Torre Calderina, si attiva la Regione Puglia
L'assessore Santorsola: «Tutti i presidi di sicurezza necessari a tutela della salute pubblica e della matrice ambientale»
Molfetta - lunedì 31 ottobre 2016
Lo stato poco salubre in cui versa l'area di Torre Calderina arriva sul tavolo della Regione Puglia.
«Il progetto che riguarda Torre Calderina, sul quale tutti gli enti hanno espresso il proprio parere positivo prevedendo tutti i presidi di sicurezza necessari a tutela della salute pubblica e della matrice ambientale», ha affermato l'assessore alla Qualità dell'Ambiente della Regione Puglia, Domenico Santorsola.
Da tempo, infatti, le associazioni ambientaliste ma anche gruppi di cittadini cercano di attirare l'attenzione su una situazione che sarebbe al limite della sicurezza dell'igiene e dell'incolumità pubblica, in un'area costituita come Oasi naturale. Insomma, una sorta di paradosso attorno a un luogo simbolo della storia di Molfetta, su quel litorale di Ponente che in quel tratto sta scomparendo, corroso dal mare e dagli agenti atmosferici. Anche arrivarci a Torre Calderina, ormai, è sempre più difficoltoso.
«I lavori della V commissione di ieri (venerdì 28 ottobre, ndr) hanno evidenziato, meglio di quanto qualunque spiegazione possa fare, come l'unica soluzione ai problemi, non solo in campo ambientale, sia un leale e pragmatico rapporto tra i soggetti istituzionali che hanno competenze specifiche», ha continuato Santorsola, «Così quando le amministrazioni pubbliche dialogano con lealtà e correttezza, consci ciascuno di limiti e funzioni dell'altro, i percorsi si individuano e le soluzioni paiono alla portata».
«Il progetto che riguarda Torre Calderina, sul quale tutti gli enti hanno espresso il proprio parere positivo prevedendo tutti i presidi di sicurezza necessari a tutela della salute pubblica e della matrice ambientale», ha affermato l'assessore alla Qualità dell'Ambiente della Regione Puglia, Domenico Santorsola.
Da tempo, infatti, le associazioni ambientaliste ma anche gruppi di cittadini cercano di attirare l'attenzione su una situazione che sarebbe al limite della sicurezza dell'igiene e dell'incolumità pubblica, in un'area costituita come Oasi naturale. Insomma, una sorta di paradosso attorno a un luogo simbolo della storia di Molfetta, su quel litorale di Ponente che in quel tratto sta scomparendo, corroso dal mare e dagli agenti atmosferici. Anche arrivarci a Torre Calderina, ormai, è sempre più difficoltoso.
«I lavori della V commissione di ieri (venerdì 28 ottobre, ndr) hanno evidenziato, meglio di quanto qualunque spiegazione possa fare, come l'unica soluzione ai problemi, non solo in campo ambientale, sia un leale e pragmatico rapporto tra i soggetti istituzionali che hanno competenze specifiche», ha continuato Santorsola, «Così quando le amministrazioni pubbliche dialogano con lealtà e correttezza, consci ciascuno di limiti e funzioni dell'altro, i percorsi si individuano e le soluzioni paiono alla portata».