessa questo. La mia candidatura è la sfida di una comunità intera che si riconosce in un progetto chiaro: avere di nuovo un legame tra il territorio, nelle sue svariate forme, e l'amministrazione pubblica ovvero il Consiglio Regionale che manca da anni come da anni mancavano rappresentanti nel Consiglio della Città Metropolitana che siamo riusciti a far rieleggere, declinando così i riferimenti amministrativi nelle loro diverse gerarchie senza operare a compartimenti stagni ma integrando e mettendo in rete quanto di meglio c'è e che la "cosa pubblica" deve tutelare e rendere più forte e migliore".