Sociale
Solidarietà anche dal Presidio Libera al sindaco Natalicchio
Ancora attestati di vicinanza dopo l'accesa protesta avvenuta a Lama Scotella
Molfetta - sabato 24 gennaio 2015
7.49
Ancora attestati di solidarietà diretti al sindaco per la dura protesta a Lama Scotella di martedì scorso. Questa volta è il Presidio Libera di Molfetta a esprimere la più ampia solidarietà al sindaco Paola Natalicchio, «sottoposta nei giorni scorsi a minacce verbali dirette che segnano il superamento di un livello di guardia preoccupante, non più tollerabile nella nostra comunità cittadina.»
«Il gesto intacca e ferisce ulteriormente la coscienza civile di tutti coloro che credono nei valori e nei principi della democrazia e della pacifica convivenza. L'intero Presidio condanna senza mezze misure ogni forma di violenza, comunque si esprima e possa ancora esprimersi, sottolineando che la disperazione provocata dalla crisi economica del momento, con le annesse incertezze per il futuro di ciascuno, non giustifica in alcun modo la messa in atto di intimidazioni verbali o altre modalità aggressive nei confronti di rappresentanti delle istituzioni.»
«Il Presidio Libera, pur apprezzando la richiesta di scuse da parte di chi si è reso protagonista del più recente deplorevole episodio, non può esimersi dal registrare ad oggi la mancata unanime condanna dello stesso da parte di ciascuna realtà politica e associativa. Il passato insegna che il venir meno alla difesa delle istituzioni democratiche o il tacere su fatti di per sé gravi generano delle crepe pericolose nella tenuta dello Stato e aprono il varco a ben più insidiosi pericoli e devastanti ferite di cui la nostra città porta tuttora i segni. Gli aderenti a Libera dunque, consapevoli dell'altissima posta in gioco, il rispetto cioè della legalità e delle regole democratiche sancite dalla Costituzione italiana, auspicano la promozione di un ampio dibattito sull'evento in oggetto nella massima Assise cittadina, con apposito ordine del giorno, nella convinzione che, l'accaduto, ultimo di una lunga serie verificatasi a vari livelli nel corso degli anni, non possa non scuotere la coscienza morale, civile e politica della città e spingere ulteriormente i cittadini onesti, le associazioni, le forze politiche e sociali tutte a reagire con tempestività e fermezza.»
«Il gesto intacca e ferisce ulteriormente la coscienza civile di tutti coloro che credono nei valori e nei principi della democrazia e della pacifica convivenza. L'intero Presidio condanna senza mezze misure ogni forma di violenza, comunque si esprima e possa ancora esprimersi, sottolineando che la disperazione provocata dalla crisi economica del momento, con le annesse incertezze per il futuro di ciascuno, non giustifica in alcun modo la messa in atto di intimidazioni verbali o altre modalità aggressive nei confronti di rappresentanti delle istituzioni.»
«Il Presidio Libera, pur apprezzando la richiesta di scuse da parte di chi si è reso protagonista del più recente deplorevole episodio, non può esimersi dal registrare ad oggi la mancata unanime condanna dello stesso da parte di ciascuna realtà politica e associativa. Il passato insegna che il venir meno alla difesa delle istituzioni democratiche o il tacere su fatti di per sé gravi generano delle crepe pericolose nella tenuta dello Stato e aprono il varco a ben più insidiosi pericoli e devastanti ferite di cui la nostra città porta tuttora i segni. Gli aderenti a Libera dunque, consapevoli dell'altissima posta in gioco, il rispetto cioè della legalità e delle regole democratiche sancite dalla Costituzione italiana, auspicano la promozione di un ampio dibattito sull'evento in oggetto nella massima Assise cittadina, con apposito ordine del giorno, nella convinzione che, l'accaduto, ultimo di una lunga serie verificatasi a vari livelli nel corso degli anni, non possa non scuotere la coscienza morale, civile e politica della città e spingere ulteriormente i cittadini onesti, le associazioni, le forze politiche e sociali tutte a reagire con tempestività e fermezza.»