Politica
Strade a Molfetta, l'assessore de Candia risponde al consigliere Infante
«La collaborazione interistituzionale è fondamentale. Non c’è bisogno di puntare l’indice»
Molfetta - giovedì 30 marzo 2023
14.32 Comunicato Stampa
In merito alla situazione attuale delle strade di Molfetta, l'assessore Sergio de Candia si esprime in risposta alle dichiarazioni rilasciate lunedì scorso dal consigliere comunale Giovanni Infante.
Di seguito pubblichiamo una lettera dell'assessore.
«Chi mi conosce sa che, di solito, non raccolgo le provocazioni. Sta di fatto che quando ti rendi conto di essere, immotivatamente, il bersaglio preferito di qualcuno, allora no, occorre intervenire. Da qualche giorno sono, evidentemente, diventato il chiodo fisso del consigliere comunale Giovanni Infante che, tra le altre cose, confonde le competenze del mio assessorato, quello all'urbanistica, con quelle dell'assessorato ai lavori pubblici. Ma questo è il minimo».
«Il consigliere Infante, anche a mezzo comunicato stampa, mi accusa, cito testualmente, di essere "a digiuno delle più basilari regole democratiche" e che, secondo lui, chiederei alla Multiservizi di intervenire solo a fronte delle segnalazioni che ricevo su Facebook, "forse per raccogliere qualche like in più". Bene. Nulla di più falso».
«Da subito ho messo a disposizione di tutti, in modo decisamente democratico e non classista, i miei contatti di cui fanno largo uso tutti anche persone ideologicamente più vicine al consigliere Infante che al sottoscritto. Ma questo non importa perché quando c'è un problema bisogna risolverlo e la collaborazione interistituzionale è fondamentale a tutti i livelli. Non c'è bisogno di puntare l'indice».
«In una società in cui le regole democratiche sono il pane quotidiano, i diversi attori si parlano e si confrontano per raggiungere un fine comune: il bene della città. Capisco però che, un po' per inesperienza, un po' per dovere di bandiera, sia più facile alzare i toni per guadagnare titoli e vetrine sui media».
Di seguito pubblichiamo una lettera dell'assessore.
«Chi mi conosce sa che, di solito, non raccolgo le provocazioni. Sta di fatto che quando ti rendi conto di essere, immotivatamente, il bersaglio preferito di qualcuno, allora no, occorre intervenire. Da qualche giorno sono, evidentemente, diventato il chiodo fisso del consigliere comunale Giovanni Infante che, tra le altre cose, confonde le competenze del mio assessorato, quello all'urbanistica, con quelle dell'assessorato ai lavori pubblici. Ma questo è il minimo».
«Il consigliere Infante, anche a mezzo comunicato stampa, mi accusa, cito testualmente, di essere "a digiuno delle più basilari regole democratiche" e che, secondo lui, chiederei alla Multiservizi di intervenire solo a fronte delle segnalazioni che ricevo su Facebook, "forse per raccogliere qualche like in più". Bene. Nulla di più falso».
«Da subito ho messo a disposizione di tutti, in modo decisamente democratico e non classista, i miei contatti di cui fanno largo uso tutti anche persone ideologicamente più vicine al consigliere Infante che al sottoscritto. Ma questo non importa perché quando c'è un problema bisogna risolverlo e la collaborazione interistituzionale è fondamentale a tutti i livelli. Non c'è bisogno di puntare l'indice».
«In una società in cui le regole democratiche sono il pane quotidiano, i diversi attori si parlano e si confrontano per raggiungere un fine comune: il bene della città. Capisco però che, un po' per inesperienza, un po' per dovere di bandiera, sia più facile alzare i toni per guadagnare titoli e vetrine sui media».