Un'aula del Tribunale
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Cronaca

Stuprata dal branco a 14 anni. Condannati anche tre minorenni

I fatti accaddero nell'aprile del 2012 nell'anfiteatro di Ponente: stralciata la posizione di un quarto ragazzo

Nacque tutto da uno scherzo su Facebook. Poche righe inserite su un falso profilo creato da una ragazzina che pubblicò il numero di cellulare di una 14enne e l'inequivocabile frase che diceva più o meno così: ​«Disponibile a tutto».

Dopo questo messaggio la giovane, residente a Molfetta, fu tormentata da decine di telefonate di ragazzi, tutti più grandi di lei, che non le diedero scampo fino a quando la violentarono in gruppo in un anfiteatro all'aperto nella villa del parco di Ponente. Per questi fatti tre ragazzi di Molfetta, all'epoca dei fatti minorenni, sono stati condannati a 2 e 9 mesi di reclusione: erano imputati di violenza sessuale di gruppo e sequestro di persona.

Il Tribunale dei Minori di Bari, infatti, presieduto da Ugo Bassi, dopo una lunga istruttoria in cui sono stati escussi ben 14 testimoni, ha condannato i tre giovani, all'epoca dei fatti neanche 18enni, difesi rispettivamente dai legali Mauro La Forgia, Giuseppe Germinario e Maurizio Altomare (i primi due con il beneficio della pena sospesa, negata invece al terzo per concorso morale nei reati), accusati di aver violentato la giovane nell'aprile del 2012.

Un quarto imputato, dopo aver ammesso le proprie responsabilità, è attualmente in regime di messa alla prova. Altri 4 ragazzi, invece, Domenico P., Angelo D.C., entrambi di 26 anni, Andrea R. (25) e Nicolas T. (30), furono già condannati dal giudice dell'udienza preliminare del Tribunale di Trani nel 2015, in sede di rito abbreviato, a pene comprese tra i 4 anni e 2 mesi e i 4 anni e 4 mesi per il reato di violenza sessuale di gruppo.

La vicenda risale all'estate del 2012, ma la vittima, col supporto del legale Annalisa Nanna, difensore di parte civile della 14enne e dei suoi genitori, aveva trovato il coraggio di denunciare solo in un secondo tempo, terrorizzata dal fatto che il branco la potesse di nuovo aggredire. La minuziosa ricostruzione dei fatti operata dai Carabinieri, coordinati dalla pm Mirella Conticelli, ha consentito di acquisire un quadro indiziario gravissimo.

Secondo quanto accertato dai militari del Nucleo Operativo della locale Compagnia la ragazzina sarebbe stata violentata più volte in quel periodo e minacciata perché continuasse a subire senza parlarne. La violenza di gruppo si sarebbe consumata, la prima volta, alla fine di aprile del 2012 in un anfiteatro del parco di Ponente, dove la 14enne sarebbe stata violentata da 10 ragazzi che da qualche tempo la conoscevano ed erano riusciti a conquistare la sua fiducia.

Un giorno, infatti, i ragazzi avrebbero convinto la minore, adescata attraverso quel numero di cellulare pubblicato su Facebook, a fare un giro in scooter e allora sarebbe scattata la violenza di gruppo. A cui sarebbero seguiti altri episodi, tra cui un tentativo di violenza durante una gita con il gruppo dell'oratorio. Inutile il tentativo, fatto dalla minore, di liberarsi di quel numero di telefono gettando la scheda sim.

Una storia di violenze ed abusi fermata nel novembre del 2013 dalla Procura della Repubblica di Trani e dai Carabinieri della Compagnia di Molfetta. Al termine del processo con il rito abbreviato, nell'ottobre del 2015, i maggiorenni furono condannati a pene tra i 4 anni e 2 mesi e i 4 anni e 4 mesi e, al momento, è in corso il processo d'appello. Il relativo giudizio pende attualmente a Bari, dove si discuterà il prossimo 3 maggio 2019.

Tre dei quattro minorenni furono invece rinviati a giudizio e, ieri, al termine del processo sono stati condannati a 2 anni e 9 mesi. 6 anni dopo, dunque, si chiude il primo capitolo di una vicenda squallida e penosa che fece molto scalpore a Molfetta per via della giovane età delle persone coinvolte.
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