Susanna, la storia di una madre e le parole per Papa Francesco
Una poesia scritta per il Santo Padre e poi il possibile incontro all'Ospedale Giuvanni XXIII
Molfetta - domenica 15 luglio 2018
12.12
È una lettera dolce e sincera, di quelle scritte di getto che nascono dal cuore, quella giunta in redazione. A inviarla è Susanna, nostra lettrice e concittadina che desidera condividere con tutta la città un piccolo momento di vita, una situazione intima di una famiglia su cui si pensava potesse abbattersi una brutta notizia ma che ha fortunatamente ritrovato il sorriso e la serenità.
«Salve mi chiamo Susanna e sono una mamma di Molfetta. Mio figlio Francesco improvvisamente aveva iniziato ad avere problemi di strabismo acuto e diplopia. Pensavamo fosse solo un problema oculistico, invece ci hanno raccomandato di fare subito una risonanza magnetica per capire se ci fossero problemi neurologici che avessero storto il suo occhio. Così un giorno ci siamo ritrovati in ospedale al Papa Giovanni XXII di Bari e tra mille esami e tanta paura ci accorgiamo che inizia un mormorio tra i pazienti: Papa Francesco sarebbe arrivato a Bari.»
Susanna presa completamente dalla preoccupazione per il suo bambino aveva ignorato la notizia della visita barese del Papa e se ne rende realmente conto quando nel reparto di neurologia e in tutto l'ospedale cresce il fermento tra personale che che si adoperava a tenere puliti locali del nosocomio, medici in camici bianchi e bambini e famiglie che attendevano tra canti e palloncini bianchi e gialli che svolazzavano.
«È stato un caso che io e Franci fossimo lì proprio quel giorno, ma ho pensato che sicuramente c'erano in ospedale altri bimbi che meritavano davvero la sua benedizione più dì noi; infatti ho saputo che in ospedale erano ricoverati alcuni bambini senza speranze. L'infermiera mi aveva detto che eravamo fortunati a vedere il Papa da vicino. Allora ho pensato tra me e me "è vero". Il Papa era venuto a Molfetta ad aprile ed io avevo scritto per lui una poesia che avrei voluto dare di persona nelle sue mani per ringraziarlo e in ospedale forse avrei potuto. Però quel sogno non si è avverato perché il Papa, forse per problemi fisici di stanchezza in quanto molto anziano, non è più venuto in ospedale.»
La visita del Papa inaspettata è però sfumata ma rimane nel ricordo e nel racconto di Susanna la gioia mista alle preoccupazioni di quei momenti che fortunatamente si sono sciolte con una buona notizia: il suo Francesco stava bene, non aveva nulla di preoccupante.
Resta però il sogno di Susanna.
«Ho voluto raccontare questa storia perché solo noi che siamo stati testimoni diretti possiamo raccontare; nessuno dei media ha diffuso la notizia. Penso che abbia avuto i suoi validi motivi per rinunciare a salutare i bimbi dell'ospedale, però vorrei tanto che la mia poesia gli arrivasse comunque e mi auguro che questo incontro speciale in futuro avverrà. Ringrazio Dio e le tantissime preghiere di chi lo ama perché mio figlio è stato dimesso escludendo neurologici. Lui è felicissimo ed è ritornato al mare e all'oratorio. Per questo mi rivolgo al Papa: Papa Francesco prega per tutti i bimbi in ospedale, affinché tutti quanti possano tornare felici come il mio Francesco nel calore della propria casa, circondati dall'affetto dei propri cari.»
Come potevamo noi non leggere e commuoverci a questa lettera? Allora siamo noi che ringraziamo Susanna per questa lettera e le belle parole della poesia che ha voluto condividere con tutti noi. Cara Susanna ti auguriamo il meglio per il tuo bambino e speriamo di aiutarti affinché la tua poesia arrivi a Papa Francesco.
«Salve mi chiamo Susanna e sono una mamma di Molfetta. Mio figlio Francesco improvvisamente aveva iniziato ad avere problemi di strabismo acuto e diplopia. Pensavamo fosse solo un problema oculistico, invece ci hanno raccomandato di fare subito una risonanza magnetica per capire se ci fossero problemi neurologici che avessero storto il suo occhio. Così un giorno ci siamo ritrovati in ospedale al Papa Giovanni XXII di Bari e tra mille esami e tanta paura ci accorgiamo che inizia un mormorio tra i pazienti: Papa Francesco sarebbe arrivato a Bari.»
Susanna presa completamente dalla preoccupazione per il suo bambino aveva ignorato la notizia della visita barese del Papa e se ne rende realmente conto quando nel reparto di neurologia e in tutto l'ospedale cresce il fermento tra personale che che si adoperava a tenere puliti locali del nosocomio, medici in camici bianchi e bambini e famiglie che attendevano tra canti e palloncini bianchi e gialli che svolazzavano.
«È stato un caso che io e Franci fossimo lì proprio quel giorno, ma ho pensato che sicuramente c'erano in ospedale altri bimbi che meritavano davvero la sua benedizione più dì noi; infatti ho saputo che in ospedale erano ricoverati alcuni bambini senza speranze. L'infermiera mi aveva detto che eravamo fortunati a vedere il Papa da vicino. Allora ho pensato tra me e me "è vero". Il Papa era venuto a Molfetta ad aprile ed io avevo scritto per lui una poesia che avrei voluto dare di persona nelle sue mani per ringraziarlo e in ospedale forse avrei potuto. Però quel sogno non si è avverato perché il Papa, forse per problemi fisici di stanchezza in quanto molto anziano, non è più venuto in ospedale.»
La visita del Papa inaspettata è però sfumata ma rimane nel ricordo e nel racconto di Susanna la gioia mista alle preoccupazioni di quei momenti che fortunatamente si sono sciolte con una buona notizia: il suo Francesco stava bene, non aveva nulla di preoccupante.
Resta però il sogno di Susanna.
«Ho voluto raccontare questa storia perché solo noi che siamo stati testimoni diretti possiamo raccontare; nessuno dei media ha diffuso la notizia. Penso che abbia avuto i suoi validi motivi per rinunciare a salutare i bimbi dell'ospedale, però vorrei tanto che la mia poesia gli arrivasse comunque e mi auguro che questo incontro speciale in futuro avverrà. Ringrazio Dio e le tantissime preghiere di chi lo ama perché mio figlio è stato dimesso escludendo neurologici. Lui è felicissimo ed è ritornato al mare e all'oratorio. Per questo mi rivolgo al Papa: Papa Francesco prega per tutti i bimbi in ospedale, affinché tutti quanti possano tornare felici come il mio Francesco nel calore della propria casa, circondati dall'affetto dei propri cari.»
Come potevamo noi non leggere e commuoverci a questa lettera? Allora siamo noi che ringraziamo Susanna per questa lettera e le belle parole della poesia che ha voluto condividere con tutti noi. Cara Susanna ti auguriamo il meglio per il tuo bambino e speriamo di aiutarti affinché la tua poesia arrivi a Papa Francesco.