Cronaca
Truffe informatiche con il "phishing": episodi anche a Molfetta
Unione Nazionale Consumatori: «Campagna massiva ai danni dei clienti di Intesa San Paolo»
Molfetta - sabato 20 febbraio 2021
9.06
Un sms dal numero della propria banca, lo stesso generalmente usato per le comunicazioni ordinarie alla clientela. Un numero, insomma, di cui fidarsi.
All'interno un link con la richiesta di cliccarci per aggiornare il sistema di sicurezza del servizio della home banking: nulla di più falso. E' una truffa, orchestrata da malfattori pronti così a prosciugare i conti correnti.
E' quanto sta accadendo nelle ultime settimane, denunciato dall'Unione Nazionale Consumatori di Molfetta che ha ricevuto diverse segnalazioni relative a episodi di "phishing" e cioè truffe informatiche perpetrate da hacker e malfattori ai danni di alcuni ignari correntisti.
In questo caso a essere presi di mira sono stati alcuni clienti di Banca Intesa che si sono visti letteralmente prosciugare i conti correnti a seguito di operazioni fraudolente poste in essere ai loro danni.
«Nel messaggio (che a tutti gli effetti sembra essere stato inviato dalla medesima Banca) si chiede di accedere a un link per aggiornare il sistema di sicurezza del servizio di home banking. Si tratta, però, di un messaggio camuffato, elaborato dai malfattori che dimostrano, così, di essere in grado di utilizzare i canali di comunicazione ufficiali della banca. I clienti, credendo in assoluta buona fede di aver ricevuto un messaggio dalla Banca, una volta aperto il link, sono invitati a inserire le proprie credenziali e la password per l'aggiornamento della sicurezza, ed è così che la truffa si realizza: le informazioni digitate vengono carpite e utilizzate per effettuare pagamenti o ricariche con il conto corrente delle vittime. Nei casi che stiamo esaminando e gestendo si parla di svariate migliaia di euro», spiega l'avvocato Antonio Calvani.
«Questo fenomeno del phishing – prosegue l'Avv. Calvani – è molto diffuso da qualche tempo ma nel periodo del lockdown, con l'aumento esponenziale delle transazioni bancarie on line, ha raggiunto proporzioni molto significative, fino a raggiungere livelli di sofisticatezza nelle truffe mai visti prima. Il nostro consiglio ai risparmiatori è di controllare sempre con grande attenzione la provenienza e la denominazione del mittente di simili comunicazioni: nessun istituto finanziario, infatti, ricorre ai messaggi per chiedere ai clienti di aggiornare le informazioni relative al conto corrente. Se si riceve un messaggio di questo tipo, è opportuno verificarne la reale provenienza contattando direttamente la banca».
All'interno un link con la richiesta di cliccarci per aggiornare il sistema di sicurezza del servizio della home banking: nulla di più falso. E' una truffa, orchestrata da malfattori pronti così a prosciugare i conti correnti.
E' quanto sta accadendo nelle ultime settimane, denunciato dall'Unione Nazionale Consumatori di Molfetta che ha ricevuto diverse segnalazioni relative a episodi di "phishing" e cioè truffe informatiche perpetrate da hacker e malfattori ai danni di alcuni ignari correntisti.
In questo caso a essere presi di mira sono stati alcuni clienti di Banca Intesa che si sono visti letteralmente prosciugare i conti correnti a seguito di operazioni fraudolente poste in essere ai loro danni.
«Nel messaggio (che a tutti gli effetti sembra essere stato inviato dalla medesima Banca) si chiede di accedere a un link per aggiornare il sistema di sicurezza del servizio di home banking. Si tratta, però, di un messaggio camuffato, elaborato dai malfattori che dimostrano, così, di essere in grado di utilizzare i canali di comunicazione ufficiali della banca. I clienti, credendo in assoluta buona fede di aver ricevuto un messaggio dalla Banca, una volta aperto il link, sono invitati a inserire le proprie credenziali e la password per l'aggiornamento della sicurezza, ed è così che la truffa si realizza: le informazioni digitate vengono carpite e utilizzate per effettuare pagamenti o ricariche con il conto corrente delle vittime. Nei casi che stiamo esaminando e gestendo si parla di svariate migliaia di euro», spiega l'avvocato Antonio Calvani.
«Questo fenomeno del phishing – prosegue l'Avv. Calvani – è molto diffuso da qualche tempo ma nel periodo del lockdown, con l'aumento esponenziale delle transazioni bancarie on line, ha raggiunto proporzioni molto significative, fino a raggiungere livelli di sofisticatezza nelle truffe mai visti prima. Il nostro consiglio ai risparmiatori è di controllare sempre con grande attenzione la provenienza e la denominazione del mittente di simili comunicazioni: nessun istituto finanziario, infatti, ricorre ai messaggi per chiedere ai clienti di aggiornare le informazioni relative al conto corrente. Se si riceve un messaggio di questo tipo, è opportuno verificarne la reale provenienza contattando direttamente la banca».