Speciale
Tajani a Molfetta: «Emiliano e Conte hanno fallito, serve una rivoluzione pacifica»
Il vicepresidente di Forza Italia ha presentato la candidatura al Consiglio regionale pugliese di Antonio Azzollini e Monika Montaruli
Molfetta - giovedì 10 settembre 2020
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«Il governo Emiliano ha fallito, come ha fallito il governo Conte».
A dirlo è il vicepresidente di Forza Italia, Antonio Tajani, in visita ieri a Molfetta, insieme al commissario regionale Mauro D'Attis, per la presentazione dei candidati al Consiglio regionale pugliese, Antonio Azzollini già sindaco di Molfetta e Senatore della Repubblica e Marika Montaruli, avvocato di Ruvo di Puglia ed espressione della società civile.
«Serve mettere in atto una rivoluzione pacifica» ha proseguito Tajani che considera la "competenza" l'elemento comune delle liste messe in campo dal partito di Silvio Berlusconi. Liste, precisano i vertici, competitive e trasversali.
«Forza Italia è trainante – ha detto il vicepresidente del partito – senza Forza Italia non si vince in Puglia. Forza Italia è la forza che ha raccolto l'eredità del voto democristiano, quindi di gente che vuole serietà, ordine e affidabilità. Questo siamo noi e credo che Forza Italia sarà la grande sorpresa della campagna elettorale».
Diverse le motivazioni che hanno indotto Antonio Azzollini a scendere in campo. «La prima – ha spiegato l'ex sindaco di Molfetta – è quella di dare sostegno a Forza Italia, al presidente Berlusconi e a Raffaele Fitto. In più vorrei mettere tutta la mia esperienza a disposizione del Consiglio regionale. La prossima consiliatura regionale – ha aggiunto Azzollini – sarà importantissima per via dei finanziamenti europei dovuti al Covid, cifre mai raggiunte prima in questo territorio: sarà utile che tutta la mia esperienza si volga a fare in modo che esse vengano spese bene, con efficienza, subito e in favore della cittadinanza».
Sanità e agricoltura sono i temi su cui serve intervenire prontamente, riferisce, invece, l'avvocato Marika Montaruli. «Abbiamo bisogno di una sanità più vicina alla gente – ha detto la Montaruli – È della scorsa settimana la notizia che una persona di 83 anni, dopo essere rimasta 24 ore al pronto soccorso dell'ospedale di Corato, è stata mandata via perché il primo posto disponibile era fuori regione. Questo non deve più accadere».
E se dalla Lega Matteo Salvini preannuncia un 7 a 0 per il centrodestra in queste elezioni regionali, che darebbe una pericolosa spallata al Governo Conte, Tajani non le manda a dire: «Sono attaccati alle poltrone, ma quando il 22 mattina si sveglieranno e si renderanno conto che la maggior parte dell'Italia sarà governata dal centrodestra, un ragionamento dovranno farlo e non potranno rimanere attaccati alle loro poltrone».
Un primo test per la tenuta dell'esecutivo, tuttavia, ci sarà già il prossimo 14 settembre con la riapertura delle scuole. Sotto la lente d'ingrandimento, l'operato della Ministra dell'Istruzione Lucia Azzolina contro cui il centrodestra ha paventato una possibile mozione di sfiducia mentre il premier Giuseppe Conte esclude l'ipotesi di rimpasto.
«Credo che la cosa migliore – ha detto Tajani – sarebbe stata aprire le scuole dopo il voto del referendum. È un certamente un disastro: si sapeva che le scuole riaprivano agli inizi di settembre, si sapeva che ci sarebbe stato ancora il Coronavirus. La mozione di sfiducia lascerò il tempo che trova, il problema è che questo governo complessivamente ha fallito».
A dirlo è il vicepresidente di Forza Italia, Antonio Tajani, in visita ieri a Molfetta, insieme al commissario regionale Mauro D'Attis, per la presentazione dei candidati al Consiglio regionale pugliese, Antonio Azzollini già sindaco di Molfetta e Senatore della Repubblica e Marika Montaruli, avvocato di Ruvo di Puglia ed espressione della società civile.
«Serve mettere in atto una rivoluzione pacifica» ha proseguito Tajani che considera la "competenza" l'elemento comune delle liste messe in campo dal partito di Silvio Berlusconi. Liste, precisano i vertici, competitive e trasversali.
«Forza Italia è trainante – ha detto il vicepresidente del partito – senza Forza Italia non si vince in Puglia. Forza Italia è la forza che ha raccolto l'eredità del voto democristiano, quindi di gente che vuole serietà, ordine e affidabilità. Questo siamo noi e credo che Forza Italia sarà la grande sorpresa della campagna elettorale».
Diverse le motivazioni che hanno indotto Antonio Azzollini a scendere in campo. «La prima – ha spiegato l'ex sindaco di Molfetta – è quella di dare sostegno a Forza Italia, al presidente Berlusconi e a Raffaele Fitto. In più vorrei mettere tutta la mia esperienza a disposizione del Consiglio regionale. La prossima consiliatura regionale – ha aggiunto Azzollini – sarà importantissima per via dei finanziamenti europei dovuti al Covid, cifre mai raggiunte prima in questo territorio: sarà utile che tutta la mia esperienza si volga a fare in modo che esse vengano spese bene, con efficienza, subito e in favore della cittadinanza».
Sanità e agricoltura sono i temi su cui serve intervenire prontamente, riferisce, invece, l'avvocato Marika Montaruli. «Abbiamo bisogno di una sanità più vicina alla gente – ha detto la Montaruli – È della scorsa settimana la notizia che una persona di 83 anni, dopo essere rimasta 24 ore al pronto soccorso dell'ospedale di Corato, è stata mandata via perché il primo posto disponibile era fuori regione. Questo non deve più accadere».
E se dalla Lega Matteo Salvini preannuncia un 7 a 0 per il centrodestra in queste elezioni regionali, che darebbe una pericolosa spallata al Governo Conte, Tajani non le manda a dire: «Sono attaccati alle poltrone, ma quando il 22 mattina si sveglieranno e si renderanno conto che la maggior parte dell'Italia sarà governata dal centrodestra, un ragionamento dovranno farlo e non potranno rimanere attaccati alle loro poltrone».
Un primo test per la tenuta dell'esecutivo, tuttavia, ci sarà già il prossimo 14 settembre con la riapertura delle scuole. Sotto la lente d'ingrandimento, l'operato della Ministra dell'Istruzione Lucia Azzolina contro cui il centrodestra ha paventato una possibile mozione di sfiducia mentre il premier Giuseppe Conte esclude l'ipotesi di rimpasto.
«Credo che la cosa migliore – ha detto Tajani – sarebbe stata aprire le scuole dopo il voto del referendum. È un certamente un disastro: si sapeva che le scuole riaprivano agli inizi di settembre, si sapeva che ci sarebbe stato ancora il Coronavirus. La mozione di sfiducia lascerò il tempo che trova, il problema è che questo governo complessivamente ha fallito».