Tutto pronto, che la festa del Giro d'Italia abbia inizio!
Impossibile contenere l'entusiasmo per un evento per tutti che Molfetta ha tanto atteso
Molfetta - sabato 13 maggio 2017
E venne il giorno. Era il titolo di un film alquanto catastrofico che non so in quanti ricorderanno. Per Molfetta il giorno atteso è giunto, è oggi. Nulla di spiacevole, anzi. Oggi si apre una grande festa per la città, l'apoteosi di un percorso di appuntamenti, impegno, eventi, e anche qualche critica gratuita.
È il giorno del Giro d'Italia, dell'ottava tappa, di quei 189 Km misti, contraddistinti dai primi 100 piani, costeggiando il mare a sinistra fino a superare Manfredonia e iniziare la salita a Monte San'Angelo, preludio finale di un percorso fatto di strappi, salite, tornanti fino alla meta finale Peschici.
È il giorno della nostra tappa. Sì, perché è impossibile non tradire una nota di orgoglio quando si parla della maratona ciclistica che parte da Molfetta; è impossibile non essere presi da un inspiegabile e inatteso entusiasmo anche in chi generalmente non segue il Giro, o in chi le ruote – che siano due o quattro – le usa solo se motorizzate.
Se la bicicletta è il mezzo di trasporto più democratico che ci sia – proprie gambe a parte – allora anche l'entusiasmo da Giro d'Italia lo è: contagia tutti in maniera trasversale e senza distinzioni.
Per questo sono sicura che oggi sarà una festa per tutti. Sarà una gioia per gli appassionati di motori vedere le "ammiraglie" lucenti delle migliori case automobilistiche sfrecciare alla partenza e i bus delle squadre che nascondono nella pancia una postazione di riscaldamento. Sarà una gioia per gli appassionati di fitness e sport ammirare dei professionisti all'opera, prepararsi e concentrarsi per affrontare davanti a sé chilometri su chilometri pedalando.
Sarà una festa per i "selfie addicted" – detto in parole povere i maniaci dal selfie facile – che andranno a caccia di visi noti, di personaggi che sembrano avere una parvenza di popolarità per poi finire a scattarsi foto anche con i ragazzi addetti ad allungare le borracce durante il tragitto.
E ci sarà anche la speranza di una lontana gioia per tutte le fan scatenate innamorate del "dottor Stranamore" che cercheranno come furie in ogni dove uomini con la maglia rosa e magari al posto di Patrick Dempsey troveranno solo il "povero" lussemburghese Bob Jungel che anche da Molfetta partirà indossando l'ambita maglia rosa.
Ed ancora ci sarà la gioia del tifo, la caccia agli autografi e al gadget ufficiale, una torta per tutti da tagliare insieme e da mangiare per due con "la scusa del bambino che sta a casa"; e poi quella innata e inspiegabile voglia di protagonismo di "uscire in televisione", piazzandosi dietro il cronista di turno per chiamare al telefono l'amico e salutarlo nella telecamera.
Ad esultare, però, saranno soprattutto quelli che la bicicletta l'hanno nel sangue, quelli che anche con il freddo e il vento contro continuano a pedalare; quelli che hanno ancora chiuso nel cassetto il sogno di diventare un ciclista, di scalare le vette più alte e poi volare sul traguardo alzando le mani al cielo.
Ecco, praticamente ce n'è per tutti.
È il giorno del Giro d'Italia, dell'ottava tappa, di quei 189 Km misti, contraddistinti dai primi 100 piani, costeggiando il mare a sinistra fino a superare Manfredonia e iniziare la salita a Monte San'Angelo, preludio finale di un percorso fatto di strappi, salite, tornanti fino alla meta finale Peschici.
È il giorno della nostra tappa. Sì, perché è impossibile non tradire una nota di orgoglio quando si parla della maratona ciclistica che parte da Molfetta; è impossibile non essere presi da un inspiegabile e inatteso entusiasmo anche in chi generalmente non segue il Giro, o in chi le ruote – che siano due o quattro – le usa solo se motorizzate.
Se la bicicletta è il mezzo di trasporto più democratico che ci sia – proprie gambe a parte – allora anche l'entusiasmo da Giro d'Italia lo è: contagia tutti in maniera trasversale e senza distinzioni.
Per questo sono sicura che oggi sarà una festa per tutti. Sarà una gioia per gli appassionati di motori vedere le "ammiraglie" lucenti delle migliori case automobilistiche sfrecciare alla partenza e i bus delle squadre che nascondono nella pancia una postazione di riscaldamento. Sarà una gioia per gli appassionati di fitness e sport ammirare dei professionisti all'opera, prepararsi e concentrarsi per affrontare davanti a sé chilometri su chilometri pedalando.
Sarà una festa per i "selfie addicted" – detto in parole povere i maniaci dal selfie facile – che andranno a caccia di visi noti, di personaggi che sembrano avere una parvenza di popolarità per poi finire a scattarsi foto anche con i ragazzi addetti ad allungare le borracce durante il tragitto.
E ci sarà anche la speranza di una lontana gioia per tutte le fan scatenate innamorate del "dottor Stranamore" che cercheranno come furie in ogni dove uomini con la maglia rosa e magari al posto di Patrick Dempsey troveranno solo il "povero" lussemburghese Bob Jungel che anche da Molfetta partirà indossando l'ambita maglia rosa.
Ed ancora ci sarà la gioia del tifo, la caccia agli autografi e al gadget ufficiale, una torta per tutti da tagliare insieme e da mangiare per due con "la scusa del bambino che sta a casa"; e poi quella innata e inspiegabile voglia di protagonismo di "uscire in televisione", piazzandosi dietro il cronista di turno per chiamare al telefono l'amico e salutarlo nella telecamera.
Ad esultare, però, saranno soprattutto quelli che la bicicletta l'hanno nel sangue, quelli che anche con il freddo e il vento contro continuano a pedalare; quelli che hanno ancora chiuso nel cassetto il sogno di diventare un ciclista, di scalare le vette più alte e poi volare sul traguardo alzando le mani al cielo.
Ecco, praticamente ce n'è per tutti.