Speciale
Tra accoglienza e cura: inaugurata a Molfetta l’Opera Michele Paparella del Consorzio Metropolis
Il polo racchiude una residenza per anziani, ambulatori specifici, un reparto per Alzheimer e uno per soggetti autistici
Molfetta - giovedì 14 settembre 2023
11.20 Sponsorizzato
La sintesi di un progetto che racchiude i valori dell'assistenza, della cura e dell'accoglienza. Si è inaugurata lo scorso martedì a Molfetta la RSA "Opera Michele Paparella" del Consorzio Metropolis, alla presenza di oltre 3mila persone, segno della necessità di questa residenza sul territorio.
L'evento inaugurale della struttura in via Ruvo si è svolto in due momenti: il primo di carattere religioso e il secondo di impronta istituzionale.
Nella mattinata del 12 settembre Il vescovo della diocesi di Molfetta, Ruvo, Giovinazzo e Terlizzi, mons. Domenico Cornacchia, ha visitato la struttura per la benedizione, assieme alla congregazione dei parroci della diocesi.
Nell'evento serale, durante il quale è stato letto un messaggio speciale di Sua Santità, Papa Francesco, scritto in occasione dell'apertura della RSA, sono stati presenti Luigi Paparella, presidente del Consorzio Metropolis, il sindaco di Molfetta, Tommaso Minervini, l'assessore alla Socialità, l'avvocato Anna Capurso, don Vito Bufi, parroco di Sant'Achille.
Trattandosi di una struttura a servizio del territorio è stata significativa anche la presenza dei sindaci e di rappresentanti istituzionali delle città limitrofe (Giovinazzo, Terlizzi, Bitonto, Corato, Palo del Colle), di rappresentanti istituzionali della Regione Puglia e di rappresentanti provenienti da tutta la diocesi.
Non si tratta solo di una residenza per anziani ma di un polo che comprende anche un reparto per i pazienti affetti da Alzheimer, ambulatori specialistici per bambini delle fasce d'età 0-3 anni e 3-6 anni e un intero piano dedicato a soggetti autistici.
«Questa struttura è stata una delle nostre più grandi scommesse, con l'obiettivo di garantire a chi si affida a noi il diritto a vivere gli ultimi anni della propria esistenza al meglio – ha dichiarato Paparella – e la gioia più grande è accogliere tutti, nei limiti dei numeri, grazie alla convenzione con la ASL».
Sulla stessa lunghezza d'onda le parole del primo cittadino molfettese.
«Oggi tocchiamo con mano l'impegno concreto dell'imprenditoria sociale, grazie a un'iniziativa che vede continuità tra le generazioni, ma anche energia e voglia di mettersi in gioco da parte di tante persone con competenze diverse».
Il nuovo logo scelto per rappresentare l'Opera Paparella simboleggia proprio la mission dell'attività: un abbraccio che racchiude i sentimenti autentici del focolare domestico.
L'evento inaugurale della struttura in via Ruvo si è svolto in due momenti: il primo di carattere religioso e il secondo di impronta istituzionale.
Nella mattinata del 12 settembre Il vescovo della diocesi di Molfetta, Ruvo, Giovinazzo e Terlizzi, mons. Domenico Cornacchia, ha visitato la struttura per la benedizione, assieme alla congregazione dei parroci della diocesi.
Nell'evento serale, durante il quale è stato letto un messaggio speciale di Sua Santità, Papa Francesco, scritto in occasione dell'apertura della RSA, sono stati presenti Luigi Paparella, presidente del Consorzio Metropolis, il sindaco di Molfetta, Tommaso Minervini, l'assessore alla Socialità, l'avvocato Anna Capurso, don Vito Bufi, parroco di Sant'Achille.
Trattandosi di una struttura a servizio del territorio è stata significativa anche la presenza dei sindaci e di rappresentanti istituzionali delle città limitrofe (Giovinazzo, Terlizzi, Bitonto, Corato, Palo del Colle), di rappresentanti istituzionali della Regione Puglia e di rappresentanti provenienti da tutta la diocesi.
Non si tratta solo di una residenza per anziani ma di un polo che comprende anche un reparto per i pazienti affetti da Alzheimer, ambulatori specialistici per bambini delle fasce d'età 0-3 anni e 3-6 anni e un intero piano dedicato a soggetti autistici.
«Questa struttura è stata una delle nostre più grandi scommesse, con l'obiettivo di garantire a chi si affida a noi il diritto a vivere gli ultimi anni della propria esistenza al meglio – ha dichiarato Paparella – e la gioia più grande è accogliere tutti, nei limiti dei numeri, grazie alla convenzione con la ASL».
Sulla stessa lunghezza d'onda le parole del primo cittadino molfettese.
«Oggi tocchiamo con mano l'impegno concreto dell'imprenditoria sociale, grazie a un'iniziativa che vede continuità tra le generazioni, ma anche energia e voglia di mettersi in gioco da parte di tante persone con competenze diverse».
Il nuovo logo scelto per rappresentare l'Opera Paparella simboleggia proprio la mission dell'attività: un abbraccio che racchiude i sentimenti autentici del focolare domestico.