Cronaca
Ufficiale: il "Mons.Bello" sarà ospedale di base
Approvato il piano di riordino:salve urologia, cardiologia e pediatria
Molfetta - lunedì 29 febbraio 2016
21.55
Il "Mons.Bello" sarà ospedale di base. Adesso è ufficiale. Il piano di riordino regionale è stato da pochi minuti approvato dalla Giunta regionale.
Il nosocomio dovrebbe conservare la configurazione prevista dal ministero (anestesia, pronto soccorso, medicina, chirurgia, ortopedia) a cui dovrebbero essere aggiunte le ulteriori discipline che storicamente presidiano il fabbisogno epidemiologico locale.
Il piano, varato dal Governo Emiliano, prevede altri undici ospedali di base, come quelli di Bisceglie e Corato, cinque ospedali di secondo livello nei capoluoghi di provincia e undici ospedali di primo livello, come quello di Andria, cui si aggiungono gli ospedali privati e classificati dotati di pronto soccorso. Invece, per esempio, il Sarcone di Terlizzi sarà destinato a una innovativa vocazione territoriale, riabilitativa, di supporto in post acuzie. La rete di assistenza ospedaliera si arricchirà, inoltre, di quattro nuovi ospedali, la cui costruzione consentirà l'ulteriore e successivo accorpamento degli stabilimenti.
"Non ci sono strutture che chiudono, ma ci sono strutture che vengono riconvertite", ha dichiarato Michele Emiliano.
Il provvedimento che verrà inviato a Roma per la successiva valutazione.
Il nosocomio dovrebbe conservare la configurazione prevista dal ministero (anestesia, pronto soccorso, medicina, chirurgia, ortopedia) a cui dovrebbero essere aggiunte le ulteriori discipline che storicamente presidiano il fabbisogno epidemiologico locale.
Il piano, varato dal Governo Emiliano, prevede altri undici ospedali di base, come quelli di Bisceglie e Corato, cinque ospedali di secondo livello nei capoluoghi di provincia e undici ospedali di primo livello, come quello di Andria, cui si aggiungono gli ospedali privati e classificati dotati di pronto soccorso. Invece, per esempio, il Sarcone di Terlizzi sarà destinato a una innovativa vocazione territoriale, riabilitativa, di supporto in post acuzie. La rete di assistenza ospedaliera si arricchirà, inoltre, di quattro nuovi ospedali, la cui costruzione consentirà l'ulteriore e successivo accorpamento degli stabilimenti.
"Non ci sono strutture che chiudono, ma ci sono strutture che vengono riconvertite", ha dichiarato Michele Emiliano.
Il provvedimento che verrà inviato a Roma per la successiva valutazione.