Cronaca
Svolta nelle indagini sulla morte di Vincenza Saracino: individuato il killer
Decisive le riprese delle 150 telecamere di videosorveglianza monitorate nella zona
Molfetta - mercoledì 31 luglio 2024
9.51
Svolta quasi decisiva nelle indagini sull'omicidio di Vincenza Saracino, la 50enne originaria di Molfetta e trovata senza vita quasi un mese fa, il 2 luglio scorso, all'estrema periferia di Treviso dove viva. Come riportato da TrevisoToday, nelle immagini di una delle 150 telecamere di videosorveglianza che hanno ripreso il percorso per arrivare al casolare abbandonato così come di quelle che riprendono il possibile percorso della fuga dal luogo del delitto, c'è l'assassino di Vincenza Saracino. Il killer ha, insomma, le ore contate.
I Carabinieri di Treviso stano analizzando e mettendo a confronto tutte le riprese dei dispositivi certi che l'assassino sia stato immortalato mentre si avvicinava a via Maleviste, a Canizzano di Treviso, e poi se ne andava indisturbato. I militari starebbero finendo in queste ore il lavoro di analisi dei frame e l'individuazione e la cattura del responsabile del barbaro accoltellamento costato la vita alla 50enne sarebbe oramai imminente: a stretto giro, infatti, sarà disponibile un identikit dell'omicida.
L'assassino, dopo aver ucciso la 50enne con un fendente letale alla carotide avrebbe gettato la bici tra gli arbusti per non renderla visibile ai passanti. La bicicletta elettrica è però uno degli elementi chiave dell'indagine e gli accertamenti scientifici su di essa potrebbero essere decisivi per incastrare l'assassino. L'altro elemento chiave è il telefono cellulare della donna, rinvenuto sul luogo del delitto: l'analisi è stata quasi completata e starebbe dando importanti esiti.
L'assassino, stando a quanto trapela dagli inquirenti, sarebbe una persona con cui la 50enne aveva un rapporto di conoscenza (un cliente o un altro uomo conosciuto in un locale della zona) e con cui il pomeriggio del 2 luglio, tra le 18 e le 19, aveva un appuntamento.
I Carabinieri di Treviso stano analizzando e mettendo a confronto tutte le riprese dei dispositivi certi che l'assassino sia stato immortalato mentre si avvicinava a via Maleviste, a Canizzano di Treviso, e poi se ne andava indisturbato. I militari starebbero finendo in queste ore il lavoro di analisi dei frame e l'individuazione e la cattura del responsabile del barbaro accoltellamento costato la vita alla 50enne sarebbe oramai imminente: a stretto giro, infatti, sarà disponibile un identikit dell'omicida.
L'assassino, dopo aver ucciso la 50enne con un fendente letale alla carotide avrebbe gettato la bici tra gli arbusti per non renderla visibile ai passanti. La bicicletta elettrica è però uno degli elementi chiave dell'indagine e gli accertamenti scientifici su di essa potrebbero essere decisivi per incastrare l'assassino. L'altro elemento chiave è il telefono cellulare della donna, rinvenuto sul luogo del delitto: l'analisi è stata quasi completata e starebbe dando importanti esiti.
L'assassino, stando a quanto trapela dagli inquirenti, sarebbe una persona con cui la 50enne aveva un rapporto di conoscenza (un cliente o un altro uomo conosciuto in un locale della zona) e con cui il pomeriggio del 2 luglio, tra le 18 e le 19, aveva un appuntamento.