![Il carcere di Trani](https://molfetta.gocity.it/library/media/carcere(1).jpg)
Cronaca
Soldi per saltare le liste di attesa: il medico non risponde al Gip
Angelo Balzano è in carcere da venerdì scorso: ieri, assistito dai suoi legali, ha fatto scena muta
Molfetta - martedì 11 febbraio 2025
18.55
Si è avvalso della facoltà di non rispondere il medico dell'ospedale di Molfetta, Angelo Marco Balzano, 54 anni, in carcere dal 7 febbraio scorso per concussione, corruzione, peculato e truffa. Al professionista è contestato di avere preso denaro e regali dai pazienti per assicurare loro una corsia preferenziale nelle visite.
Il medico di Bari, difeso dagli avvocati Andrea Moreno e Alessandro Iacobellis, nella mattinata di ieri, davanti al giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Trani, Ivan Barlafante che ha firmato l'ordinanza di custodia cautelare in carcere nei suoi confronti, ha deciso di tacere, riservandosi di rendere interrogatorio nei prossimi giorni. Stando alle indagini il cardiologo avrebbe ottenuto complessivamente 630 euro in sei visite ad altrettanti pazienti e una busta di datteri di mare.
Soldi che, ipotizzano gli inquirenti, coordinati dai pubblici ministeri Giuseppe Francesco Aiello e Francesco Tosto, sarebbero serviti per assicurare a quei pazienti di saltare le liste d'attesa. Per i suoi parenti, ma anche per gli amici e familiari di colleghi, le prestazioni sarebbero state gratuite, ma effettuate usando strutture e attrezzature dell'Asl: da qui l'accusa di truffa e peculato per 1.163 euro pari al valore degli accertamenti diagnostici svolti tra elettrocardiogramma e ecodoppler.
I militari - le indagini sono state condotte dai Carabinieri del Nas di Bari - hanno verificato, grazie alle intercettazioni telefoniche e ambientali, che Balzano usava le attrezzature ed i macchinari dell'ospedale di Molfetta per effettuare esami, creando «un sistema parallelo rispetto al meccanismo di prenotazione ordinario».
Il medico di Bari, difeso dagli avvocati Andrea Moreno e Alessandro Iacobellis, nella mattinata di ieri, davanti al giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Trani, Ivan Barlafante che ha firmato l'ordinanza di custodia cautelare in carcere nei suoi confronti, ha deciso di tacere, riservandosi di rendere interrogatorio nei prossimi giorni. Stando alle indagini il cardiologo avrebbe ottenuto complessivamente 630 euro in sei visite ad altrettanti pazienti e una busta di datteri di mare.
Soldi che, ipotizzano gli inquirenti, coordinati dai pubblici ministeri Giuseppe Francesco Aiello e Francesco Tosto, sarebbero serviti per assicurare a quei pazienti di saltare le liste d'attesa. Per i suoi parenti, ma anche per gli amici e familiari di colleghi, le prestazioni sarebbero state gratuite, ma effettuate usando strutture e attrezzature dell'Asl: da qui l'accusa di truffa e peculato per 1.163 euro pari al valore degli accertamenti diagnostici svolti tra elettrocardiogramma e ecodoppler.
I militari - le indagini sono state condotte dai Carabinieri del Nas di Bari - hanno verificato, grazie alle intercettazioni telefoniche e ambientali, che Balzano usava le attrezzature ed i macchinari dell'ospedale di Molfetta per effettuare esami, creando «un sistema parallelo rispetto al meccanismo di prenotazione ordinario».