
Successo travolgente per lo Stabat Mater di Rossini al Duomo di Molfetta
A dare voce all’intensità drammatica e lirica dell’opera sono stati quattro solisti di grande caratura
Molfetta - domenica 6 aprile 2025
11.11
Una serata carica di emozione e intensità spirituale ha incantato il pubblico accorso numeroso presso il Duomo di Molfetta, sabato 5 aprile alle ore 20:00, in occasione del concerto sacro promosso dalla Confraternita della Purificazione, grazie alla dedizione del priore Vincenzo Monaco. In programma, lo Stabat Mater di Gioachino Rossini, una delle pagine più toccanti e maestose del repertorio sacro ottocentesco, affidata a un cast d'eccezione e a un'équipe musicale di altissimo livello.
A dare voce all'intensità drammatica e lirica dell'opera sono stati quattro solisti di grande caratura: Lucia De Bari (soprano), Tina D'Alessandro (mezzosoprano), Pantaleo Metta (tenore) e Gianfranco Cappelluti (basso), capaci di fondere tecnica impeccabile ed espressività autentica. Le loro interpretazioni hanno saputo emozionare, portando in luce la complessità e la ricchezza dell'opera rossiniana, alternando momenti di grande pathos a delicate introspezioni.
A guidare questa raffinata macchina musicale è stata la bacchetta esperta del Maestro Maria (Mirella) Sasso, che ha saputo coniugare precisione tecnica e profondità interpretativa. La sua direzione, attenta e sentita, ha valorizzato ogni sfumatura della partitura, mantenendo un perfetto equilibrio tra voci, coro e orchestra.
Fondamentale l'apporto dei due cori polifonici coinvolti: il Coro Polifonico "Sergio Binetti" di Molfetta, preparato dal Maestro Lucia De Bari e Leo Binetti, e il Coro Polifonico "Jubilaeum" di Terlizzi, sotto la guida del Maestro Fabio D'Amato. La loro fusione ha dato vita a un impasto sonoro omogeneo e potente, capace di restituire la drammaticità del testo sacro e la solennità della musica con impressionante coesione e intensità.
Ad accompagnare l'intera esecuzione, un ensemble orchestrale composto da musicisti di grande esperienza e sensibilità, che hanno contribuito con professionalità e dedizione alla riuscita dell'evento.
La cornice del Duomo di Molfetta, gremito in ogni ordine di posti, ha ulteriormente impreziosito la serata, avvolgendo musica e pubblico in un'atmosfera di raccoglimento e bellezza. Alla fine dell'esecuzione, lunga e calorosa è stata l'ovazione del pubblico, che ha voluto esprimere la propria gratitudine con prolungati applausi. Una serata indimenticabile, che ha confermato ancora una volta come la musica sacra, nelle mani giuste, sappia parlare al cuore di tutti, al di là del tempo e dello spazio.
A dare voce all'intensità drammatica e lirica dell'opera sono stati quattro solisti di grande caratura: Lucia De Bari (soprano), Tina D'Alessandro (mezzosoprano), Pantaleo Metta (tenore) e Gianfranco Cappelluti (basso), capaci di fondere tecnica impeccabile ed espressività autentica. Le loro interpretazioni hanno saputo emozionare, portando in luce la complessità e la ricchezza dell'opera rossiniana, alternando momenti di grande pathos a delicate introspezioni.
A guidare questa raffinata macchina musicale è stata la bacchetta esperta del Maestro Maria (Mirella) Sasso, che ha saputo coniugare precisione tecnica e profondità interpretativa. La sua direzione, attenta e sentita, ha valorizzato ogni sfumatura della partitura, mantenendo un perfetto equilibrio tra voci, coro e orchestra.
Fondamentale l'apporto dei due cori polifonici coinvolti: il Coro Polifonico "Sergio Binetti" di Molfetta, preparato dal Maestro Lucia De Bari e Leo Binetti, e il Coro Polifonico "Jubilaeum" di Terlizzi, sotto la guida del Maestro Fabio D'Amato. La loro fusione ha dato vita a un impasto sonoro omogeneo e potente, capace di restituire la drammaticità del testo sacro e la solennità della musica con impressionante coesione e intensità.
Ad accompagnare l'intera esecuzione, un ensemble orchestrale composto da musicisti di grande esperienza e sensibilità, che hanno contribuito con professionalità e dedizione alla riuscita dell'evento.
La cornice del Duomo di Molfetta, gremito in ogni ordine di posti, ha ulteriormente impreziosito la serata, avvolgendo musica e pubblico in un'atmosfera di raccoglimento e bellezza. Alla fine dell'esecuzione, lunga e calorosa è stata l'ovazione del pubblico, che ha voluto esprimere la propria gratitudine con prolungati applausi. Una serata indimenticabile, che ha confermato ancora una volta come la musica sacra, nelle mani giuste, sappia parlare al cuore di tutti, al di là del tempo e dello spazio.