Politica
Tutte le donne del Senatore
L'area di Azzollini potrebbe virare sul gentil sesso
Molfetta - martedì 14 marzo 2017
7.52
Chiariamo sin da subito: il titolo non è assolutamente riferito alla vita privata di nessuno, non essendoci mai occupati noi di gossip.
Bensì riprende il titolo di un famoso film dell'ormai lontano 1976 "Tutti gli uomini del presidente", diretto da Alan J. Pakula e che mette su pellicola il famoso "scandalo Watergate" che portò alle dimissioni del presidente americano Richard Nixon, in seguito all'inchiesta giornalistica di due reporter, Bob Woodward e Carl Bernstein, i quali scoprirono una rete di spionaggio illegale.
La nostra di inchiesta, che di certo non porterà alle dimissioni di nessuno, verte invece sull'area del senatore Antonio Azzollini che sembra brancolare nel buio, con tinte rosa sparse qua e là.
Dopo il gentil rifiuto di Roselli e di alcune personalità della società civile, questa volta il senatore sembra aver puntato su una figura femminile di spicco. Facile che il pensiero subito vada alla sempre fedele e vicina Carmela Minuto, consigliere comunale uscente del PdL e donna affermatasi nel settore della socialità.
In tempi di un nuovo riscatto sociale delle donne, rosa è bello e meglio anche, specialmente se parliamo di una donna politicamente preparata qual è Carmela Minuto da sempre fedelissima ad Azzollini.
Proprio Carmela Minuto, in queste ore frenetiche, è il nome (relativamente) nuovo che gira negli ambienti vicini al centrodestra con una certa insistenza. L'ex consigliera comunale sembra però non aver riscosso un particolare successo, anzi, più di uno sembra esser stato il volto incupito di chi la preferirebbe invece come capolista, piuttosto che candidata sindaco, considerato il suo notevole bacino di voti.
Altro nome, anch'esso femminile, che circola, seppur timidamente rispetto a quello di Carmela Minuto, è quello dell'ex presidentessa della Multiservizi, Maddalena Pisani, molto vicina al polo moderato. Anche questo nome però, al di là dell'indiscussa professionalità della persona in oggetto, sembra non aver suscitato il giusto entusiasmo che spingesse il senatore allo scoperto.
La donna a lungo, ovviamente si intende politicamente, dapprima corteggiata, poi finalmente raggiunta ed alla fine invece scivolata via proprio sul più bello, è stata Annalisa Altomare che sembra non aver più raggiunto l'accordo con Azzollini per quello che sarebbe stato un matrimonio politico davvero significativo.
Alla base dell'addio (o dell'arrivederci?), sembra esserci stata un lungo tira e molla sull'utilizzo dei simboli di partito e qualche dubbio sull'eventuale programma elettorale. Fatto sta, che alla fine, "questo matrimonio non s'ha da fare".
Tralasciando ora la "questione di genere", la situazione appena delineata rivela in realtà una di quelle che è sempre stata indicata come una grande debolezza del Senatore, ovvero l'incapacità di creare un suo "delfino", colui che avrebbe dovuto portare avanti l'eredità, certamente pesante ma prestigiosa, dell'ex sindaco di Molfetta.
Un problema che trascende dal sesso del candidato e che rischia ora di collocare in netto ritardo tutto il centrodestra, che, lo ricordiamo, ha visto trasmigrare numerosi pezzi da 90 con Tommaso Minervini.
Bensì riprende il titolo di un famoso film dell'ormai lontano 1976 "Tutti gli uomini del presidente", diretto da Alan J. Pakula e che mette su pellicola il famoso "scandalo Watergate" che portò alle dimissioni del presidente americano Richard Nixon, in seguito all'inchiesta giornalistica di due reporter, Bob Woodward e Carl Bernstein, i quali scoprirono una rete di spionaggio illegale.
La nostra di inchiesta, che di certo non porterà alle dimissioni di nessuno, verte invece sull'area del senatore Antonio Azzollini che sembra brancolare nel buio, con tinte rosa sparse qua e là.
Dopo il gentil rifiuto di Roselli e di alcune personalità della società civile, questa volta il senatore sembra aver puntato su una figura femminile di spicco. Facile che il pensiero subito vada alla sempre fedele e vicina Carmela Minuto, consigliere comunale uscente del PdL e donna affermatasi nel settore della socialità.
In tempi di un nuovo riscatto sociale delle donne, rosa è bello e meglio anche, specialmente se parliamo di una donna politicamente preparata qual è Carmela Minuto da sempre fedelissima ad Azzollini.
Proprio Carmela Minuto, in queste ore frenetiche, è il nome (relativamente) nuovo che gira negli ambienti vicini al centrodestra con una certa insistenza. L'ex consigliera comunale sembra però non aver riscosso un particolare successo, anzi, più di uno sembra esser stato il volto incupito di chi la preferirebbe invece come capolista, piuttosto che candidata sindaco, considerato il suo notevole bacino di voti.
Altro nome, anch'esso femminile, che circola, seppur timidamente rispetto a quello di Carmela Minuto, è quello dell'ex presidentessa della Multiservizi, Maddalena Pisani, molto vicina al polo moderato. Anche questo nome però, al di là dell'indiscussa professionalità della persona in oggetto, sembra non aver suscitato il giusto entusiasmo che spingesse il senatore allo scoperto.
La donna a lungo, ovviamente si intende politicamente, dapprima corteggiata, poi finalmente raggiunta ed alla fine invece scivolata via proprio sul più bello, è stata Annalisa Altomare che sembra non aver più raggiunto l'accordo con Azzollini per quello che sarebbe stato un matrimonio politico davvero significativo.
Alla base dell'addio (o dell'arrivederci?), sembra esserci stata un lungo tira e molla sull'utilizzo dei simboli di partito e qualche dubbio sull'eventuale programma elettorale. Fatto sta, che alla fine, "questo matrimonio non s'ha da fare".
Tralasciando ora la "questione di genere", la situazione appena delineata rivela in realtà una di quelle che è sempre stata indicata come una grande debolezza del Senatore, ovvero l'incapacità di creare un suo "delfino", colui che avrebbe dovuto portare avanti l'eredità, certamente pesante ma prestigiosa, dell'ex sindaco di Molfetta.
Un problema che trascende dal sesso del candidato e che rischia ora di collocare in netto ritardo tutto il centrodestra, che, lo ricordiamo, ha visto trasmigrare numerosi pezzi da 90 con Tommaso Minervini.