Cronaca
Taglio di alberi al parco di Mezzogiorno, interviene il WWF: «È una strage»
Critico il movimento ambientalista. Salvemini: «Oltre al taglio dei pini c'è anche il disturbo arrecato alla fauna»
Molfetta - venerdì 26 marzo 2021
13.17
«Ancora una volta si dimostra come gli alberi sono un patrimonio del "cemento". Una deforestazione, quella del parco di Mezzogiorno, cominciata diversi mesi fa. Ed ora si continua con lo scempio autorizzato». Lo afferma Pasquale Salvemini, fra l'assordante canto delle motoseghe nel parco pubblico di Molfetta.
L'ennesima segnalazione di tagli di alberi (pini, nella maggior parte) è giunta dal coordinatore regionale del movimento ambientalista che questa mattina ha visto disboscare il prezioso spazio verde intitolato a Baden Powell, al centro di un intervento di riqualificazione e rifunzionalizzazione per quasi un milione e mezzo di euro (1.450.000 euro): gli interventi comunali prevedono la realizzazione di quattro aree tematiche su una superficie complessiva di 29mila metri quadrati.
Insomma, l'intervento di restyling rientrerebbe nell'appalto dei lavori dell'area attrezzata di via Azzarita, destinata a diventare il nuovo polmone verde della città di Molfetta. Il WWF, però, è di tutt'altro avviso. «Da stamane sono stati tagliati decine di pini». Secondo quanto riferito da Salvemini, inoltre, «non si comprende se, alla fine dei lavori, le nostre aree verdi, e in questo caso il parco di Mezzogiorno, debbano essere solo sperpero di denaro pubblico oltre a colate di cemento». «Chiederemo agli Enti competenti la documentazione sui lavori svolti e su ogni singolo albero abbattuto - continua Salvemini - auspicando, per il futuro, che oltre alle belle parole sul cambio di rotta verso politiche mirate alla tutela dell'ambiente urbano, ci siano anche i fatti». Gli alberi, infatti, emettono ossigeno, filtrano le sostanze inquinanti presenti, regolano le temperature: sono macchine meravigliose per invertire il cambiamento climatico che sta verificandosi sulla terra.
E non solo: «Oltre al taglio di decine di alberi presenti nel parco di Mezzogiorno - denuncia Salvemini, che è anche delegato regionale della Lega Anti Caccia - c'è anche un reale disturbo arrecato alla fauna selvatica. Proprio da marzo in tutte le città si dovrebbe, per legge, avere un occhio di riguardo per tutta la biodiversità che vive i nostri ambienti. Sugli alberi, in questo periodo, nidificano gli uccelli: sono lì e questo è il loro periodo più delicato». Nel mezzo ci sono le motoseghe.
Salvemini, infine, rivolge un appello ai molfettesi: «Se, come avvenuto in passato, in altri punti stessero riprendendo tagli di alberi, queste operazioni potrebbero essere dannose per nidi e uccelli. In qualsiasi caso - conclude - bisogna avvertire il WWF Puglia, che procederà alla verifica. La natura in città ci ringrazierà»..
L'ennesima segnalazione di tagli di alberi (pini, nella maggior parte) è giunta dal coordinatore regionale del movimento ambientalista che questa mattina ha visto disboscare il prezioso spazio verde intitolato a Baden Powell, al centro di un intervento di riqualificazione e rifunzionalizzazione per quasi un milione e mezzo di euro (1.450.000 euro): gli interventi comunali prevedono la realizzazione di quattro aree tematiche su una superficie complessiva di 29mila metri quadrati.
Insomma, l'intervento di restyling rientrerebbe nell'appalto dei lavori dell'area attrezzata di via Azzarita, destinata a diventare il nuovo polmone verde della città di Molfetta. Il WWF, però, è di tutt'altro avviso. «Da stamane sono stati tagliati decine di pini». Secondo quanto riferito da Salvemini, inoltre, «non si comprende se, alla fine dei lavori, le nostre aree verdi, e in questo caso il parco di Mezzogiorno, debbano essere solo sperpero di denaro pubblico oltre a colate di cemento». «Chiederemo agli Enti competenti la documentazione sui lavori svolti e su ogni singolo albero abbattuto - continua Salvemini - auspicando, per il futuro, che oltre alle belle parole sul cambio di rotta verso politiche mirate alla tutela dell'ambiente urbano, ci siano anche i fatti». Gli alberi, infatti, emettono ossigeno, filtrano le sostanze inquinanti presenti, regolano le temperature: sono macchine meravigliose per invertire il cambiamento climatico che sta verificandosi sulla terra.
E non solo: «Oltre al taglio di decine di alberi presenti nel parco di Mezzogiorno - denuncia Salvemini, che è anche delegato regionale della Lega Anti Caccia - c'è anche un reale disturbo arrecato alla fauna selvatica. Proprio da marzo in tutte le città si dovrebbe, per legge, avere un occhio di riguardo per tutta la biodiversità che vive i nostri ambienti. Sugli alberi, in questo periodo, nidificano gli uccelli: sono lì e questo è il loro periodo più delicato». Nel mezzo ci sono le motoseghe.
Salvemini, infine, rivolge un appello ai molfettesi: «Se, come avvenuto in passato, in altri punti stessero riprendendo tagli di alberi, queste operazioni potrebbero essere dannose per nidi e uccelli. In qualsiasi caso - conclude - bisogna avvertire il WWF Puglia, che procederà alla verifica. La natura in città ci ringrazierà»..