
Cultura, Eventi e Spettacolo
Standing ovation per il Gran Concerto di Capodanno
Brio e leggerezza per il primo appuntamento musicale del nuovo anno
Molfetta - martedì 3 gennaio 2017
13.20
Si è aperto con l'esecuzione del Canto degli Italiani (Fratelli d'Italia) il Gran Concerto di Capodanno, promosso dall'associazione culturale musicale Legni Pregiati di Molfetta presieduta dalla professoressa Concetta Chiapperino, in partnership con Fondazione Musicale V.M. Valente, Regione Puglia e dalla Fondazione Puglia nell'ambito della Stagione Concertistica "Diversamente Puglia".
L'iniziativa, divenuta un appuntamento tradizionale del gennaio molfettese, si è svolta nella chiesa Madonna della Pace è ha avuto come protagonisti gli oltre quaranta professori dell'Orchestra Filarmonica Pugliese, compagine lirico-sinfonica nata nel 2013, riconosciuta e patrocinata dalla Regione Puglia e diretta dal M° Giovanni Minafra, l'Alter Chorus, diretto dal M° Antonio Allegretta, il tenore Giovanni Mazzone e il soprano Antonella Giovine.
Tutti hanno dato prova del loro talento e di grandi capacità interpretative del raffinato ma brioso programma ottenendo lunghi applausi dal folto pubblico che non ha esitato a tributare una standing ovation finale.
In circa due ore di gradevole musica si sono susseguiti noti e amatissimi brani lirici come l'Alleluja tratto da "Il Messia" di Georg Friedrich Händel, Una voce poco fa tratto da Il Barbiere di Siviglia di Gioacchino Rossini, Viva il vino spumeggiante, il brindisi di Turiddu, da Cavalleria Rusticana di Pietro Mascagni, il coro di Zingarelle e Mattadori e Libiamo ne' lieti calici da La Traviata di Giuseppe Verdi.
Le splendide voci del tenore Giovanni Mazzone e del soprano Antonella Giovene sono state messe rispettivamente in evidenza anche nell'esecuzione di Non ti scordar di me di Ernesto De Curtis e della Romanza della Vilja, tratta da la Vedova Allegra di Franz Lehar.
Trascinanti i brani che hanno avuto come protagonisti assoluti i talenti dell'Orchestra Filarmonica, dalla Sinfonia n. 4 di Ferdinando Provesi a quello che è considerato il più famoso brano di Aram Il'ič Chačaturjan, ossia la Danza delle Sciabole, e la Marcia persiana di Johann Strauss jr., con gli arrangiamenti curati dal Maestro Giovanni Minafra.
Hanno completato il ricco programma il valzer Sul bel Danubio blu e la Marcia di Radetzky di Johann Strauss, un ideale gemellaggio con lo storico Concerto di Capodanno di Vienna.
La musica riesce ad esprimere nella maniera più autentica e immediata tutta la gamma dei sentimenti. Quella scelta per il concerto di grande suggestione andato in scena ieri ha giocato sulle corde del brio e della leggerezza. Quale modo migliore per salutare il nuovo anno?
L'iniziativa, divenuta un appuntamento tradizionale del gennaio molfettese, si è svolta nella chiesa Madonna della Pace è ha avuto come protagonisti gli oltre quaranta professori dell'Orchestra Filarmonica Pugliese, compagine lirico-sinfonica nata nel 2013, riconosciuta e patrocinata dalla Regione Puglia e diretta dal M° Giovanni Minafra, l'Alter Chorus, diretto dal M° Antonio Allegretta, il tenore Giovanni Mazzone e il soprano Antonella Giovine.
Tutti hanno dato prova del loro talento e di grandi capacità interpretative del raffinato ma brioso programma ottenendo lunghi applausi dal folto pubblico che non ha esitato a tributare una standing ovation finale.
In circa due ore di gradevole musica si sono susseguiti noti e amatissimi brani lirici come l'Alleluja tratto da "Il Messia" di Georg Friedrich Händel, Una voce poco fa tratto da Il Barbiere di Siviglia di Gioacchino Rossini, Viva il vino spumeggiante, il brindisi di Turiddu, da Cavalleria Rusticana di Pietro Mascagni, il coro di Zingarelle e Mattadori e Libiamo ne' lieti calici da La Traviata di Giuseppe Verdi.
Le splendide voci del tenore Giovanni Mazzone e del soprano Antonella Giovene sono state messe rispettivamente in evidenza anche nell'esecuzione di Non ti scordar di me di Ernesto De Curtis e della Romanza della Vilja, tratta da la Vedova Allegra di Franz Lehar.
Trascinanti i brani che hanno avuto come protagonisti assoluti i talenti dell'Orchestra Filarmonica, dalla Sinfonia n. 4 di Ferdinando Provesi a quello che è considerato il più famoso brano di Aram Il'ič Chačaturjan, ossia la Danza delle Sciabole, e la Marcia persiana di Johann Strauss jr., con gli arrangiamenti curati dal Maestro Giovanni Minafra.
Hanno completato il ricco programma il valzer Sul bel Danubio blu e la Marcia di Radetzky di Johann Strauss, un ideale gemellaggio con lo storico Concerto di Capodanno di Vienna.
La musica riesce ad esprimere nella maniera più autentica e immediata tutta la gamma dei sentimenti. Quella scelta per il concerto di grande suggestione andato in scena ieri ha giocato sulle corde del brio e della leggerezza. Quale modo migliore per salutare il nuovo anno?