Cronaca
Sparatoria all'alba, arrestati in due. Sono del Libertà
Le manette sono scattate per il 18enne Fabio Pisani e il 36enne Vincenzo Bartoli
Molfetta - domenica 4 settembre 2016
19.29
È finita con la gambizzazione di sei giovani (tra i quali anche due ragazze, di soli 16 anni) una rissa scoppiata in un locale di Molfetta intorno alle ore 05.00 di questa mattina.
Il fatto è avvenuto sulla banchina San Domenico. La discussione, tra un gruppo di giovani del luogo e due baresi, è iniziata altrove, in un locale della città a nord di Bari. Questi ultimi, andati via dal locale, sono successivamente ritornati in zona con le armi, e appena hanno ritrovato il gruppetto di molfettesi sulla banchina San Domenico hanno sparato alcuni colpi di pistola colpendoli alle gambe.
Sei i feriti. I due sono stati individuati a Bari dai Carabinieri e arrestati.
Il tutto è cominciato alle ore 03.00 in una discoteca tra Molfetta e Giovinazzo, frequentata non solo da giovani e giovanissimi del luogo, ma anche da tanti ragazzi provenienti dal capoluogo pugliese. All'origine della lite tra due gruppi, uno di baresi e l'altro di molfettesi, c'è uno sguardo di troppo nei confronti di una ragazza, forse anche un contatto. I baresi erano in cinque, tre dei quali noti alle forze dell'ordine e legati alla delinquenza del quartiere Libertà.
A impedire che la lite nella discoteca degenerasse ci hanno pensato i Carabinieri della Compagnia di Molfetta, provenienti anche dai comuni limitrofi. Placati gli animi dei giovani ed effettuati gli accertamenti del caso, nel parcheggio del locale, i due gruppi hanno lasciato il locale non essendoci gli estremi per procedimenti d'ufficio da parte dei militari, accertandosi che ciascuno dei contendenti riprendesse la strada del ritorno a casa.
Almeno due dei giovani baresi, però, evidentemente non soddisfatti, avevano deciso di vendicarsi.
Probabilmente sono tornati addirittura a Bari per procurarsi una pistola calibro 9x21 e hanno raggiunto un bar della banchina San Domenico, noto come ritrovo dei molfettesi per consumare la colazione al termine della lunga notte tra locali. Qui hanno trovato i ragazzi e, senza alcuno scrupolo, senza curarsi della presenza di tantissime persone, molte delle quali giovani, hanno sparato una decina di colpi di pistola tra la folla.
Hanno così ferito alle gambe due ragazze di circa 16 anni e quattro ragazzi di età compresa tra i 16 e 20 anni. I due sono quindi fuggiti a bordo di una Peugeot 207 di colore grigio, la stessa parcheggiata davanti alla discoteca dove era nata la discussione. La loro fuga è finita però alle ore 06.00, quando una delle numerose pattuglie del Nucleo Radiomobile di Bari, fatte convergere in centro città dalla centrale operativa, ha rintracciato i cinque nei pressi dell'abitazione di uno di essi.
Tra di loro, sono emerse chiare responsabilità a carico di Fabio Pisani, 18enne e Vincenzo Bartoli, 36enne. Gli arrestati con l'accusa di tentato omicidio aggravato, porto abusivo di arma da fuoco e rissa, sono stati tradotti presso il carcere di bari in attesa della convalida dell'arresto.
Per gli altri tre continuano gli approfondimenti dei Carabinieri, agli ordini del capitano Vito Ingrosso, al fine di lumeggiare chiaramente il ruolo rivestito nell'intera vicenda.
Il fatto è avvenuto sulla banchina San Domenico. La discussione, tra un gruppo di giovani del luogo e due baresi, è iniziata altrove, in un locale della città a nord di Bari. Questi ultimi, andati via dal locale, sono successivamente ritornati in zona con le armi, e appena hanno ritrovato il gruppetto di molfettesi sulla banchina San Domenico hanno sparato alcuni colpi di pistola colpendoli alle gambe.
Sei i feriti. I due sono stati individuati a Bari dai Carabinieri e arrestati.
Il tutto è cominciato alle ore 03.00 in una discoteca tra Molfetta e Giovinazzo, frequentata non solo da giovani e giovanissimi del luogo, ma anche da tanti ragazzi provenienti dal capoluogo pugliese. All'origine della lite tra due gruppi, uno di baresi e l'altro di molfettesi, c'è uno sguardo di troppo nei confronti di una ragazza, forse anche un contatto. I baresi erano in cinque, tre dei quali noti alle forze dell'ordine e legati alla delinquenza del quartiere Libertà.
A impedire che la lite nella discoteca degenerasse ci hanno pensato i Carabinieri della Compagnia di Molfetta, provenienti anche dai comuni limitrofi. Placati gli animi dei giovani ed effettuati gli accertamenti del caso, nel parcheggio del locale, i due gruppi hanno lasciato il locale non essendoci gli estremi per procedimenti d'ufficio da parte dei militari, accertandosi che ciascuno dei contendenti riprendesse la strada del ritorno a casa.
Almeno due dei giovani baresi, però, evidentemente non soddisfatti, avevano deciso di vendicarsi.
Probabilmente sono tornati addirittura a Bari per procurarsi una pistola calibro 9x21 e hanno raggiunto un bar della banchina San Domenico, noto come ritrovo dei molfettesi per consumare la colazione al termine della lunga notte tra locali. Qui hanno trovato i ragazzi e, senza alcuno scrupolo, senza curarsi della presenza di tantissime persone, molte delle quali giovani, hanno sparato una decina di colpi di pistola tra la folla.
Hanno così ferito alle gambe due ragazze di circa 16 anni e quattro ragazzi di età compresa tra i 16 e 20 anni. I due sono quindi fuggiti a bordo di una Peugeot 207 di colore grigio, la stessa parcheggiata davanti alla discoteca dove era nata la discussione. La loro fuga è finita però alle ore 06.00, quando una delle numerose pattuglie del Nucleo Radiomobile di Bari, fatte convergere in centro città dalla centrale operativa, ha rintracciato i cinque nei pressi dell'abitazione di uno di essi.
Tra di loro, sono emerse chiare responsabilità a carico di Fabio Pisani, 18enne e Vincenzo Bartoli, 36enne. Gli arrestati con l'accusa di tentato omicidio aggravato, porto abusivo di arma da fuoco e rissa, sono stati tradotti presso il carcere di bari in attesa della convalida dell'arresto.
Per gli altri tre continuano gli approfondimenti dei Carabinieri, agli ordini del capitano Vito Ingrosso, al fine di lumeggiare chiaramente il ruolo rivestito nell'intera vicenda.