Festa dell'annunziata
Festa dell'annunziata

Torna la "Festa dell'annunziata" ed è subito successo - LE FOTO

Grande partecipazione per l'evento

Dopo essersi persa nella notte dei tempi, 17 anni dopo ritorna la Festa dell'Annunziata.

Accettato il guanto di sfida lanciato da Don Sergio Vitulano, parroco di San Gennaro, nel voler far rinascere la festa, Giuseppe Cantatore, Giovanni Tota, Domenico Balacco, Raffaele Petruzzi, Damiano Panunzio e Vito Sirena, appartenenti al Comitato Festa dell'Annunziata, si sono impegnati attivamente al fine di valorizzare il quartiere e far riassaporare la bellezza della festa.

La Madonna dell'Annunziata situata in una edicola votiva posta in via Crocifisso tra il civico 106 e 104, dove un tempo si trovava una cappella dedicata alla venerazione della statua, si erge a protezione del quartiere.

Al tempo della presenza della cappella, gli abitanti erano soliti trascorrere la seconda domenica dopo Pasqua all'insegna dell'allegria: si organizzava una festa detta da alcuni "Festa chenneraute", festa golosa per via della consumazione di dolciumi, ma anche "Festa de re neciedde", festa della frutta secca, per via della vendita di queste su Via Annunziata. Proprio su questa via erano montate luminarie che da "Sott alla porte", dove un tempo terminava la città e vi erano le seconde mura che venivano chiuse e aperte al sorgere e al tramontare del sole, si snodavano fino alla nicchia votiva della Madonna. Oltre alle nocelle e alle leccornie, presso Piazza Paradiso vi erano venditori di salumi, formaggi e carne, la quale mangiata molto speziata e pepata, portava tutti alla "Chendine de Cazz de re", in via Manzoni, per degustare il vino di produzione propria.

Importatnte anche l'adesione alla festa di Don Nicolò Tempesta parroco dell'Immacolata, parrocchia un tempo nata per evitare il sovraccarico di fedeli ne "La Parrocchia", San Gennaro che pullulava di gente giacchè rappresentava la parrocchia che ospitava i fedeli che si stanziavano nei pressi delle seconde mura cittadine.

Ad animare la festa associazioni bandistiche provenienti non solo da Molfetta ma anche da zone limitrofe che, dopo aver sfilato, si sono esibite presso la cassa armonica situata in Piazza San Michele e il primo concorso canoro dell'Annunziata, in cui si sono esibiti talenti molfettesi.
Grazie alla sfida di Don Sergio, all'adesione di Don Nico, al Comune, nella figura di Tommaso Minervini e al grande operato del Comitato Festa dell'Annunziata, gli abitanti, nelle giornate 13 - 14 - 15 hanno potuto riassaporare il piacere della semplicità, del divertimento e della devozione.
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