Strade vicinali distrutte dall’alluvione di luglio 2016. Il video
Il presidente e il comandante delle Guardie campestri ci guidano in questo viaggio
Molfetta - giovedì 2 febbraio 2017
I danni causati dall'alluvione del 16 luglio 2016 che ha colpito la zona industriale, artigianale e Asi di Molfetta, sono stati tanti ed ingenti.
Le ferite sono ancora ben visibili nelle strade vicinali, vie di campagna sì, ma che sono tuttavia strade di passaggio, dove la forza delle acque ha divelto completamente muretti a secco, cancellate, ha invaso terreni, ha distrutto coltivazioni, cancellato strade.
Con l'ausilio del comandante delle Guardie campestri, Vincenzo Vilardi, abbiamo documentato lo stato dei luoghi che da luglio scorso non sono stati ancora ripristinati, alcuni cittadini per raggiungere i loro terreni, le loro campagne devono entrare nelle proprietà altrui, perché la strada è stata bloccata alla circolazione.
Altri per continuare le proprie coltivazioni hanno "macinato" le pietre, facendole diventare ghiaia, altri ancora sono in attesa degli interventi comunali, nonostante le numerose segnalazioni fatte agli organi competenti.
Ma quello che fa rilevare il presidente delle Guardie campestri, Ugo La Forgia, è la pericolosità di queste strade tutte di passaggio, in quanto la potenza delle acque ha ridotto la carreggiata e creato pericolosi dislivelli per l'incolumità delle auto, quindi anche dei passeggeri.
Le contrade visitate sono solo una minima parte di quelle che hanno subito ingenti danni.
Le ferite sono ancora ben visibili nelle strade vicinali, vie di campagna sì, ma che sono tuttavia strade di passaggio, dove la forza delle acque ha divelto completamente muretti a secco, cancellate, ha invaso terreni, ha distrutto coltivazioni, cancellato strade.
Con l'ausilio del comandante delle Guardie campestri, Vincenzo Vilardi, abbiamo documentato lo stato dei luoghi che da luglio scorso non sono stati ancora ripristinati, alcuni cittadini per raggiungere i loro terreni, le loro campagne devono entrare nelle proprietà altrui, perché la strada è stata bloccata alla circolazione.
Altri per continuare le proprie coltivazioni hanno "macinato" le pietre, facendole diventare ghiaia, altri ancora sono in attesa degli interventi comunali, nonostante le numerose segnalazioni fatte agli organi competenti.
Ma quello che fa rilevare il presidente delle Guardie campestri, Ugo La Forgia, è la pericolosità di queste strade tutte di passaggio, in quanto la potenza delle acque ha ridotto la carreggiata e creato pericolosi dislivelli per l'incolumità delle auto, quindi anche dei passeggeri.
Le contrade visitate sono solo una minima parte di quelle che hanno subito ingenti danni.