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Terremoti: c'è pericolo anche a Molfetta?

La risposta dall'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia

Il terremoto nella notte tra Natale e Santo Stefano a Catania, riporta in auge la domanda: c'è pericolo anche a Molfetta?

La risposta arriva direttamente dai dati elaborati dagli esperti dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia.
e resi noti attraverso la carta della pericolosità sismica dall'Ingv, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale.

Molfetta è nella zona di pericolosità media mentre il nostro mare rientra in quella a pericolosità bassa.
Lo studio verte "sull'accelerazione massima del suolo prevista conseguente alle onde sismiche in suoli omogenei rigidi entro una profondità di 30 metri", si legge sul Corriere della Sera che ha affrontato il tema.

Cosa significa?
Significa che Molfetta potrebbe dormire sonni tranquilli se non fosse, tuttavia, per la sua posizione geografica, a ridosso dei Balcani attraversati negli ultimi mesi da violenti terremoti tra cui uno avvertito in tutta la sua potenza anche in città qualche settimana fa. Certo, di qui a pensare a catastrofi è abbastanza improbabile ma ciò non toglie che seguendo le prescrizioni dovute gli eventuali danni potrebbero anche non esserci.

L'Italia è stata suddivisa in quattro zone di pericolosità, ognuna di un colore. Il viola e rosso coprono tutta la fascia appeninica, quella a rischio elevato.
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