Cultura, Eventi e Spettacolo
Tripudio di pubblico al Puglia Outlet Village per Goran Bregovic - LE IMMAGINI
L’artista balcanico infiamma il pubblico di Molfetta
Molfetta - venerdì 11 agosto 2017
9.21
La notte di San Lorenzo a Molfetta ha portato un'unica vera stella.
E' quella di Goran Bregovic e della sua The Wedding & Funeral Band, che ha brillato ed infiammato la caldissima (anche troppo) serata molfettese.
Ancora una volta, dopo lo strepitoso concerto di Paola Turci, il Puglia Outlet Village ha fatto da cornice ad un altro grande concerto gratuito.
Ad esibirsi, dopo otto anni dall'ultima performance a Molfetta (precisamente il 17 luglio del 2009 presso l'Anfiteatro di Ponente), un artista definito poliedrico e soprattutto compositore di fame internazionale. La critica spesso gli ha attribuito il termine di "imprevedibile" riferendosi non soltanto al suo particolare carattere, ma soprattutto alla qualità e alla sostanza della musica che lui stesso produce. Una musica fatta di antiche e nuove tradizioni balcaniche, riscoperte ed apprezzate sempre di più dal nostro gusto melodico, ed arricchita oggi da quel tocco di rock in grado di coinvolgere e far letteralmente esplodere le folle.
Era successo anche all'Anfiteatro di Ponente otto anni fa: per molti Goran Bregovic era un autentico sconosciuto. Nessuno aveva creduto a quella scommessa della Fondazione Valente, che volle per la prima volta in Città il compositore natio di Sarajevo. Nessuno, soprattutto, immaginava quella straordinaria capacità di produrre suoni e melodie energiche, capaci di far ballare il pubblico.
Ieri sera, quella scommessa è stata vinta ancora una volta e le qualità di Goran Bregovic sono state apprezzate ancora di più da un pubblico desideroso di far festa in una notte, quella di San Lorenzo, in cui si cerca la festa.
Reduce da esibizioni su palcoscenici di un certo livello nelle città di New York e Parigi, Bregovic e la sua band hanno raggiunto la Puglia, toccando con mano la straordinarietà di un pubblico che lui stesso, in recenti dichiarazioni rilasciate, ha ammesso di apprezzare molto. Una cultura musicale diversa dalla nostra, ma che ben riesce a mescolarsi con quel pizzico di cultura balcanica ormai presente nel nostro territorio. Una miscela che coniuga il pop-rock con la musica classica, le litanie bizantine con il folk dei Balcani, le leggende zingare con la ruvidità dei fiati e degli ottoni delle fanfare di paese con l'estetica dell'Occidente. Il filo conduttore capace di unire tutte queste particolarità è la passione che Goran Bregovic ha per il Suono nel suo significato universale, la sua straordinaria capacità di sublimare i materiali della tradizione e di proiettarli in una dimensione surreale, ironica e lirica, facilmente comprensibile da tutti gli aspetti.
Come detto, il concerto è stato accompagnato dalla sua Orchestra per matrimoni e funerali e ha regalato al pubblico, a tratti completamente estasiato, brani indimenticabili, tratti dal suo repertorio di colonne sonore per film: non sono mancati alcuni pezzi tratti dell'album Karmen e dei successivi Alkohol e Champagne for Gypsiescon, con qualche anticipazione del nuovo album "Three letters from Sarajevo" in uscita la prossima primavera. Non poteva mancare, in chiusura di concerto, la particolare versione di "Bella Ciao", rivisitata ed eseguita senza intaccare il senso di uno dei brani musicali che hanno segnato la nostra storia e quella del patriottismo italiano.
Dunque un concerto partecipato in grado di unire più culture e infondere quell'entusiasmo che in molti ricercano soprattutto in questi giorni che precedono il Ferragosto.
E' quella di Goran Bregovic e della sua The Wedding & Funeral Band, che ha brillato ed infiammato la caldissima (anche troppo) serata molfettese.
Ancora una volta, dopo lo strepitoso concerto di Paola Turci, il Puglia Outlet Village ha fatto da cornice ad un altro grande concerto gratuito.
Ad esibirsi, dopo otto anni dall'ultima performance a Molfetta (precisamente il 17 luglio del 2009 presso l'Anfiteatro di Ponente), un artista definito poliedrico e soprattutto compositore di fame internazionale. La critica spesso gli ha attribuito il termine di "imprevedibile" riferendosi non soltanto al suo particolare carattere, ma soprattutto alla qualità e alla sostanza della musica che lui stesso produce. Una musica fatta di antiche e nuove tradizioni balcaniche, riscoperte ed apprezzate sempre di più dal nostro gusto melodico, ed arricchita oggi da quel tocco di rock in grado di coinvolgere e far letteralmente esplodere le folle.
Era successo anche all'Anfiteatro di Ponente otto anni fa: per molti Goran Bregovic era un autentico sconosciuto. Nessuno aveva creduto a quella scommessa della Fondazione Valente, che volle per la prima volta in Città il compositore natio di Sarajevo. Nessuno, soprattutto, immaginava quella straordinaria capacità di produrre suoni e melodie energiche, capaci di far ballare il pubblico.
Ieri sera, quella scommessa è stata vinta ancora una volta e le qualità di Goran Bregovic sono state apprezzate ancora di più da un pubblico desideroso di far festa in una notte, quella di San Lorenzo, in cui si cerca la festa.
Reduce da esibizioni su palcoscenici di un certo livello nelle città di New York e Parigi, Bregovic e la sua band hanno raggiunto la Puglia, toccando con mano la straordinarietà di un pubblico che lui stesso, in recenti dichiarazioni rilasciate, ha ammesso di apprezzare molto. Una cultura musicale diversa dalla nostra, ma che ben riesce a mescolarsi con quel pizzico di cultura balcanica ormai presente nel nostro territorio. Una miscela che coniuga il pop-rock con la musica classica, le litanie bizantine con il folk dei Balcani, le leggende zingare con la ruvidità dei fiati e degli ottoni delle fanfare di paese con l'estetica dell'Occidente. Il filo conduttore capace di unire tutte queste particolarità è la passione che Goran Bregovic ha per il Suono nel suo significato universale, la sua straordinaria capacità di sublimare i materiali della tradizione e di proiettarli in una dimensione surreale, ironica e lirica, facilmente comprensibile da tutti gli aspetti.
Come detto, il concerto è stato accompagnato dalla sua Orchestra per matrimoni e funerali e ha regalato al pubblico, a tratti completamente estasiato, brani indimenticabili, tratti dal suo repertorio di colonne sonore per film: non sono mancati alcuni pezzi tratti dell'album Karmen e dei successivi Alkohol e Champagne for Gypsiescon, con qualche anticipazione del nuovo album "Three letters from Sarajevo" in uscita la prossima primavera. Non poteva mancare, in chiusura di concerto, la particolare versione di "Bella Ciao", rivisitata ed eseguita senza intaccare il senso di uno dei brani musicali che hanno segnato la nostra storia e quella del patriottismo italiano.
Dunque un concerto partecipato in grado di unire più culture e infondere quell'entusiasmo che in molti ricercano soprattutto in questi giorni che precedono il Ferragosto.