Cronaca
Tornano gli incendi: brucia un'auto in via Madonna dei Martiri
Il rogo si è sviluppato ieri alle ore 23.55, nel mirino una Toyota iQ. Sul posto Vigili del Fuoco e Carabinieri
Molfetta - mercoledì 9 dicembre 2020
14.13
Tornano gli incendi d'auto a Molfetta, a quasi due mesi dall'ultimo episodio. Ieri sera, alle ore 23.55, in via Madonna dei Martiri, ad angolo con via Giovene e via Crocifisso, il fuoco, partito dal vano motore, ha letteralmente divorato una Toyota iQ e solo l'intervento dei Vigili del Fuoco ha evitato il peggio.
Le fiamme, infatti, sono state domate dal personale del Distaccamento di Molfetta: giunti sul posto, gli uomini del 115 hanno cercato di salvare il salvabile. C'è stato, però, ben poco da fare per l'autovettura che è stata, di fatto, devastata dalle fiamme, mentre dei rilievi per stabilire cosa abbia effettivamente innescato la scintilla iniziale si sono occupati i Carabinieri dell'Aliquota Radiomobile che hanno subito effettuato una perlustrazione, a caccia di eventuali tracce, taniche sospette o inneschi vari.
Nulla di tutto questo, però, è stato trovato. Le cause del rogo, dunque, risultano essere ancora in corso d'accertamento, mentre il Liberatorio Politico, sul proprio blog, propende per il dolo e «dalle condizioni degli pneumatici - aggiunge - sembrerebbe che anche questa volta l'innesco dell'incendio sia partito dalla ruota destra anteriore. Non abbiamo mai conosciuto l'attività del Comune dopo la nomina di un legale che segue, da qualche mese, questa strana storia d'incendi in città», si legge ancora.
«In attesa di saperne di più, e di ascoltare nel prossimo Consiglio Comunale qualche intervento di chi vorrà porre la questione come fatto grave - conclude la breve nota del movimento civico rappresentato in città da Matteo d'Ingeo - non ci rimane che il nostro motto… e domani a chi toccherà?».
Le fiamme, infatti, sono state domate dal personale del Distaccamento di Molfetta: giunti sul posto, gli uomini del 115 hanno cercato di salvare il salvabile. C'è stato, però, ben poco da fare per l'autovettura che è stata, di fatto, devastata dalle fiamme, mentre dei rilievi per stabilire cosa abbia effettivamente innescato la scintilla iniziale si sono occupati i Carabinieri dell'Aliquota Radiomobile che hanno subito effettuato una perlustrazione, a caccia di eventuali tracce, taniche sospette o inneschi vari.
Nulla di tutto questo, però, è stato trovato. Le cause del rogo, dunque, risultano essere ancora in corso d'accertamento, mentre il Liberatorio Politico, sul proprio blog, propende per il dolo
«In attesa di saperne di più, e di ascoltare nel prossimo Consiglio Comunale qualche intervento di chi vorrà porre la questione come fatto grave - conclude la breve nota del movimento civico rappresentato in città da Matteo d'Ingeo - non ci rimane che il nostro motto… e domani a chi toccherà?».