Cronaca
"Tutto incluso 2", Masellis: «Confisca non definitiva, faremo ricorso in Appello»
Parla il legale del molfettese Racanati a cui il Tribunale di Bari ha confiscato beni di circa 3 milioni di euro
Molfetta - venerdì 11 settembre 2020
14.02
La difesa di Sergio Racanati, a cui i militari della locale Tenenza hanno eseguito la confisca di beni per circa 3 milioni di euro, presenterà ricorso in Appello contro il provvedimento del Tribunale di Bari nell'ambito dell'operazione "Tutto incluso 2" derivante da un'indagine condotta dalla Guardia di Finanza di Molfetta.
Ad annunciarlo è l'avvocato Maurizio Masellis, difensore del 43enne, il quale, dinanzi ai nostri taccuini, ha voluto «effettuare talune precisazioni in relazione alla notizia diffusa dalla vostra testata circa la confisca dei beni (un agriturismo, le quote di partecipazione allo stesso, beni e disponibilità finanziarie, costituite da titoli, polizze assicurative, conti correnti e denaro contante, nda), operata in danno di Sergio Racanati ad opera della Guardia di Finanza di Molfetta».
«Preciso come la sentenza che ordina la confisca dei beni immobili ritenuti di proprietà del mio assistito e/o comunque ritenuti nella disponibilità dello stesso, tra cui le quote di partecipazione al capitale di un agriturismo, non è una sentenza definitiva», spiega il penalista che annuncia un'imminente mossa difensiva: «A tal proposito, infatti, posso dichiarare come la stessa sarà appellata dalla difesa per fare rivedere ai giudici il provvedimento emesso dal Tribunale di Bari».
«Pertanto si resta in attesa dell'esito del procedimento di secondo grado, che si svolgerà innanzi alla Corte d'Appello di Bari, e di conseguenza - termina Masellis - la confisca disposta dal Tribunale di Bari sui beni di Sergio Racanati e/o nella disponibilità dello stesso non potrà ritenersi una sentenza definitiva».
Ad annunciarlo è l'avvocato Maurizio Masellis, difensore del 43enne, il quale, dinanzi ai nostri taccuini, ha voluto «effettuare talune precisazioni in relazione alla notizia diffusa dalla vostra testata circa la confisca dei beni (un agriturismo, le quote di partecipazione allo stesso, beni e disponibilità finanziarie, costituite da titoli, polizze assicurative, conti correnti e denaro contante, nda), operata in danno di Sergio Racanati ad opera della Guardia di Finanza di Molfetta».
«Preciso come la sentenza che ordina la confisca dei beni immobili ritenuti di proprietà del mio assistito e/o comunque ritenuti nella disponibilità dello stesso, tra cui le quote di partecipazione al capitale di un agriturismo, non è una sentenza definitiva», spiega il penalista che annuncia un'imminente mossa difensiva: «A tal proposito, infatti, posso dichiarare come la stessa sarà appellata dalla difesa per fare rivedere ai giudici il provvedimento emesso dal Tribunale di Bari».
«Pertanto si resta in attesa dell'esito del procedimento di secondo grado, che si svolgerà innanzi alla Corte d'Appello di Bari, e di conseguenza - termina Masellis - la confisca disposta dal Tribunale di Bari sui beni di Sergio Racanati e/o nella disponibilità dello stesso non potrà ritenersi una sentenza definitiva».